Grani Millenari Italiani

Farro monococco, dicocco e spelta: Le tre varietà di farro italiano a confronto

Farro Monococco

Il farro, antichissimo cereale, risale alle epoche preistoriche, con una storia che si estende oltre 10.000 anni fa. Questo cereale ha generato tre varietà distintive: il Triticum monococcum (farro monococco), il Triticum dicoccum (farro dicocco) e il Triticum aestivum (farro spelta). Ognuna di queste varietà di farro italiano si distingue per la sua coltivazione, le sue qualità nutrizionali e le sue applicazioni culinarie12.

In Italia, il farro è coltivato su larga scala, con la Garfagnana in Toscana emergendo come una delle aree di produzione più rinomate. Questa regione ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP) per il suo farro2.

Punti chiave

  • Il farro è uno dei cereali più antichi al mondo, con origini che risalgono a oltre 10.000 anni fa.
  • Esistono tre principali varietà di farro italiano: monococco, dicocco e spelta, ognuna con caratteristiche uniche.
  • Il farro è ampiamente coltivato in Italia, con la Garfagnana in Toscana che si distingue come zona di produzione IGP.
  • Ogni varietà di farro presenta proprietà nutrizionali e utilizzi culinari distintivi.
  • Il farro è considerato un alimento sano e benefico per la salute, adatto anche al consumo infantile.

Storia e origini del farro: il cereale più antico del mondo

Il farro, antichissimo cereale, ha radici che si estendono oltre 12.000 anni fa3. Le prime testimonianze di coltivazione si trovano nel bacino del Mediterraneo, in particolare in Turchia. Qui, reperti datati tra il X e il IX millennio a.C4 attestano la sua presenza. Questo cereale, noto come “grano vestito”, ha subito trasformazioni nel corso dei secoli. Si sono evolute varietà come il farro monococco, dicocco e spelta.

Le prime coltivazioni nel Mediterraneo

Il farro monococco (Triticum monococcum) rappresenta la varietà più antica, coltivato da 12.000 anni3. Successivamente, il farro dicocco (T. dicoccum) ha fatto la sua comparsa circa 8.000 anni fa. Il farro spelta (T. spelta) è apparso circa 6.000 anni fa3. Queste varietà hanno svolto un ruolo cruciale nell’alimentazione delle popolazioni del Mediterraneo per millenni.

L'evoluzione attraverso i secoli

Il farro piccolo o monococco presentava un minor rendimento alimentare rispetto ad altri cereali4. Invece, il farro medio o dicocco era più produttivo, grazie alla presenza di due cariossidi per ogni spighetta4. Questa caratteristica ha influenzato la diffusione del farro medio in Italia, rendendolo la varietà più coltivata4.

Il ruolo del farro nell'antica Roma

Il farro era fondamentale nell’alimentazione delle legioni romane4. La sua coltivazione e consumo erano comuni nell’antica Roma. La sua importanza nell’agricoltura e nell’alimentazione romana ha contribuito a mantenere il suo uso fino ai giorni nostri.

“Il farro è stato uno dei primi cereali coltivati dall’uomo, con evidenze di coltivazione risalenti a 12.000 anni fa.”

Caratteristiche principali delle tre varietà di farro

Confronto tra le tre varietà di farro

Il farro, antico cereale coltivato da secoli nel bacino del Mediterraneo, si presenta in tre principali varietà: monococco, dicocco e spelta. Ognuna di queste varietà possiede caratteristiche distintive che le rendono uniche e le differenziano l’una dall’altra. La storia dei cereali in Italia è strettamente legata all’evoluzione e all’utilizzo di queste tre varietà di farro.

Il farro monococco, noto anche come triticum monococcum, è il più antico tra i frumenti, con una storia di coltivazione che risale a circa 12.000 anni fa5. Questa varietà si contraddistingue per le sue spighe piccole, che contengono un unico chicco, e per la sua rusticità, essendo adatta a terreni poveri5. È inoltre caratterizzato da un maggiore contenuto di tocoferoli, in particolare di α-tocoferolo, forma biologicamente attiva della vitamina E, con proprietà antiossidanti5.

Il farro dicocco, o triticum dicoccum, è la varietà più diffusa nel Bacino del Mediterraneo e in Italia, con una storia di coltivazione che risale all’epoca romana5. Questa varietà si distingue per le sue spighe appiattite, che contengono due chicchi, ed è caratterizzata da un maggiore contenuto di sali minerali e di beta-glucani rispetto ai frumenti tenero e duro5.

Infine, il farro spelta, o triticum aestivum, è la varietà più vicina geneticamente al frumento tenero. Pur essendo presente in alcune aree appenniniche del Sud Italia, la sua diffusione è meno ampia rispetto al farro dicocco5. Il farro spelta si caratterizza per le sue spighe lunghe e sottili, che contengono da 2 a 3 chicchi, ed è apprezzato per il suo elevato contenuto di vitamine e sali minerali6.

Varietà di FarroCaratteristiche distintive
Farro MonococcoSpighe piccole con un solo chicco, rusticità e adattabilità a terreni poveri, maggior contenuto di vitamina E
Farro DicoccoSpighe appiattite con due chicchi, maggior contenuto di sali minerali e beta-glucani
Farro SpeltaSpighe lunghe e sottili con 2-3 chicchi, più vicino geneticamente al grano tenero, ricco di vitamine e sali minerali

Nonostante le loro caratteristiche distintive, tutte e tre le varietà di farro sono accomunate da un basso indice glicemico e da una buona digeribilità, rendendole opzioni salutari e nutrienti per l’alimentazione6.

Farro Monococco: il padre di tutti i frumenti

farro monococco

Il farro monococco, noto anche come Triticum monococcum, rappresenta la varietà più antica e di alta qualità di farro. La sua storia inizia intorno al 7500 a.C7, quando fu uno dei primi cereali ad essere domesticato dall’uomo. Tuttavia, durante l’Età del Bronzo, la sua coltivazione fu abbandonata a favore di cereali più resistenti e con una crescita più veloce8.

Proprietà nutrizionali del monococco

Il farro monococco si distingue per le sue eccezionali proprietà nutrizionali. È ricco di minerali essenziali come ferro, zinco, magnesio, potassio e fosforo. Inoltre, contiene elevati livelli di beta-carotene e vitamina E7. Grazie a un basso tenore di glutine, intorno al 7%, è più digeribile rispetto al frumento tenero7.

Coltivazione e caratteristiche della pianta

La pianta di farro monococco è di piccole dimensioni, con foglie sottili. È in grado di adattarsi bene a terreni poveri e aridi8. Nonostante la sua bassa resa, il monococco può crescere su terreni marginali, rendendolo prezioso per l’agricoltura biologica7.

Contenuto di glutine e digeribilità

Il farro monococco ha un contenuto di glutine inferiore rispetto ad altre varietà di farro, rendendolo più digeribile7. Nonostante ciò, non è adatto per i celiaci a causa della presenza di una piccola quantità di questa proteina8.

“Il farro monococco è il padre di tutti i frumenti, il più antico e pregiato tra le varietà di questo cereale.”

Il farro dicocco: la varietà più diffusa in Italia

Farro dicocco

Il farro dicocco, conosciuto scientificamente come Triticum dicoccum, è la varietà di farro più coltivata in Italia, prevalentemente nelle regioni centrali9. Questa specie, antenata del frumento duro attuale, presenta un contenuto di glutine inferiore rispetto ad altri cereali. Tale caratteristica lo rende una scelta vantaggiosa per chi cerca di ridurre l’apporto di glutine nella propria alimentazione9.

Il farro della Garfagnana, una specifica varietà di farro dicocco, ha ottenuto la Indicazione Geografica Protetta (IGP). Questo riconoscimento attesta la sua unicità e il suo legame con il territorio di origine9. La sua bassa indice glicemico la rende ideale per gli sportivi e i diabetici10.

Il farro dicocco è una fonte preziosa di sali minerali, proteine e vitamine10. Rispetto agli altri frumenti, possiede un maggiore contenuto di beta-glucani, benefici per la salute dell’apparato digerente10. Il farro perlato, ottenuto dalla lavorazione del farro dicocco decorticato, ha un contenuto minore di fibre ma cuoce più velocemente10.

Le sue qualità nutrizionali e la sua versatilità in cucina lo rendono una scelta salutare. Si abbina bene con legumi, verdure fresche e vini rossi, offrendo numerose possibilità di preparazioni sia tradizionali che innovative10.

Farro spelta: caratteristiche e diffusione

Farro spelta

Il farro spelta (Triticum spelta L.), noto anche semplicemente come spelta, è una varietà di farro strettamente imparentata con il grano tenero (Triticum aestivum). Sebbene meno diffuso in Italia rispetto al farro dicocco, lo spelta sta guadagnando popolarità per le sue interessanti proprietà nutrizionali e il suo sapore unico.

Differenze con il grano tenero

A differenza del grano tenero, lo spelta è caratterizzato da una spiga più lassa e un chicco avvolto in una robusta glumella, che lo rende più difficile da separare dalla lolla11. Questa peculiarità rende il processo di molitura più complesso, ma contribuisce anche a preservare meglio i nutrienti del cereale.

Zona di coltivazione principale

Lo spelta è più comune nei paesi del Nord Europa, come Germania, Svizzera e Austria, dove la sua coltivazione è più diffusa rispetto all’Italia11. Tuttavia, in Italia si trovano alcune aree di produzione, come l’Umbria e il Lazio, dove viene coltivato con successo11.

Lo spelta è apprezzato per il suo sapore dolce e la leggera consistenza, oltre che per il suo elevato contenuto proteico (dal 10% al 25% in più rispetto al frumento) e per la ricchezza di fibre e vitamine del gruppo B12. Queste caratteristiche lo rendono un cereale molto interessante dal punto di vista nutrizionale.

La farina di spelta è utilizzata principalmente per la preparazione di pane rustico, biscotti e persino birra, grazie alla sua versatilità in cucina11. Questo cereale antico può essere considerato una valida alternativa al grano tenero, offrendo un profilo nutrizionale interessante e un gusto unico.

“Il farro spelta è un cereale molto apprezzato in Germania, Svizzera e Austria per il suo sapore dolce e leggera consistenza.”12

Valori nutrizionali e benefici per la salute

Farro monococco, dicocco e spelta

Il farro, un cereale di scelta, si distingue per la sua bassa densità calorica, la sua capacità di saziare e un indice glicemico contenuto13. È ricco di fibre, vitamine, in particolare del gruppo B, e di sali minerali come magnesio, fosforo e potassio14. Tra questi, il farro monococco spicca per la sua elevata concentrazione di antiossidanti e carotenoidi13.

La sua composizione nutrizionale equilibrata rende il farro un alleato prezioso per la salute. È particolarmente digeribile, utile per chi soffre di stitichezza o diabete13. Inoltre, si rivela un’ottima scelta per l’alimentazione dei bambini, grazie alle sue proprietà nutritive e al suo sapore unico13.

Valori Nutrizionali del FarroPer 100g di Farro Crudo
Calorie335 kcal / 1400 kj14
Acqua10,40 g14
Carboidrati67,1 g14
Zuccheri2,7 g14
Proteine15,1 g14
Grassi2,5 g14
Fibra Totale6,8 g14
Sodio18 mg14
Potassio440 mg14
Ferro0,7 mg14
Calcio43 mg14
Fosforo420 mg14

Le fibre solubili del farro contribuiscono a regolare il livello di zuccheri nel sangue e a diminuire il colesterolo. Le fibre insolubili, invece, migliorano la regolarità intestinale13. Il farro è inoltre una fonte completa di amminoacidi essenziali vegetali13.

Il farro è una fonte di proteine, carboidrati complessi, fibre, vitamine e sali minerali13.

Utilizzi in cucina e versatilità gastronomica

Farro in cucina

Il farro si distingue per la sua straordinaria versatilità in cucina, adattandosi a numerose preparazioni tradizionali e moderne. La farina di farro è ampiamente utilizzata per una vasta gamma di prodotti da forno, tra cui pane, pizza, grissini, piadine, torte salate, panini integrali e muffin15. Le bruschette realizzate con pane di farina di farro integrale sono un antipasto molto amato e versatile15. Oltre ai prodotti da forno, la farina di farro trova impiego nella realizzazione di torte salate, focacce condite con olio, sale e rosmarino, e altri prodotti più sfiziosi come i grissini15.

Preparazioni tradizionali

Tradizionalmente, il farro è utilizzato per la preparazione di zuppe, minestre e insalate fredde, dove il suo gusto delicato e la sua consistenza strutturata si fondono perfettamente con gli altri ingredienti. La farina di farro monococco, il più antico cereale coltivato, contiene una quantità di antiossidanti maggiore fino a 8 volte rispetto alle altre varietà16. Questa tipologia di farro si caratterizza per le sue spighe piccole contenenti un solo chicco ed è originaria di Turchia e Iran16.

Ricette moderne e innovative

Oltre alle preparazioni tradizionali, il farro si presta anche a ricette più innovative e sperimentali. È possibile preparare dolci come torte con farina di farro e lievito madre, pasta frolla con farina di farro, biscotti di farro con gocce di cioccolato fondente o pezzetti di frutta fresca15. I muffin con farina di farro e le brioches sono soffici e profumate e possono essere riempiti con marmellata, burro, miele o consumati vuoti per accompagnare una tazza di latte15. I biscotti al farro con fiocchi e crusca d’avena sono una ricca alternativa per colazioni o merende, perfetti da intingere nel latte o nell’ottima cioccolata calda fumante15.

Conservazione e cottura

Il farro può essere consumato in chicchi, in fiocchi o come farina. La cottura varia in base al tipo di farro: il perlato cuoce più rapidamente del decorticato17. Il farro si conserva in luogo fresco e asciutto per mantenere inalterate le sue proprietà nutrizionali e organolettiche.

Tipo di FarroCaratteristicheUtilizzi in Cucina
Farro Monococco– Il più antico cereale coltivato
– Basso contenuto di glutine (3%)
– Ricco di antiossidanti
– Crepes, pizza, torta di carote vegan
– Consigliato per dieta, digestione, diabete
Farro Dicocco– Varietà più diffusa in Italia
– Resa di produzione più elevata
– Zuppe, minestre, insalate
Farro Spelta– Più grande rispetto alle altre varietà
– Coltivato prevalentemente in Nord Europa
– Pane, pasta, dolci

Il farro, grazie alla sua versatilità e ai numerosi benefici per la salute, è un ingrediente prezioso in cucina, adatto a molteplici preparazioni tradizionali e innovative17.

Coltivazione sostenibile e impatto ambientale

Farro monococco

Il farro si distingue per la sua bassa impronta ambientale, ideale per l’agricoltura sostenibile e la coltivazione biologica18. Richiede pochi input chimici, mostrando una notevole resistenza alle malattie. Questo contribuisce alla conservazione della biodiversità agricola18.

Il monococco si adatta bene a terreni poveri e marginali18, rendendolo perfetto per un’agricoltura a basso impatto ambientale18. La sua rusticità lo rende resiliente ai cambiamenti climatici, offrendogli un vantaggio significativo per la sostenibilità a lungo termine.

CaratteristicaValore
Produzione media del grano monococco15 – 25 quintali per ettaro18
Contenuto proteico del grano monococcoSuperiore al 16% sul secco18
Contenuto in fruttani del grano monococcoCirca il doppio rispetto ai frumenti teneri e duri18

Il farro monococco è bene tollerato da chi soffre di sensibilità al glutine non celiaca18. Questo dimostra un impatto positivo sulla salute e il benessere dei consumatori.

La coltivazione del farro contribuisce significativamente alla conservazione della biodiversità agricola e alla valorizzazione di varietà antiche. Rappresenta un modello di agricoltura sostenibile con un basso impatto ambientale18.

La produzione del farro italiano: zone e certificazioni

In Italia, la produzione di farro si concentra soprattutto nelle regioni centrali, con la Garfagnana emergente come area di primissimo livello per il farro dicocco19. Le zone di coltivazione si estendono anche in Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio19. Il farro monococco predilige le aree montane e collinari, mentre lo spelta si adatta meglio alle zone appenniniche del Sud20.

La maggior parte della produzione di farro in Italia è certificata biologica, assicurando qualità e sostenibilità. Tra le certificazioni più prestigiose, spiccano l’IGP del Farro della Garfagnana e la DOP del Farro Monteleone di Spoleto, entrambe riconosciute a livello europeo19. Queste attestazioni valorizzano il territorio e promuovono il farro come prodotto tipico di alta qualità.

Attualmente, si stima che la superficie dedicata alla coltivazione di farro in Italia si avvicini ai 4.000 ettari19, con una produzione in aumento del 14,5% negli ultimi anni19. Questo aumento positivo riflette l’aumento della consapevolezza e dell’apprezzamento dei consumatori per i prodotti di farro, dovuto alle loro qualità nutrizionali e alla sostenibilità della loro produzione.

FAQ

Quali sono le principali varietà di farro?

Le tre varietà principali di farro sono Triticum monococcum, Triticum dicoccum e Triticum aestivum. Ogni tipo presenta caratteristiche uniche, come differenze nella coltivazione, proprietà nutrizionali e applicazioni culinarie.

Qual è l’origine e la storia del farro?

Il farro è stato uno dei primi cereali coltivati dall’uomo, con testimonianze di coltivazione risalenti a 12.000 anni fa. La sua diffusione iniziò nel bacino del Mediterraneo, evolvendosi nel corso dei secoli. In particolare, il farro giocò un ruolo cruciale nell’alimentazione dell’antica Roma, dove era ampiamente coltivato e consumato.

Quali sono le caratteristiche distintive delle tre varietà di farro?

Il monococco presenta spighe piccole con un solo chicco, il dicocco ha spighe appiattite con due chicchi, e lo spelta ha spighe lunghe con 2-3 chicchi. Il monococco è il più rustico e adatto a terreni poveri. Il dicocco è il più diffuso in Italia. Lo spelta, geneticamente più vicino al grano tenero, si distingue per le sue caratteristiche.

Quali sono le proprietà nutrizionali del farro monococco?

Il farro monococco, noto come “padre di tutti i frumenti”, è ricco di sostanze antiossidanti come luteina e carotenoidi. È una fonte abbondante di tocoferoli, in particolare α-tocoferolo (vitamina E). Grazie a un contenuto di glutine inferiore rispetto alle altre varietà, è più digeribile.

Dove viene coltivato il farro dicocco in Italia?

In Italia, il farro dicocco è prevalentemente coltivato nelle regioni centrali. La Garfagnana, in Toscana, è famosa per il suo farro dicocco IGP. Questa varietà è ricca di sali minerali, proteine e vitamine.

Quali sono le caratteristiche e gli utilizzi del farro spelta?

Il farro spelta è geneticamente più vicino al grano tenero. Produce chicchi farinosi adatti alla preparazione di pane rustico, biscotti e birra. È una fonte ricca di fibre e riboflavina, essenziale per il metabolismo energetico.

Quali sono i benefici nutrizionali del farro?

Il farro è un cereale poco calorico, saziante e con basso indice glicemico. È ricco di fibre, vitamine (soprattutto del gruppo B) e sali minerali come magnesio, fosforo e potassio. È particolarmente digeribile e può essere utile per chi soffre di stitichezza o diabete.

Come si utilizza il farro in cucina?

Il farro è versatile in cucina e si presta a numerose preparazioni. Tradizionalmente, è usato per zuppe, minestre e insalate fredde. La sua farina è impiegata per preparare pane, pasta, biscotti e prodotti da forno. Le ricette moderne includono risotti di farro, burger vegetali e dessert.

Quali sono i vantaggi della coltivazione del farro?

Il farro è una coltura a basso impatto ambientale, ideale per l’agricoltura biologica. Richiede pochi input chimici e ha una buona resistenza naturale alle malattie. La sua coltivazione contribuisce alla conservazione della biodiversità agricola e alla valorizzazione di varietà antiche.

Dove viene coltivato il farro in Italia?

In Italia, il farro è coltivato principalmente nelle regioni centrali, con la Garfagnana come zona di eccellenza per il farro dicocco IGP. Altre aree di produzione includono Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio. Molte produzioni sono certificate biologiche.

Link alle fonti

  1. La differenza tra farro monococco, dicocco e spelta – Legnaia – https://legnaia.it/consigli/la-differenza-tra-farro-monococco-dicocco-e-spelta/
  2. I benefici del farro monococco, dicocco e Spelta – https://www.valfrutta.it/it/magazine/i-benefici-del-farro-monococco-dicocco-e-spelta
  3. PDF – https://journals.uniurb.it/index.php/studi-A/article/download/2436/2209/10389
  4. Farro – https://it.wikipedia.org/wiki/Farro
  5. Le Specie di Farro – Prometeo Farro – https://prometeofarro.it/farro/specie-di-farro/
  6. Il farro: proprietà nutrizionali, benefici, varietà e caratteristiche | Pedon – https://www.pedon.it/articoli/proprieta-farro-benefici-caratteristiche/
  7. Il farro o grano monococco – Azienda Agraria La Chiona – https://www.lachiona.it/il-farro-o-grano-monococco/
  8. Il farro: storia e proprietà del cereale – https://www.faribon.it/news/il-farro-storia-e-proprieta-del-cereale
  9. Domande frequenti sul farro – Prometeo Wiki – http://wiki.prometeourbino.it/Domande_frequenti_sul_farro
  10. Qual è la differenza tra il farro dicocco e il farro monococco? – https://www.ohga.it/qual-e-la-differenza-tra-il-farro-dicocco-e-il-farro-monococco/
  11. Farro piccolo, Farro medio, Farro grande o Spelta Triticum spp. – Cereali – https://www.agraria.org/coltivazionierbacee/farro.htm
  12. FARRO MONOCOCCO E SPELTA – http://www.alimentazioneconsapevole.net/wp/alimenti/cereali/farro-monococco-e-spelta.html/
  13. Farro: Benefici, Valori, Controindicazioni e Ricetta – https://www.leaderfarma.it/blog/alimenti/Farro
  14. Farro: proprietà, valori nutrizionali, calorie – Cure-Naturali.it – https://www.cure-naturali.it/enciclopedia-naturale/alimentazione/nutrizione/farro-proprieta-benefici.html
  15. Come usare la farina di farro – https://www.galbani.it/abcucina/lo-sapevi-che/i-tipi-di-farina/come-usare-la-farina-di-farro
  16. 3 ricette con la farina di farro monococco – https://www.macrolibrarsi.it/speciali/3-ricette-con-la-farina-di-farro-monococco.php
  17. Farro: origini, proprietà e sfiziose ricette – https://www.cosamiserve.com/blog/Farro-origini-caratteristiche-e-sfiziose-ricette
  18. PDF – https://www.georgofili.it/Media?c=5e00885e-a4b9-4a41-abea-43240634f251
  19. Farro, la rivincita dei cereali minori in crescita produzione e consumi :: Fondazione Qualivita – https://www.qualivita.it/news/farro-la-rivincita-dei-cereali-minori-in-crescita-produzione-e-consumi/
  20. Farro, cereale senza tempo – https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agronomia/2018/07/19/farro-cereale-senza-tempo/59535

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