Romanella: L’antico frumento laziale e il suo impiego nella pasta artigianale
Indice
ToggleLa Romanella, una varietà di frumento originaria del Lazio, ha trovato nuova vita nella produzione di pasta artigianale di elevata qualità. Questo cereale antico, custode di un patrimonio genetico e culturale prezioso, si distingue per le sue caratteristiche uniche. Queste peculiarità lo rendono ideale per la pastificazione tradizionale1.
Idee Chiave
- La Romanella è un’antica varietà di frumento del Lazio
- Caratteristiche uniche la rendono adatta per la pasta artigianale
- Valorizzazione del patrimonio genetico e culturale dei grani antichi
- Importanza della biodiversità e della coltivazione sostenibile
- Benefici nutrizionali e salutistici dei prodotti da forno a base di Romanella
Le origini storiche del frumento nel Lazio
Il frumento ha radici antichissime, con le prime coltivazioni risalenti alla regione della Mezzaluna Fertile2. In Italia, e in particolare nel Lazio, questo cereale ha giocato un ruolo fondamentale sin dall’epoca romana. Costituiva l’alimento base della dieta, come attestano le fonti storiche2. Nel corso dei secoli, diverse varietà locali di frumento si sono evolute nel territorio laziale. Tra queste, la Romanella si distingue per le sue peculiarità botaniche e morfologiche uniche.
La Mezzaluna Fertile e l'arrivo in Italia
Il farro, forma ancestrale di frumento, arrivò in Italia intorno al VII secolo a.C. attraverso scambi commerciali. La sua coltivazione si concentrò principalmente nella Tuscia e nel Lazio2. Questo antico cereale era il cibo quotidiano di Romani ed Etruschi, evidenziando l’importanza dei cereali nell’alimentazione di quelle popolazioni2.
Il ruolo dei cereali nell'antica Roma
Nei tempi arcaici, il piatto nazionale romano era la polenta di farro. Questa era cotta in acqua e sale, arricchita con diversi contorni di legumi, verdure, frutta, formaggi e occasionalmente carne3. L’alimentazione romana si raffinò nel tempo, passando dalla mera alimentazione al gusto e alla cultura del cibo, soprattutto durante l’età imperiale3.
I Romani dividevano la loro alimentazione in tre pasti: ientaculum, cena e vesperna/prandium. Le persone povere talvolta saltavano uno dei primi due pasti3. La colazione dei Romani prima del lavoro era spesso costituita solo da un bicchiere d’acqua o gli avanzi della cena precedente3. Il prandium, consumato da poveri e plebei, consisteva spesso in pane accompagnato da uova sode, formaggio, legumi e vino mescolato con acqua3.
L'evoluzione della coltivazione nel territorio laziale
Durante il periodo da Augusto a Costantino (27 a.C. – 337 d.C.), Roma aveva circa 1 milione di abitanti, con un impero di 50/60 milioni di individui4. I cittadini ricevevano gratuitamente 5 moggi di grano a testa ogni mese, pari a circa 35 Kg di frumento4. Tra 9 e 12 milioni di moggi di grano all’anno venivano importati per soddisfare solo le distribuzioni gratuite a Roma, equivalenti a fino a 84.000 tonnellate4. La quantità di grano importata per l’intera città poteva variare tra 350.000 e 420.000 tonnellate all’anno4.
“Il farro è più digeribile rispetto al grano, ha un alto potere nutritivo ed è ipocalorico.”
Caratteristiche botaniche e morfologiche della Romanella
La Romanella, una varietà di frumento anticamente coltivata nel Lazio, presenta caratteristiche botaniche e morfologiche uniche che la distinguono dalle moderne varietà di triticum. Questa antica cultivar si caratterizza per una spiga dalla forma e dimensioni particolari, nonché per chicchi dal colore e dalla consistenza distintivi5.
La botanica del grano della Romanella rivela una morfologia della spiga leggermente più compatta rispetto ad altre varietà di frumento, con un numero di chicchi per spiga generalmente superiore5. Inoltre, i chicchi della Romanella tendono ad avere dimensioni leggermente più ridotte e una colorazione che varia dal bianco-giallastro al bruno chiaro, in contrasto con le tonalità più scure di molti frumenti moderni5.
Caratteristiche | Romanella | Frumenti Moderni |
---|---|---|
Forma della spiga | Compatta | Più allungata |
Numero di chicchi per spiga | Superiore | Inferiore |
Dimensione dei chicchi | Leggermente ridotta | Più grandi |
Colore dei chicchi | Bianco-giallastro al bruno chiaro | Più scuro |
Queste peculiarità botaniche e morfologiche della Romanella influenzano profondamente le sue proprietà organolettiche e nutrizionali, rendendola una varietà di frumento unica nel suo genere6.
“La Romanella è un tesoro del nostro patrimonio agricolo, con caratteristiche che la rendono davvero speciale e preziosa.”
Il patrimonio genetico dei grani antichi
I grani antichi come la Romanella incarnano un patrimonio genetico di inestimabile valore, superiore a quello delle varietà moderne. La loro biodiversità si traduce in una maggiore resistenza alle malattie e in caratteristiche nutrizionali distintive7.
La biodiversità dei frumenti tradizionali
Nel 1927, l’Italia vantava 291 varietà di grano, con 52 di queste originarie dalla Sicilia7. La Sicilia, un tempo, era conosciuta come il “granaio di Roma”, coltivando 52 varietà di grano7. Tuttavia, l’adozione dell’UPOV 91 e del TIPS dell’OMC ha rallentato l’uso di semi di varietà autoctone, richiedendo analisi e documentazioni complesse per la vendita e lo scambio di varietà autoctone7.
Differenze tra varietà moderne e antiche
L’industrializzazione ha favorito la selezione per produttività e coltivazione intensiva, trascurando il sapore8. Tra le varietà di grani antichi più note, troviamo il farro monococco, il grano Khorasan, il Saragolla e il Senatore Cappelli8. In Sicilia, varietà come il Timilia, il Russello e il Perciasacchi sono particolarmente apprezzate8.
La resistenza naturale alle malattie
Le varietà antiche di grano in Sicilia sono selezionate per adattarsi alle diverse condizioni climatiche, pedologiche e altimetriche del territorio, dando vita a una vasta gamma di varietà7. Queste varietà sono apprezzate per la loro digeribilità, leggerezza, gusto pieno e metodologia di coltivazione artigianale8. Il Timilia, ad esempio, è rinomato per la sua resistenza alla siccità e alle avversità abiotiche8.
Il9 studio ha impiegato marcatori genetici a singolo nucleotide per evidenziare la diversità genetica dei frumenti storici siciliani, cruciale per la tracciabilità dei prodotti di grano antico. La disponibilità di una “Banca del germoplasma” di frumenti storici siciliani è essenziale per lo studio della variabilità genetica della specie9.
“I grani antichi siciliani sono stati soggetti a perdite nel corso degli anni, con varie varietà che sono scomparse o non più coltivate.”7
Tecniche di coltivazione sostenibile
L’adozione di tecniche di coltivazione idroponica, come la “Deep-water”, ha mostrato risultati promettenti. Questa metodologia ha anticipato la raccolta di 15 giorni rispetto alla coltivazione tradizionale, evidenziando le migliori prestazioni fotosintetiche. Ha anche portato a un aumento della produzione e della qualità del prodotto10.
I prodotti ottenuti con la tecnica “Deep-water” hanno presentato valori più alti in contenuto di clorofilla, solidi solubili, proteine e fibre rispetto alle altre tecniche10.
Anche la tecnica “Nutrient Film Technique” ha dimostrato una maggiore efficienza rispetto alla coltivazione tradizionale, permettendo un risparmio del 64% di acqua10.
In generale, le tecniche idroponiche si sono rivelate più efficienti sia in termini produttivi che temporali, con una maggiore convenienza economica rispetto alla tecnica tradizionale su terreno10.
Un altro esempio di agricoltura sostenibile è l’approccio promosso dal Centro di Ricerche agro-ambientali “Enrico Avanzi” dell’Università di Pisa, che gestisce una vasta superficie caratterizzata da terre argilloso-sabbiose11.
Qui, la reintroduzione di alberi e arbusti in consociazione con colture erbacee di pieno campo è un modello semplificato di sistema di produzione agricola, noto come agroforestazione. Questa strategia offre benefici come la diversificazione delle colture e la riduzione del rischio di erosione del suolo e lisciviazione dei nitrati11.
L’area del Centro Enrico Avanzi fa parte della Riserva della Biosfera “Selve costiere di Toscana” UNESCO, all’interno del Parco Regionale Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli11.
Queste iniziative dimostrano come l’agricoltura sostenibile possa contribuire alla conservazione del suolo, dell’acqua e della biodiversità, favorendo una produzione primaria di qualità11.
Nel passato, in epoca romana, le tecniche agronomiche erano già molto evolute. Le piccole proprietà terriere potevano avere da 18 a 108 iugeri, mentre le medie proprietà erano comprese tra gli 80 e i 500 iugeri12.
I grandi latifondi, invece, superavano i 500 iugeri, indicando una concentrazione di terre più estese nelle mani dei ricchi romani. Entro l’età tarda della repubblica e l’inizio dell’impero, l’agricoltura raggiunse il suo apice in produzione ed efficienza, influenzata dai contatti con altre civiltà12.
Alcune provincie dell’Impero Romano si specializzarono nella produzione di grano, vino o olio d’oliva, a seconda delle caratteristiche del terreno. I raccolti di grano potevano variare notevolmente, con rapporti tra raccolto e semina che potevano arrivare fino a 15:1 in alcune zone12.
Queste testimonianze storiche dimostrano come le tecniche agronomiche sostenibili abbiano radici antiche, rappresentando un patrimonio di conoscenze da valorizzare per uno sviluppo agricolo attento all’ambiente.
La macinazione tradizionale a pietra
Il processo di molitura
La molitura a pietra si distingue per la produzione di farine attraverso un unico passaggio, impiegando pietre contrapposte che possono ruotare a diverse velocità13. Questa metodologia si contrappone ai moderni mulini a cilindri, che producono prevalentemente farina tipo 00, con un minor contributo di sottoprodotti come crusca, cruschello e tritello13.
Le caratteristiche della farina ottenuta
La farina integrale prodotta dalla molitura a pietra si caratterizza per la presenza del germe di grano e della crusca, contrariamente alla “farina bianca” ottenuta senza questi elementi13. La sua composizione migliora le qualità organolettiche e le proprietà nutritive, ma richiede un approccio diverso nell’impasto13.
Inoltre, la resa della molitura a pietra è inferiore rispetto ai mulini a cilindri, ma si rivela più adatta alla produzione di farine integrali o semi-integrali, preservando il germe e la crusca13.
Il mercato è spesso dominato da prodotti di qualità scadente, finti e arricchiti con miglioratori chimici, dovuto a informazioni errate o fuorvianti sulle tipologie di farina13. È quindi essenziale scegliere mulini affidabili e diversificare l’acquisto di farina in base alle necessità del prodotto da realizzare13.
“La presenza di crusca e germe nella farina aumenta le proprietà organolettiche e nutritive, ma richiede una gestione diversa in fase di impastamento.”
Proprietà nutrizionali e benefici per la salute
La Romanella, un frumento antico del Lazio, si distingue per un profilo nutrizionale di alto valore, ricco di nutrienti fondamentali per il benessere14. Ogni 100 grammi di questo grano antico offrono 21 calorie, distribuite in modo equilibrato: 38% di proteine, 19% di lipidi e 43% di carboidrati14. Inoltre, 100 grammi di Romanella contengono 1,8 grammi di proteine, 0,4 grammi di lipidi, 2 grammi di carboidrati, 1,5 grammi di fibre, 240 milligrammi di potassio e 45 milligrammi di calcio15.
Questo patrimonio nutrizionale conferisce alla Romanella numerosi benefici per la salute. L’alto contenuto di fibre e acqua favorisce un miglior transito intestinale15, mentre il rapporto bilanciato di potassio e sodio la rende un alimento diuretico, particolarmente indicato per chi soffre di ritenzione idrica15. Inoltre, la Romanella è una fonte preziosa di vitamine del gruppo B, vitamina A e vitamina C, che contribuiscono al normale funzionamento dell’organismo15.
Nutriente | Quantità per 100g |
---|---|
Calorie | 21 |
Proteine | 1,8g |
Lipidi | 0,4g |
Carboidrati | 2g |
Fibre | 1,5g |
Potassio | 240mg |
Calcio | 45mg |
“La Romanella è una scelta ideale per un’alimentazione sana e bilanciata, grazie alla sua composizione nutrizionale equilibrata e alla presenza di micronutrienti essenziali.”
L'impiego nella produzione di pasta artigianale
Il processo di pastificazione
La lavorazione della pasta con il frumento Romanella segue metodi artigianali tramandati per generazioni16. La farina, impastata con acqua e sale, viene trafilata e tagliata in forme come spaghetti, penne o tagliatelle16. Questo processo artigianale preserva la texture unica e il sapore intenso del prodotto.
Le caratteristiche organolettiche del prodotto finale
La pasta realizzata con il frumento Romanella si caratterizza per il suo colore ambrato, consistenza al morso e gusto delicato ma intenso16. Queste qualità derivano dalla composizione biochimica e dalle proprietà fisiche del grano, esaltate dalla lavorazione manuale16. Il prodotto finale rappresenta una vera espressione della tradizione gastronomica laziale.
Caratteristiche | Descrizione |
---|---|
Colore | Ambrato, con riflessi dorati |
Consistenza | Compatta, con una masticabilità importante |
Sapore | Delicato ma intenso, con note aromatiche del grano |
“La pasta artigianale con il frumento Romanella è un vero patrimonio culinario del Lazio, che celebra le antiche tradizioni di questa terra.”
Il ruolo nella filiera agroalimentare locale
Concorsi come il Premio Roma formaggi e il Premio Roma pane e prodotti da forno promuovono lo sviluppo di nuovi prodotti agroalimentari di eccellenza17.
La valorizzazione del territorio attraverso i grani antichi
La riscoperta della Romanella, un antico frumento laziale, ha un impatto significativo sul recupero delle tradizioni agricole locali20. Questo processo stimola positivamente l’economia locale, promuovendo il turismo enogastronomico e lo sviluppo rurale sostenibile delle comunità del Lazio.
Il recupero delle tradizioni agricole
Il progetto di valorizzazione della Romanella coinvolge una rete di20 12 partner, provenienti da settori diversi. Tra questi, università, aziende agricole, un mulino, una cooperativa sociale, un centro di ricerca e un’associazione alimentare. L’obiettivo è selezionare20 4 genotipi di grani antichi da promuovere, valutando aspetti come il contenuto proteico, il glutine, le fibre, i polifenoli, i carotenoidi e i micronutrienti.
L’introduzione di questi grani antichi nelle rotazioni colturali ha dimostrato20 una riduzione dei costi di produzione. Ciò è dovuto a un minor numero di operazioni agricole e un uso ridotto di pesticidi. Questo ha un impatto positivo sull’ambiente, riducendo le emissioni di CO2.
L'impatto economico sulle comunità locali
I risultati attesi del progetto includono20 il miglioramento della qualità dei prodotti e la salute dei consumatori. Si prevede anche la conservazione della biodiversità, la diversificazione dei prodotti e l’aumento dei margini di profitto per le aziende. Inoltre20, sono stati registrati 5 antichi varietà di grani nel Registro Regionale delle Risorse Genetiche a rischio di estinzione. Questo crea un marchio di qualità per questi prodotti.
“La valorizzazione dei grani antichi come la Romanella rappresenta un’opportunità unica per preservare la biodiversità e promuovere lo sviluppo rurale sostenibile delle nostre comunità.”
Conclusione
La Romanella emerge come un tesoro inestimabile, unione di antichità e modernità nel campo alimentare. La sua rinascita e valorizzazione sono fondamentali per la conservazione della biodiversità agricola e per l’avanzamento verso un’agricoltura più ecologica22. Questo processo arricchisce la ricca tradizione gastronomica del Lazio.
Questo antico cereale laziale, con le sue caratteristiche botaniche e morfologiche distintive22, simboleggia la diversità dei frumenti tradizionali. È una risorsa cruciale per assicurare la resilienza dell’intera catena agroalimentare. La sua coltivazione sostenibile22 e la trasformazione mediante macinazione a pietra preservano le sue qualità nutrizionali e i benefici per la salute.
L’utilizzo della Romanella nella produzione di pasta artigianale23 è un modo efficace per valorizzare il territorio e le sue tradizioni culinarie. Questo processo promuove un’economia locale più equa e responsabile. La valorizzazione dei grani antichi22 contribuisce a preservare un patrimonio culturale unico, essenziale per l’attrazione e lo sviluppo delle comunità del Lazio.
FAQ
Cos’è la Romanella?
La Romanella è un antico tipo di frumento originario del Lazio, riscoperto e valorizzato per la produzione di pasta artigianale di alta qualità. Questo grano antico rappresenta un importante patrimonio genetico e culturale. Ha caratteristiche uniche che lo rendono particolarmente adatto alla pastificazione tradizionale.
Qual è l’origine storica del frumento nel Lazio?
Il frumento ha origini antichissime, con le prime coltivazioni nella Mezzaluna Fertile. In Italia, e in particolare nel Lazio, il grano ha giocato un ruolo fondamentale sin dall’epoca romana. Si è evoluto nel corso dei secoli in diverse varietà locali, tra cui la Romanella.
Quali sono le caratteristiche botaniche e morfologiche della Romanella?
La Romanella presenta caratteristiche botaniche e morfologiche distintive. Ha una spiga particolare e chicchi di dimensioni e colore specifici. Queste peculiarità la rendono unica nel panorama delle varietà di frumento. Influiscono sulle sue proprietà organolettiche e nutrizionali.
Perché i grani antichi come la Romanella sono importanti dal punto di vista genetico?
I grani antichi come la Romanella rappresentano un importante patrimonio genetico. Hanno una biodiversità superiore rispetto alle varietà moderne. Questa ricchezza genetica si traduce in una maggiore resistenza naturale alle malattie e in caratteristiche nutrizionali uniche.
Come avviene la coltivazione sostenibile della Romanella?
La coltivazione della Romanella si basa su tecniche agronomiche sostenibili. Queste tecniche rispettano l’ambiente e valorizzano le caratteristiche naturali di questo grano antico. Includono la rotazione delle colture e metodi di controllo biologico delle infestanti.
Qual è l’importanza della macinazione tradizionale a pietra?
La macinazione tradizionale a pietra è fondamentale per preservare le qualità nutrizionali della Romanella. Questo processo produce una farina con caratteristiche uniche. È ideale per la produzione di pasta artigianale di alta qualità.
Quali sono i benefici nutrizionali della Romanella?
La Romanella vanta un profilo nutrizionale eccezionale. È ricca di proteine, fibre e micronutrienti. Questi elementi contribuiscono a vari benefici per la salute, tra cui un miglior controllo glicemico e una digestione più efficiente.
Come viene utilizzata la Romanella nella produzione di pasta artigianale?
La Romanella è particolarmente adatta alla produzione di pasta artigianale. Il processo di pastificazione tradizionale esalta le qualità organolettiche di questo grano. Questo produce un prodotto finale di eccezionale sapore e consistenza.
Quale ruolo gioca la Romanella nella filiera agroalimentare locale?
La coltivazione e l’utilizzo della Romanella giocano un ruolo chiave nella filiera agroalimentare locale del Lazio. Contribuiscono alla diversificazione delle produzioni agricole. Valorizzano anche i prodotti tipici regionali.
In che modo la riscoperta della Romanella impatta sul territorio?
La riscoperta e la valorizzazione della Romanella contribuiscono al recupero delle tradizioni agricole. Hanno un impatto positivo sull’economia locale. Stimolano il turismo enogastronomico e lo sviluppo sostenibile delle comunità rurali del Lazio.
Link alle fonti
- PDF – https://www.mdcumbria.it/pdf/intervento4/almanacco_grani.pdf
- Le origini del Farro tra Romani ed Etruschi | CulturaIdentità – https://culturaidentita.it/le-origini-del-farro-tra-romani-ed-etruschi/
- Alimentazione nell’antica Roma – https://it.wikipedia.org/wiki/Alimentazione_nell’antica_Roma
- Percorso mostra – https://www.arapacis.it/sites/default/files/storage/original/application/0df3f870fa226c5df48d7d11726a6d51.pdf
- Erbe e speziali i laboratori della salute – https://mostrebncrm.cultura.gov.it/erbe/introduzione/intro3.html
- Tesi lattuga – https://thesis.unipd.it/retrieve/e7ec2836-3b19-4a19-9b17-8634806647f3/Testo.pdf
- Grani antichi siciliani – https://it.wikipedia.org/wiki/Grani_antichi_siciliani
- Sicilia, terra di antichi grani – https://www.dolciepani.it/content/76-sicilia-terra-di-antichi-grani
- Alimentazione e ricerca. Grani antichi siciliani: su “Plants” il primo studio sulla diversità genetica di 30 “varietà storiche” – https://www.youwinemagazine.it/2019/08/alimentazione-e-ricerca-grani-antichi.html
- Meglio l’idroponica della coltivazione su terreno per la lattuga romana – https://soilless.it/meglio-lidroponica-della-coltivazione-su-terreno-per-la-lattuga-romana/
- PDF – https://avanzi.unipi.it/wp-content/uploads/2022/04/approfondimento-passeggiata-.pdf
- Agricoltura della civiltà romana – https://it.wikipedia.org/wiki/Agricoltura_della_civiltà_romana
- Molitura a pietra vs molitura a cilindri: un confronto lucido e raffinato – https://www.dissapore.com/spesa/molitura-a-pietra-vs-molitura-a-cilindri-un-confronto-lucido-e-raffinato/
- Lattuga romana – https://www.humanitas.it/enciclopedia/alimenti/verdure-ortaggi-e-tuberi/lattuga-romana/
- Lattuga – https://www.humanitas.it/enciclopedia/alimenti/verdure-ortaggi-e-tuberi/lattuga/
- Pasta – https://it.wikipedia.org/wiki/Pasta
- Settore Agroalimentare – Camera di Commercio di Roma – https://www.rm.camcom.it/pagina89_settore-agroalimentare.html
- PDF – https://www.comune.roma.it/web-resources/cms/documents/Agrifood_Estratto_Linee_Strategiche_del_Piano_Maggio_2021.pdf
- PDF – https://www.fipe.it/wp-content/uploads/2021/12/2020-03-erba.pdf
- Progetto Operativo di Innovazione per i Grani Antichi – https://www.innovarurale.it/pei-agri/gruppi-operativi/bancadati-go-pei/progetto-operativo-di-innovazione-i-grani-antichi
- Il Sannio e l’Irpinia al centro del Progetto Operativo Innovativo Grani Antichi – https://www.avellinotoday.it/blog/sapore-d_irpinia/sannio-irpinia-centro-progetto-operativo-innovativo-grani-antichi.html
- romanella e coratella!finisce un’epoca:il gilda diventa bistrot e chiude l’anglo-american book di – https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/romanella-coratella-finisce-rsquo-epoca-roma-gilda-tempio-408725.htm
- Termini e condizioni generali di vendita – Romanella Professional – https://www.romanellapro.com/termini-e-condizioni-generali-di-vendita/?srsltid=AfmBOoqT4haMPfmGxUWPukJxv8G3EjK6zIAS44Tnnrwt-JVLrQI2PF7T