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ToggleIl vino, amato e celebrato da sempre, ha radici profonde nella storia e nella cultura umana. La leggenda racconta che Bacco, figlio di Giove, abbia inventato il vino, donandolo all’umanità come fonte di gioia. In Grecia e Roma antiche, il vino era sacro, usato in riti e celebrazioni, dimostrando la sua importanza nella mitologia e società1.
L’enologia, la scienza e arte del vino, ha una storia affascinante. I viticoltori hanno migliorato tecniche e conoscenze per produrre vini di alta qualità, adattandosi a sfide climatiche e mercato1. Oggi, grazie a opere come l’Atlante Mondiale dei Vini e il Trattato di enologia, gli esperti del settore hanno accesso a un vasto patrimonio di conoscenze1.
Il mercato del vino italiano è in crescita, con un aumento delle esportazioni del 14% a gennaio 2024 e un valore di 539 milioni di euro2. Spumanti come il Prosecco e vini bianchi stanno guadagnando terreno sui vini rossi2. Le prospettive per il 2024 mostrano una moderata ripresa, con un miglioramento delle vendite nel secondo semestre del 2023 e nel primo trimestre del 20242.
Per chi vuole conoscere meglio il mondo del vino, ci sono molti libri di riferimento. “Il Vino Per Tutti” di Carlo Alberto Marchesi è un’ottima introduzione a 10 € su Amazon3. “Vinology – Guida visuale al mondo del vino” di Alessandro Torcoli e Antonella Giardina offre una panoramica completa a 18 € su Amazon3. “La grande storia del vino” di Negri e Cipresso, a 23 € su Mondadori, racconta l’evoluzione del vino attraverso i secoli3.
Punti Chiave
- Il vino ha radici profonde nella storia e nella cultura umana, con leggende che ne attribuiscono l’invenzione a divinità come Bacco.
- Nell’Antica Grecia e nell’Impero Romano, il vino era considerato una bevanda sacra, utilizzata in riti religiosi e celebrazioni.
- L’enologia, la scienza e l’arte della produzione del vino, ha una storia affascinante e complessa, con tecniche e conoscenze affinate nel corso dei secoli.
- Il mercato del vino italiano sta vivendo un momento positivo, con un aumento delle esportazioni e una crescita degli spumanti e dei vini bianchi.
- Esistono numerosi libri di riferimento per gli appassionati che desiderano approfondire la conoscenza del mondo del vino, come “Il Vino Per Tutti”, “Vinology – Guida visuale al mondo del vino” e “La grande storia del vino”.
L'evoluzione della viticoltura: tecniche e innovazioni nel tempo
La viticoltura ha subito trasformazioni nel corso dei secoli. Nel Rinascimento e nell’era moderna, l’espansione delle aree vitate è stata notevole. Terreni boschivi sono stati trasformati in vigneti, grazie ai contadini che coltivavano l’uva con il consenso dei proprietari4. Questo aumento ha portato alla coltivazione di varietà più produttive, incrementando il consumo di vino nelle aree rurali4.
L’era moderna ha introdotto innovazioni rivoluzionarie nella viticoltura. La scoperta delle bottiglie di vetro ha migliorato la conservazione del vino, permettendo periodi di conservazione più lunghi4. Le tecniche di vinificazione avanzate hanno portato a vini con colori più chiari e tannini più bassi4.
In Emilia-Romagna, la viticoltura ha adottato tecniche innovative come il sistema di allevamento “filonata”5. Giuseppe Scarabelli ha iniziato a coltivare varietà come Chasselas e Sangiovese a Montericco5. La rivista “Italia Agricola” ha pubblicato tavole a colori con varietà di uve da tavola tipiche del Piacentino5.
La fillossera: la crisi che rivoluzionò la produzione vinicola
La seconda metà del XIX secolo ha visto una grave crisi causata dalla fillossera, un parassita della vite originario del Nord America. Questo insetto ha attaccato le radici delle viti europee, portandole alla morte e causando enormi danni ai vigneti di tutto il continente.
La soluzione a questa crisi fu trovata innestando le viti europee su portainnesti americani resistenti alla fillossera. Questa innovazione ha rivoluzionato la produzione vinicola, portando all’introduzione di nuove tecniche di coltivazione e di gestione del vigneto. L’uso di portainnesti americani è diventato una pratica standard nella viticoltura moderna, consentendo di superare la minaccia della fillossera e di preservare la produzione di vino in Europa e nel mondo.
La crisi della fillossera ha portato a una maggiore consapevolezza dell’importanza della ricerca scientifica e dell’innovazione nella viticoltura. Gli studi sulla biologia della vite e sulle tecniche di coltivazione si sono intensificati, portando a progressi significativi nella comprensione delle esigenze della pianta e nello sviluppo di pratiche di gestione del vigneto più efficaci.
Oggi, la viticoltura continua a evolversi, con l’adozione di tecnologie all’avanguardia e pratiche sostenibili per affrontare le sfide del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale. Tuttavia, le lezioni apprese dalla crisi della fillossera rimangono una pietra miliare nella storia della viticoltura, dimostrando l’importanza della resilienza, dell’innovazione e della collaborazione internazionale di fronte alle avversità.
Tipologie di vino: una panoramica completa dei principali stili
Il mondo del vino è vasto e variegato, con tipologie uniche che si differenziano per vitigno, terroir e metodo di vinificazione. Tra le principali categorie, troviamo il vino rosso, il vino bianco e il vino rosato. Ognuno di questi vini ha caratteristiche organolettiche e abbinamenti specifici.
Vini rossi, bianchi e rosati: differenze nel processo di vinificazione
La differenza principale tra vini rossi, bianchi e rosati si trova nel processo di vinificazione. I vini rossi, ottenuti con la fermentazione del mosto e le bucce dell’uva, presentano un colore intenso e tannini distinti. Tra le varietà di vino rosso più conosciute ci sono Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Nebbiolo, Tempranillo, Blaufränkisch, Zweigelt, Pinot Noir e Sangiovese6. Queste uve offrono aromi di ribes nero, peperoni verdi, frutti di bosco scuri, ciliegia, tabacco, prugne, pepe nero, cuoio, violette, erbe aromatiche, amarena, mora e vaniglia6.
I vini bianchi sono prodotti senza le bucce, conferendo loro un colore più chiaro. Le varietà più diffuse includono Chardonnay, Riesling, Grüner Veltliner, Sauvignon Blanc, Welschriesling, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Roter Veltliner e Neuburger6. Caratterizzati da aromi di frutta esotica, frutta secca, banana, melone, pesca, drupacee, spezie, pera, mela, erba falciata, frutta, mela verde, agrumi, fiori, ananas, noci, arance, pesca e nocciola6.
I vini rosati sono ottenuti con una breve macerazione delle bucce, conferendo loro un colore rosa. Questo processo di vinificazione rende i vini rosati freschi e delicati, ideali per piatti leggeri e freschi.
In una degustazione alla cieca, distinguere i vari tipi di vino può essere una sfida, e solo l’esperienza permette un riconoscimento affidabile delle diverse tipologie6.
Tipologia di vino | Processo di vinificazione | Caratteristiche organolettiche |
---|---|---|
Vino rosso | Fermentazione con le bucce | Colore intenso, tannini, aromi di frutti rossi e spezie |
Vino bianco | Fermentazione senza le bucce | Colore chiaro, freschezza, aromi di frutta e fiori |
Vino rosato | Breve macerazione delle bucce | Colore rosa, delicatezza, freschezza |
La guida “Vino: Guida Completa al Mondo dell’Enologia” offre oltre 1600 etichette consigliate per il miglior rapporto qualità-prezzo dei vini italiani7. La sezione introduttiva copre le tecniche di produzione del vino, le varietà di uva e i tipi di vino. La sezione regionale presenta schede tecniche sulle uve e sui produttori di ogni regione7. Questa guida, pubblicata da Demetra nel novembre 2008, conta 960 pagine ed è disponibile in italiano7.
I vitigni: esplorando le varietà d'uva più importanti al mondo
Il mondo dei vitigni è vasto e variegato, con ogni varietà che porta con sé caratteristiche uniche. Questi vitigni, frutto di secoli di evoluzione, si adattano alle diverse condizioni climatiche e del terreno. Così, contribuiscono a creare vini di grande complessità e personalità. Esplorare i vitigni significa immergersi in un universo di aromi, sapori e storie, rendendo il vino un’esperienza sempre sorprendente.
Vitigni autoctoni italiani: un patrimonio enologico unico
L’Italia possiede un patrimonio di vitigni autoctoni incredibile. Queste varietà di uva sono originarie del territorio e perfettamente adattate alle condizioni locali. Coltivate da secoli, contribuiscono a creare vini unici, espressione autentica del terroir e delle tradizioni enologiche italiane.
Alcuni dei vitigni autoctoni più noti includono il Sangiovese in Toscana, il Nebbiolo in Piemonte, il Primitivo in Puglia, il Nero d’Avola in Sicilia e il Glera in Veneto. Ognuno di questi vitigni dona ai vini caratteristiche distintive, legate al clima, al suolo e alle tecniche di vinificazione locali.
La ricchezza dei vitigni autoctoni italiani è un tesoro da preservare e valorizzare. Grazie alla dedizione dei viticoltori e all’attenzione crescente dei consumatori, molti di questi vitigni stanno vivendo una rinascita. Ora, producono vini di grande qualità e personalità che raccontano la storia e la cultura enologica delle diverse regioni italiane.
Alcuni esempi di longevità straordinaria includono la “Vecchia vite” di Maribor in Slovenia, una Franconia Blu con più di 500 anni di storia. Produce ancora fino a 50kg di uva all’anno8. La vigna “Versoaln” in Alto Adige, con oltre 350 anni, è un altro esempio. Le sue uve sono vinificate dagli esperti del Centro di Sperimentazione Laimburg8. Entrambe dimostrano la resilienza e la capacità produttiva di alcune viti, nonostante l’età avanzata8.
Vitigno | Regione | Caratteristiche |
---|---|---|
Sangiovese | Toscana | Vini eleganti, con note di ciliegia e spezie |
Nebbiolo | Piemonte | Vini strutturati, con aromi di rosa e tartufo |
Primitivo | Puglia | Vini potenti, con sentori di frutti di bosco e spezie |
Nero d’Avola | Sicilia | Vini intensi, con note di ciliegia e cioccolato |
Glera | Veneto | Vini frizzanti e freschi, con aromi floreali e fruttati |
Esplorare i vitigni autoctoni italiani è un viaggio affascinante verso sapori unici e storie antiche. Questi vitigni, veri tesori enologici, regalano vini straordinari. Vini capaci di emozionare e raccontare il territorio in cui nascono.
Le regioni vinicole italiane: un tour enologico della penisola
L’Italia, con la sua ricca tradizione vinicola e la diversità dei suoi territori, offre un affascinante viaggio attraverso le sue regioni vinicole. Dalla maestosa catena delle Alpi fino alle assolate coste del Mediterraneo, ogni regione custodisce tesori enologici unici. Questi sono frutto di secoli di esperienza e passione per la viticoltura. L’Italia è il maggiore produttore di vino al mondo, con circa 45,6 milioni di ettolitri prodotti nel 2017, superando i 36,7 milioni di ettolitri della Francia9. Il settore enologico italiano genera un valore economico di oltre 2,5 miliardi di euro e attrae più di 14 milioni di turisti ogni anno nelle sue regioni vinicole9.
Tra le regioni vinicole italiane più rinomate troviamo la Toscana, il Piemonte, il Veneto, la Sicilia, la Puglia e l’Emilia-Romagna10. Queste regioni si distinguono per la loro eccellenza nella produzione di vini di qualità. Grazie a un perfetto connubio tra tradizione e innovazione. L’Italia punta a valorizzare la qualità della sua viticoltura, concentrandosi sulla produzione di vini di pregio piuttosto che sulla produzione di massa10.
Toscana: terra del Chianti e dei Supertuscans
La Toscana, con i suoi paesaggi mozzafiato e la sua ricca storia vinicola, è senza dubbio una delle regioni più iconiche d’Italia. Questa regione, la più grande d’Italia per superficie vitata con 63.000 ettari, produce una vasta gamma di vini. Dalla produzione di vini bianchi secchi ai rossi corposi10. Nel 2017, la produzione vinicola toscana ha raggiunto 1.901.000 ettolitri, con circa il 90% dei vitigni rossi9.
Il Chianti, prodotto principalmente con uve Sangiovese, è il fiore all’occhiello della Toscana. Questo vino rosso elegante e ben strutturato, con note di frutti rossi e spezie, ha conquistato i palati di tutto il mondo. Accanto al Chianti, i Supertuscans hanno rivoluzionato l’enologia toscana a partire dagli anni ’70. Questi vini innovativi combinano vitigni internazionali come Cabernet Sauvignon e Merlot con il Sangiovese autoctono, creando vini di grande complessità e longevità.
I Supertuscans hanno segnato una svolta nella produzione vinicola toscana, dimostrando che l’innovazione e la sperimentazione possono portare a risultati straordinari, pur nel rispetto della tradizione.
Oltre al Chianti e ai Supertuscans, la Toscana offre una vasta selezione di altri vini di grande pregio, tra cui:
- Brunello di Montalcino
- Vino Nobile di Montepulciano
- Vernaccia di San Gimignano
- Morellino di Scansano
Visitare le cantine storiche della Toscana è un’esperienza unica, dove architettura e vino si fondono in un connubio perfetto. Numerosi eventi e festival del vino animano la regione durante tutto l’anno. Offrendo l’opportunità di scoprire la ricchezza e la diversità dei vini toscani.
La Toscana, con la sua combinazione di tradizione, innovazione e paesaggi mozzafiato, si conferma una meta imperdibile per gli amanti del vino. E per chiunque desideri immergersi nella straordinaria cultura enologica italiana.
Vini internazionali: i grandi classici dai principali paesi produttori
Il mondo del vino è ricco di varietà e stili provenienti da diverse nazioni. Ogni paese ha le sue peculiarità e tradizioni enologiche. L’Italia, nel 2022, si è confermata il maggior produttore mondiale di vino, superando i 49 milioni di ettolitri11. Ma altri paesi si distinguono per la qualità e l’unicità dei loro vini.
Vini Francesi: Bordeaux, Borgogna e Champagne
La Francia è famosa per molti vini iconici, come i rossi di Bordeaux, i bianchi e i rossi della Borgogna e lo Champagne. I vini di Bordeaux seguono una classificazione basata su un sistema di cru. I Premier Cru e i Grand Cru rappresentano l’eccellenza. In Borgogna, la classificazione si basa sui vigneti, con i Grand Cru e i Premier Cru che esprimono il massimo potenziale del territorio. Lo Champagne, prodotto con il metodo classico, è lo spumante più famoso al mondo.
Altri paesi europei si distinguono per i loro vini di qualità. La Spagna conta circa 600 vitigni autoctoni, con il tempranillo come uno dei principali vitigni utilizzati per produrre vini come Rioja e Sherry12. I vini del Portogallo non si limitano ai liquorosi come il Porto e il Madeira, ma includono anche piacevoli vini rossi e bianchi della zona del Douro12. L’Austria e la Germania producono grandi Riesling caratterizzati da intensi aromi minerali, mentre i Grüner Veltliner della Wachau sono rinomati12.
Vini Sudafricani: Pinotage, Chenin Blanc, Sauvignon Blanc e Syrah/Shiraz
Il Sudafrica, settimo produttore mondiale di vino, è noto per una serie di vitigni e stili unici11. Il Pinotage, un incrocio tra Pinot Noir e Cinsault, è considerato il vitigno simbolo del paese, che dà vita a vini rossi robusti e speziati. Il Chenin Blanc è il vitigno a bacca bianca più diffuso, utilizzato per produrre vini secchi, semisecchi e dolci, oltre a basi spumante12. Il Sauvignon Blanc sudafricano si distingue per il suo stile fresco e aromatico, con note di agrumi e frutti tropicali. La Syrah (o Shiraz) è utilizzata per produrre vini rossi potenti e speziati, spesso con note di frutta nera e pepe.
Le nazioni del Nuovo Mondo come Argentina, Cile, Australia e Nuova Zelanda producono vini internazionali come Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Noir, Chardonnay e Sauvignon Blanc, mostrando una crescita qualitativa importante12. Il Cile, sesto produttore mondiale, ha generato oltre 1,2 miliardi di litri di vino nel 2022, con esportazioni superiori a 800 milioni di dollari11. La regione di Maipo è ben nota per i vini bianchi internazionali12.
Paese | Vitigni e vini principali |
---|---|
Francia | Bordeaux (Cabernet Sauvignon, Merlot), Borgogna (Pinot Noir, Chardonnay), Champagne |
Spagna | Tempranillo (Rioja, Sherry) |
Portogallo | Porto, Madeira, vini rossi e bianchi del Douro |
Germania | Riesling |
Austria | Riesling, Grüner Veltliner |
Sudafrica | Pinotage, Chenin Blanc, Sauvignon Blanc, Syrah/Shiraz |
Australia | Syrah, Cabernet Sauvignon |
Nuova Zelanda | Sauvignon Blanc |
Argentina | Malbec |
Cile | Vini bianchi internazionali (Chardonnay, Sauvignon Blanc) |
California (USA) | Cabernet Sauvignon, Pinot Noir, Chardonnay, Merlot |
L’Australia si è affermata come uno dei principali produttori di vino al mondo, con vaste varietà e regionali rinomate come la Barossa Valley e la McLaren Vale, con Syrah e Cabernet Sauvignon tra i vini più noti12. I vini californiani, ispirati allo stile francese, sono apprezzati per la qualità eccezionale e la varietà di stili, con il Cabernet Sauvignon e il Pinot Noir come icone per le varietà rosse e lo Chardonnay per i bianchi1112. L’Argentina è famosa per il Malbec, mentre il Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda è un vino bianco rinomato per i suoi aromi di agrumi, molto differente da quello della Loira, in Francia12.
Il processo di vinificazione: dall'uva alla bottiglia
Il processo di vinificazione è un viaggio affascinante che trasforma l’uva in vino. Questo processo include passaggi cruciali che influenzano il profilo aromatico e gustativo del vino finale. La prima fase è la vendemmia, che avviene tra agosto e ottobre, a seconda del vitigno e del tipo di vino desiderato13. Per alcune uve, come quelle dei vini passiti, la vendemmia può protrarsi fino a novembre14.
La fermentazione: alchimia naturale nella produzione del vino
Alcuni vini sperimentano la fermentazione malolattica, che addolcisce l’acidità e aumenta la stabilità del vino. Prima dell’imbottigliamento, il vino subisce travasi, filtrazioni e affinamento in recipienti diversi13.
Tipo di Affinamento | Materiali | Effetti sul Vino |
---|---|---|
Recipienti Inerti | Acciaio, Cemento, Vetroresina | Mantiene freschezza e profumi primari |
Recipienti in Legno | Botti, Barriques, Tonneaux | Apporta note speziate, tostato e vaniglia |
Anfore | Terracotta | Microossigenazione naturale, mineralità |
L'arte dell'invecchiamento: come il tempo plasma il vino
L’invecchiamento del vino è un processo affascinante che richiede tempo, pazienza e maestria. Durante questo periodo, il vino subisce trasformazioni chimiche e fisiche. Queste trasformazioni plasmano il carattere, la complessità aromatica e la struttura gustativa del vino. L’arte dell’invecchiamento è fondamentale nell’enologia, capace di trasformare un vino buono in eccezionale.
L’affinamento può avvenire in diversi contenitori, ognuno con un impatto unico sul vino. L’affinamento in bottiglia permette al vino di sviluppare aromi e sapori in un ambiente protetto. L’affinamento in acciaio mantiene la freschezza e la fruttosità, preservando le caratteristiche varietali. L’affinamento in legno, specialmente in barrique, arricchisce il vino con note di vaniglia e spezie, donandogli complessità e morbidezza.
L'affinamento in barrique: origini e impatto sul gusto del vino
L’affinamento in barrique ha origini francesi e prevede l’uso di piccole botti di rovere. Queste botti, di solito da 225 litri, favoriscono un contatto maggiore tra il vino e il legno. Ciò contribuisce all’estrazione di tannini e aromi. Le barrique possono essere tostate internamente, influenzando il profilo aromatico del vino.
La Tenuta Castello Banfi, situata su 2830 ettari tra i fiumi Orcia ed Ombrone, possiede oltre 7000 barriques per l’invecchiamento del vino15.
L’impatto delle barrique sul gusto del vino è notevole. I vini affinati in barrique acquisiscono note di vaniglia e caramello. Queste note si integrano con i caratteri fruttati e floreali del vitigno. L’ossigenazione controllata attraverso i pori del legno ammorbidisce i tannini, rendendo il vino più rotondo.
Un esempio virtuoso è il Brunello di Montalcino, uno dei vini più prestigiosi d’Italia. La Tenuta Caparzo, una delle prime 13 cantine produttrici di Brunello, collabora con l’associazione Civita. Ogni anno, i proventi delle vendite del vino Civitas finanziano il restauro di un’opera d’arte. Il Brunello di Montalcino 2013 di Caparzo è stato inserito da Wine Spectator al 17esimo posto nella Top 100 Wines 201816.
L’arte dell’invecchiamento in barrique richiede esperienza e sensibilità. La scelta del legno, il livello di tostatura, la durata dell’affinamento e la percentuale di vino affinato in barrique sono fattori cruciali. Quando eseguito con maestria, l’affinamento in barrique esalta le qualità del vino, offrendo un’esperienza gustativa unica.
Degustazione del vino: tecniche e vocabolario dell'assaggio
La degustazione del vino è un’arte che richiede esperienza, conoscenza e un vocabolario specifico. Questo vocabolario serve a descrivere le caratteristiche organolettiche di ogni calice. L’analisi sensoriale del vino coinvolge tre aspetti fondamentali: la vista, l’olfatto e il gusto. Ognuno di questi aspetti contribuisce a svelare le sfumature e le peculiarità di ogni etichetta.
L’esame visivo del vino è il primo passo della degustazione. Si valutano il colore, la limpidezza e la consistenza del vino nel calice. Un vino può avere un colore più o meno intenso, con riflessi che variano dal giallo paglierino al rosso granata. La limpidezza indica l’assenza di particelle in sospensione, mentre la consistenza si riferisce alla viscosità del vino, evidente nell’archetto che si forma quando si rotea il calice17.
L’analisi olfattiva è il secondo step della degustazione. Si esplorano i profumi del vino. L’intensità e la complessità degli aromi possono variare notevolmente, spaziando dai sentori di frutta fresca ai profumi floreali. Un vocabolario ricco e preciso è essenziale per identificare e descrivere le diverse famiglie aromatiche presenti nel vino17.
Infine, l’analisi gustativa permette di valutare le sensazioni che il vino genera in bocca. Si considerano l’equilibrio tra acidità, dolcezza, alcol e tannini, oltre alla persistenza aromatica del vino. Un vino armonico e bilanciato presenta una perfetta sinergia tra questi elementi, senza che nessuno prevarichi sull’altro17. Al contrario, un vino eccessivamente acido o con un’elevata acidità volatile può risultare sgradevole e presentare difetti gravi17.
L'analisi sensoriale: vista, olfatto, gusto nel vino
L’analisi sensoriale del vino richiede una formazione specifica e una grande esperienza. Le degustazioni verticali permettono di esplorare l’evoluzione di un vino nel tempo, confrontando diverse annate dello stesso vino. Così, si possono cogliere le variazioni di aroma, gusto e struttura nel corso degli anni18. Durante queste degustazioni, è possibile esaminare l’effetto delle condizioni climatiche e delle pratiche agronomiche su ciascuna annata, apprezzando la complessità della produzione vinicola18.
Le degustazioni alla cieca offrono un’opportunità unica per gli assaggiatori di sviluppare le proprie abilità sensoriali. In questo modo, si imparano a identificare gli attributi del vino attraverso l’analisi visiva, olfattiva e gustativa, senza preconcetti legati all’etichetta o alla reputazione del produttore18. Queste esperienze permettono di ampliare il proprio vocabolario sensoriale e migliorare la capacità di valutare il vino in modo più accurato e dettagliato18.
La degustazione del vino è un viaggio sensoriale che richiede passione, dedizione e una continua volontà di imparare e scoprire nuove sfumature in ogni calice.
Fase della degustazione | Caratteristiche valutate | Vocabolario specifico |
---|---|---|
Esame visivo | Colore, limpidezza, consistenza | Giallo paglierino, rosso rubino, riflessi dorati, archetti |
Analisi olfattiva | Intensità, complessità, famiglie aromatiche | Fruttato, floreale, speziato, tostato, affumicato |
Analisi gustativa | Equilibrio, acidità, dolcezza, alcol, tannini, persistenza | Armonico, bilanciato, acido, caldo, morbido, lungo |
In conclusione, la degustazione del vino è un’arte che richiede tempo, dedizione e passione per essere padroneggiata. Attraverso l’analisi sensoriale, gli appassionati e i professionisti del settore possono esplorare la straordinaria complessità e varietà del mondo enologico. Scoprendo in ogni calice una storia unica da raccontare.
L'abbinamento cibo-vino: principi base e suggerimenti pratici
L’arte dell’abbinamento cibo-vino si basa su principi fondamentali per creare un’esperienza gustativa armoniosa. Il principio base si fonda sul contrasto di sapori, favorendo una complementarità tra cibo e vino19. Gli abbinamenti si basano su due principi: il complemento e il contrasto, mirando a un equilibrio armonioso tra sapori e consistenze20.
Considerare diversi fattori è fondamentale nell’abbinamento cibo-vino. Ad esempio, la tendenza dolce in alimenti come pane e pasta richiede un abbinamento con vini adatto19. La sapidità del cibo può essere bilanciata dalla morbidezza del vino19. La presenza di grassi solidi o liquidi nel cibo richiede un vino che possa equilibrare o pulire la sensazione di grassezza19.
La struttura del piatto e la persistenza aromatica sono elementi chiave nell’abbinamento cibo-vino per garantire una piacevole esperienza gustativa19. Considerare fattori come consistenza e peso del cibo rispetto al vino migliora gli abbinamenti20. Ad esempio, i vini rossi si sposano bene con cibi ricchi di proteine come carni rosse e formaggi stagionati20.
Vino e formaggi: un matrimonio di sapori millenario
L’abbinamento tra vino e formaggi rappresenta un classico nel mondo enogastronomico. I formaggi si abbinano meglio a vini della stessa intensità; ad esempio, il Gorgonzola si sposa bene con vini dolci come il Sauternes20. Per gli abbinamenti con i formaggi, si consigliano formaggi fermentati con rosso di medio corpo e buon invecchiamento, mentre i formaggi a pasta dura si abbinano a rossi di buon corpo e invecchiamento21.
“Il formaggio è il viaggio, il vino è il paesaggio.” – Massimo Montanari
Ecco alcuni suggerimenti pratici per abbinare vino e formaggi:
- Formaggi freschi e delicati con vini bianchi leggeri e fruttati, come Pinot Grigio o Verdicchio
- Formaggi stagionati, come Parmigiano Reggiano o Pecorino Romano, con vini rossi strutturati e maturi, come Barolo o Brunello di Montalcino
- Formaggi erborinati, come Gorgonzola, con vini dolci e passiti, come Vin Santo o Passito di Pantelleria
Tipo di formaggio | Abbinamento consigliato |
---|---|
Parmigiano Reggiano | Lambrusco, Sangiovese, Barbera |
Pecorino Romano | Frascati, Vermentino, Greco di Tufo |
Gorgonzola | Moscato d’Asti, Brachetto d’Acqui, Vin Santo |
Mozzarella di Bufala | Falanghina, Fiano di Avellino, Greco di Tufo |
In conclusione, l’abbinamento cibo-vino è un’arte che richiede conoscenza, sperimentazione e gusto personale. Seguendo i principi base e i suggerimenti pratici, è possibile creare esperienze gustative indimenticabili. L’abbinamento tra vino e formaggi rappresenta un connubio millenario che affascina e delizia i palati di tutto il mondo.
Il servizio del vino: temperatura, decantazione e bicchieri
Il servizio del vino è un’arte che richiede attenzione a diversi fattori. Questi includono la temperatura di servizio, la decantazione e la scelta dei bicchieri appropriati. Ognuno di questi elementi contribuisce a esaltare le qualità organolettiche del vino. Così, offre un’esperienza di degustazione ottimale.
La temperatura di servizio è fondamentale per esaltare le caratteristiche organolettiche del vino22. Le basse temperature enfatizzano la durezza, i tannini, l’acidità e la sapidità nei vini. Al contrario, le alte temperature esaltano le morbidezze, gli zuccheri e gli alcoli22. La temperatura ideale per i vini rossi è 16/18°C, mentre per i vini bianchi e rosati è di 12°C. Gli spumanti richiedono una temperatura tra gli 8°C e i 10°C23.
Gli Orange Wine devono essere serviti tra i 14 e i 16°C. I vini liquorosi, come i passiti, richiedono una temperatura tra gli 8°C e i 14°C23.
La decantazione del vino è un’operazione utilizzata specialmente per vini invecchiati22. Si consiglia di mettere la bottiglia in posizione verticale per almeno 24 ore prima di aprirla. Questo permette ai residui di sedimentarsi22. I tempi di decantazione variano in base alla tipologia del vino. I vini rossi giovani necessitano generalmente da 30 minuti ad 1 ora. I vini più vecchi richiedono 1-2 ore, mentre i vini bianchi circa 15-30 minuti23.
Per gli spumanti e i liquori non è necessaria la decantazione23.
L'importanza del bicchiere: forme e funzioni per ogni vino
La scelta del bicchiere giusto è cruciale per apprezzare al meglio le qualità di un vino. I vini rossi necessitano di calici ampi per esaltare gli aromi. I bianchi richiedono calici più stretti per mantenere la freschezza23. I bicchieri per champagne devono essere a forma di flûte per preservare bollicine ed aromi. I vini dolci da dessert richiedono bicchieri piccoli a forma di tulipano23.
Tipo di vino | Temperatura di servizio | Tipo di bicchiere |
---|---|---|
Vino rosso | 16-18°C | Calice ampio |
Vino bianco | 12°C | Calice stretto |
Vino rosato | 12°C | Calice medio |
Spumante | 8-10°C | Flûte |
Vino liquoroso | 8-14°C | Bicchiere a tulipano |
Il servizio del vino è un rituale che richiede cura e attenzione. Dalla scelta della temperatura di servizio alla selezione del bicchiere perfetto, tutto è pensato per esaltare le caratteristiche uniche di ogni vino.
Conservazione del vino: dalla cantina alla tavola
La conservazione del vino richiede attenzione ai dettagli e alle condizioni ambientali. Questo assicura che il vino mantenga le sue caratteristiche organolettiche. La temperatura giusta è fondamentale: 10-15 gradi per i vini bianchi e 12-18 gradi per i vini rossi24. È anche importante mantenere un’umidità tra il 65% e l’85% per evitare che il sughero si secchi2425.
Il tappo di sughero: tradizione e innovazione nella chiusura
Il tappo di sughero è un metodo tradizionale per chiusura delle bottiglie di vino. È ricavato dalla corteccia della quercia da sughero e permette una micro-ossigenazione del vino. Tuttavia, può causare difetti come il sentore di tappo dovuto alla contaminazione con il tricloroanisolo (TCA).
Per evitare questo problema, sono state sviluppate chiusure alternative come i tappi sintetici o a vite. Offrono maggiore consistenza e eliminano il rischio di sentori sgradevoli. Tuttavia, molti preferiscono il tappo di sughero per la sua tradizione e per consentire un’evoluzione graduale del vino.
Una volta aperta, la bottiglia può essere conservata per due o tre giorni con il suo tappo originale o uno di plastica26. Per periodi più lunghi, si può usare il Coravin, che permette di estrarre il vino senza rimuovere il tappo26. Questo metodo consente di gustare il vino in diverse occasioni, anche a distanza di mesi. Tuttavia, l’uso del Coravin può essere costoso e non accessibile a tutti26.
Per conservare il vino aperto in modo più economico, si può usare una pompetta per l’estrazione dell’ossigeno o trasferire il vino in bottiglie più piccole26. È sempre consigliabile conservare il vino in un luogo fresco e al riparo dalla luce, seguendo le temperature raccomandate per i vini bianchi e rossi26.
Tipo di vino | Temperatura di conservazione | Umidità ideale |
---|---|---|
Vini bianchi | 10-12°C | 65-85% |
Vini rossi | 12-18°C | 65-85% |
In conclusione, la corretta conservazione del vino è fondamentale per goderselo appieno. Con attenzione a temperatura, umidità, posizionamento delle bottiglie e scelta del tappo, si può preservare e valorizzare le caratteristiche uniche di ogni vino, dalla cantina alla tavola.
Vino e salute: benefici e precauzioni nel consumo moderato
Il legame tra vino e salute suscita grande interesse. Il vino rosso, in particolare, contiene composti bioattivi come polifenoli e resveratrolo. Questi hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie27. Contribuiscono a ridurre il rischio di malattie cardiache, aumentando i livelli di colesterolo “buono” e agendo come anticoagulanti27.
Il consumo moderato di vino è fondamentale per trarre benefici dalla salute. Studi suggeriscono che un consumo moderato possa essere correlato a una maggiore longevità. Il vino può anche ridurre lo stress e l’ansia, migliorando il benessere psicologico27. Tuttavia, i benefici variano da persona a persona e non si applicano a tutti27.
Il consumo eccessivo di alcol può avere effetti negativi. Uno studio su 550 adulti ha mostrato che il consumo moderato è associato a un rischio tre volte maggiore di atrofia dell’ippocampo rispetto agli astemi28. Consumi elevati sono associati a una ridotta integrità cerebrale e a un rapido declino nella conoscenza linguistica28. Nemmeno un basso consumo di alcol ha effetti protettivi sulla salute cerebrale28.
Consumare fino a 18 drink a settimana può ridurre l’aspettativa di vita fino a quattro anni29. Un’analisi di 83 studi ha dimostrato che bere alcol a livelli considerati “sicuri” può portare a una diminuzione dell’aspettativa di vita e ad effetti negativi sulla salute29. Consumare 100-200 grammi di alcol a settimana può ridurre la vita di sei mesi, mentre oltre 350 grammi a settimana può ridurre l’aspettativa di vita di quattro-cinque anni29.
Livelli di consumo di alcol più elevati sono associati a un aumento di eventi come ictus e insufficienza cardiaca29. L’aumento del consumo di alcol può influire sulla pressione sanguigna, portando a varie malattie cardiovascolari29. Nove persone su dieci non sono consapevoli dei rischi associati a un maggiore consumo di alcol e dell’aumentata probabilità di sviluppare tumori29. Un minor consumo di alcol è correlato a minori rischi di sviluppare il cancro, suggerendo una relazione diretta tra l’assunzione di alcol e l’incidenza del cancro29.
Gli anziani sono particolarmente esposti al rischio di interazioni pericolose tra alcol e farmaci a causa del decadimento cognitivo. Gli esperti consigliano di non superare un’unità alcolica al giorno oltre i 65 anni28. Non esiste evidenza che un consumo moderato di alcol abbia un effetto protettivo sulla salute cerebrale28. Uno studio ha dimostrato un danno strutturale e funzionale al cervello causato anche dal consumo moderato e regolare di alcolici28.
Resveratrolo: il composto del vino rosso sotto la lente della scienza
Il resveratrolo, un polifenolo presente nella buccia dell’uva rossa e nel vino rosso, è stato oggetto di numerosi studi scientifici. Questo composto ha attirato l’attenzione dei ricercatori per le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Tuttavia, è importante sottolineare che, nonostante le promettenti proprietà del resveratrolo, il consumo di vino deve rimanere moderato per evitare gli effetti negativi dell’alcol sulla salute.
In conclusione, il vino, se consumato con moderazione, può offrire benefici per la salute grazie alla presenza di antiossidanti come il resveratrolo e i polifenoli. È fondamentale essere consapevoli dei rischi associati a un consumo eccessivo di alcol. Alcune categorie di persone, come le donne incinte e coloro con particolari condizioni di salute, dovrebbero evitare completamente l’alcol27. Superare i limiti raccomandati di consumo di alcol può comportare effetti nocivi sulla salute27. Per ulteriori informazioni sui salumi italiani e su come abbinarli al vino, consultate la nostra guida completa.
Tendenze enologiche: biologico, biodinamico e vini naturali
Negli ultimi anni, l’interesse per i vini biologici, biodinamici e naturali è aumentato. Questo interesse deriva dalla maggiore consapevolezza ambientale e dalla ricerca di prodotti più autentici e salutari. Le tendenze enologiche attuali rappresentano un ritorno a pratiche più tradizionali e rispettose della natura. Si contrappongono all’industrializzazione e alla standardizzazione della produzione vinicola.
I vini biologici sono prodotti con uve coltivate seguendo i principi dell’agricoltura biologica. Non utilizzano pesticidi, erbicidi, fungicidi e fertilizzanti chimici sintetici30. La Commissione Europea ha approvato una normativa nel 2012 (n. 203/2012) che regola l’etichetta di “vino biologico”. Questo vino è l’unico con un riconoscimento legislativo europeo31. Per essere considerato biologico, un vino non deve superare i 100mg/l di anidride solforosa per i vini rossi e 150mg/l per i vini bianchi e rosati3231. Inoltre, le norme europee richiedono che le vigne siano gestite biologicamente per almeno tre anni prima della certificazione30.
I vini biodinamici seguono i principi dell’agricoltura biodinamica, enfatizzando l’equilibrio tra la vite, il suolo e l’ambiente. Nonostante non siano ufficialmente riconosciuti, molti produttori adottano questi metodi. Prendono in considerazione le influenze astrali e lunari nella coltivazione e nella vinificazione3231. La certificazione Demeter è necessaria per etichettare un vino come biodinamico. Prevede limiti di anidride solforosa inferiori rispetto al vino biologico: 70 mg/l per i vini rossi, 90 mg/l per i vini bianchi e 60 mg/l per i vini frizzanti31.
I vini naturali rappresentano un movimento nato negli anni ’70. Mirano a produrre vini con il minimo intervento umano e senza additivi32. Sono fermentati con lieviti indigeni e non presentano aggiunte durante la vinificazione. L’uso di solfiti è minimo o nullo3230. Non esiste una regolamentazione ufficiale per i vini naturali, ma l’interesse per questi prodotti è in crescita. Questo interesse è particolarmente forte tra i consumatori giovani e i sommelier d’avanguardia30.
Vini Anforati: la riscoperta di un'antica tecnica di vinificazione
I vini anforati, noti anche come vini “orange” o “ramati”, rappresentano il recupero di un’antica tecnica di vinificazione. Prevede la macerazione delle bucce in vini bianchi. Questo processo conferisce al vino una colorazione ambrata, una maggiore struttura e un profilo aromatico complesso. Solitamente, i vini anforati presentano note di frutta secca e spezie.
Questi vini si inseriscono nel contesto dell’interesse crescente per i vini naturali e autentici. Sono prodotti con un approccio minimale e rispettoso dell’ambiente.
Tipologia di Vino | Certificazione | Limiti SO2 (mg/l) |
---|---|---|
Vino Biologico (Rosso) | Regolamento UE 203/2012 | 100 |
Vino Biologico (Bianco/Rosato) | Regolamento UE 203/2012 | 150 |
Vino Biodinamico (Rosso) | Demeter | 70 |
Vino Biodinamico (Bianco) | Demeter | 90 |
Vino Biodinamico (Frizzante) | Demeter | 60 |
Vino Naturale | Nessuna regolamentazione ufficiale | Minimo o nullo |
Queste tendenze enologiche riflettono una crescente attenzione verso la sostenibilità, l’autenticità e la salute. Offrono ai consumatori una gamma di scelte più consapevoli e rispettose dell’ambiente. Che si tratti di vini biologici, biodinamici, naturali o anforati, queste produzioni rappresentano un ritorno alle radici dell’enologia. Sono una celebrazione della diversità e della qualità del vino.
Enoturismo: viaggiare attraverso le terre del vino
L’enoturismo permette di esplorare il mondo del vino con visite alle cantine, degustazioni e itinerari nelle zone vitivinicole. L’Italia, con oltre 4.000 alloggi vicini ai vigneti su Airbnb, è tra le prime destinazioni per l’enoturismo33. Gli host italiani nei vigneti hanno generato 10 milioni di euro, posizionandosi tra i primi dieci in Europa, superando la Francia33.
Cantine storiche: architettura e vino nelle cattedrali dell'enologia
Le cantine storiche sono tra le mete più affascinanti dell’enoturismo. Queste strutture, con secoli di tradizione, rappresentano un patrimonio culturale e enologico unico. La Cantina di Cortaccia in Alto Adige, ad esempio, si distingue per l’uso di una parete dolomitica e un approccio eco-sostenibile34. Visitarle permette di immergersi nella storia e nella passione del vino, scoprendo l’architettura legata all’enologia.
Eventi e festival del vino in Italia
L’Italia è teatro di numerosi eventi e festival del vino, che attirano appassionati e professionisti da tutto il mondo. La Toscana e il Veneto sono le principali destinazioni per gli amanti del vino in termini di ricavi dagli host con vigneti33. San Gimignano e Greve in Chianti, in Toscana, sono tra le mete più popolari per le prenotazioni di notti33. Questi eventi offrono l’opportunità di scoprire le ultime tendenze e vivere esperienze enogastronomiche uniche, come la Strada del Vino e dei Sapori, riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio Naturale dell’Umanità34.
FAQ
Qual è l’origine del vino e qual è il suo ruolo nella mitologia e nella cultura?
La leggenda narra che Bacco, figlio di Giove, abbia inventato il vino. Da sempre, il vino ha avuto un ruolo chiave nella cultura e nella mitologia. Nell’Antica Grecia e nell’Impero Romano, era considerato una bevanda sacra. Era usato in riti religiosi e celebrazioni.
Cosa ha causato la crisi della fillossera nella viticoltura europea nel XIX secolo e come è stata risolta?
La fillossera, un parassita originario del Nord America, ha devastato la viticoltura europea nel XIX secolo. Ha ucciso le radici delle viti europee. Per risolvere il problema, si sono innestati i vitigni europei su portainnesti americani resistenti alla fillossera. Questo cambiò la produzione vinicola.
Quali sono le principali tipologie di vino e come si differenziano nel processo di vinificazione?
Le principali tipologie di vino sono il rosso, il bianco e il rosato. I vini rossi vengono fatti con la fermentazione del mosto e le bucce dell’uva. Questo dà loro il colore e i tannini. I vini bianchi sono fatti senza le bucce. I vini rosati sono fatti con una breve macerazione delle bucce nel mosto.
Cosa sono i vitigni autoctoni italiani e perché sono importanti?
I vitigni autoctoni sono varietà di uva originarie dell’Italia. Sono perfettamente adattate alle condizioni locali. Tra i più noti ci sono il Sangiovese, il Nebbiolo, il Primitivo, il Nero d’Avola e il Glera. Questi vitigni creano vini unici, espressione del territorio e delle tradizioni enologiche italiane.
Quali sono i vini più famosi della Toscana?
La Toscana è famosa per il Chianti, un vino rosso elegante e ben strutturato a base di Sangiovese. I Supertuscans, vini innovativi che combinano vitigni internazionali con il Sangiovese, creano vini di grande complessità e longevità.
Quali sono i vini più iconici della Francia e come sono classificati?
La Francia è famosa per molti vini iconici. I rossi di Bordeaux sono classificati in base a un sistema di cru. I bianchi e i rossi della Borgogna sono classificati in base ai vigneti. Lo Champagne è il vino spumante più famoso al mondo, prodotto con il metodo classico.
Quali sono le caratteristiche distintive dei vini sudafricani?
Il Sudafrica è noto per vitigni unici come il Pinotage, un incrocio tra Pinot Noir e Cinsault che dà vini rossi robusti e speziati. Il Chenin Blanc è utilizzato per vini secchi, semisecchi e dolci. Il Sauvignon Blanc ha un stile fresco e aromatico. La Syrah (o Shiraz) è usata per vini rossi potenti e speziati.
Cosa avviene durante il processo di fermentazione nella produzione del vino?
Durante la fermentazione, i lieviti trasformano gli zuccheri dell’uva in alcol e anidride carbonica. La fermentazione alcolica è seguita, in alcuni casi, dalla fermentazione malolattica. Quest’ultima addolcisce l’acidità del vino e ne aumenta la stabilità. La gestione della fermentazione influisce sul profilo aromatico e gustativo del vino finale.
Cosa si intende per affinamento in barrique e quale impatto ha sul vino?
L’affinamento in barrique è una tecnica che prevede l’uso di piccole botti di rovere per l’invecchiamento del vino. Durante questo processo, il vino acquisisce note di vaniglia, spezie e tostatura. Questo migliora la morbidezza e la rotondità al palato.
Come si svolge la degustazione del vino e quali aspetti vengono valutati?
La degustazione del vino coinvolge vista, olfatto e gusto. L’analisi visiva valuta il colore, la limpidezza e la consistenza. L’esame olfattivo si concentra sull’intensità e la complessità dei profumi. L’analisi gustativa valuta le sensazioni in bocca, come l’equilibrio tra acidità, dolcezza, alcol e tannini, oltre alla persistenza aromatica.
Quali sono i principi base per l’abbinamento cibo-vino?
L’abbinamento cibo-vino si basa su principi come l’equilibrio tra i sapori e le texture, la concordanza o il contrasto degli aromi, e l’intensità dei gusti. Ad esempio, i formaggi stagionati si abbinano bene con vini rossi strutturati, mentre i formaggi freschi e delicati si sposano con vini bianchi leggeri e fruttati.
Perché la scelta del bicchiere è importante per la degustazione del vino?
Ogni tipo di vino richiede un bicchiere specifico, con una forma e una dimensione studiata per esaltarne i profumi e il gusto. I vini rossi strutturati si servono in bicchieri ampi, i vini bianchi aromatici in bicchieri più stretti, mentre i vini spumanti richiedono flûte o coppe per valorizzare le bollicine e la spuma.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi del tappo di sughero nella conservazione del vino?
Il tappo di sughero è il metodo di chiusura tradizionale per le bottiglie di vino. Permette una micro-ossigenazione che contribuisce all’evoluzione del vino nel tempo. Tuttavia, il sughero può anche essere fonte di difetti, come il sentore di tappo dovuto alla contaminazione con il tricloroanisolo (TCA).
Quali sono i potenziali benefici del resveratrolo presente nel vino rosso?
Il resveratrolo, un composto polifenolico presente principalmente nella buccia dell’uva rossa e nel vino rosso, ha dimostrato proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Numerosi studi scientifici hanno associato il resveratrolo a potenziali benefici per la salute cardiovascolare e la longevità, quando il vino è consumato con moderazione.
Cosa sono i vini anforati o orange wine?
I vini anforati, chiamati anche vini “orange” o “ramati”, sono prodotti con un’antica tecnica di vinificazione che prevede la macerazione delle bucce in vini bianchi. Questa pratica conferisce al vino una colorazione ambrata, una maggiore struttura e un profilo aromatico complesso, con note di frutta secca e spezie.
Quali sono le mete più interessanti per l’enoturismo in Italia?
L’Italia offre numerose opportunità per l’enoturismo, dalle visite alle cantine storiche, vere e proprie cattedrali dell’enologia che combinano architettura, storia e produzione vinicola, agli eventi e festival del vino, come il Vinitaly a Verona, il Merano Wine Festival e il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti (FIVI).
Link alle fonti
- Libri sul Vino – 20 Migliori Consigliati (Aggiornato 2024) – https://www.italysfinestwines.it/lista-dei-migliori-20-libri-sul-vino/
- Vini in Italia: come vanno gli affari nel 2024? – Quattrocalici – https://www.quattrocalici.it/articoli/vini-in-italia-come-vanno-gli-affari-nel-2024/
- Guide vino: le più conosciute in Italia da acquistare online – https://www.esquire.com/it/lifestyle/food-e-drink/g46971091/guide-vino/
- Il Vino nel Rinascimento e nell’Età Moderna – Quattrocalici – https://www.quattrocalici.it/conoscere-il-vino/vino-rinascimento-eta-moderna/
- L’evoluzione della viticoltura emiliana tra Otto e Novecento – https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/agricultura/la-voce/biblioteca-piacenza-passerini-landi/evoluzione-della-viticoltura-emiliana-tra-otto-e-novecento
- Il sapore caratteristico dei tipi di vino – I 9 vitigni più importanti – https://www.9wines.it/info/stories/il-sapore-caratteristico-dei-tipi-di-vino-i-9-vitigni-piu
- Amazon.it: Tutto vino. Guida completa ai vini d’Italia. Ediz. illustrata – https://www.amazon.it/Tutto-vino-completa-dItalia-illustrata/dp/884403610X
- La vigna più antica del mondo » Florwine – https://florwine.com/magazine/la-vigna-piu-antica-del-mondo/
- Turismo del vino in Italia: i Trend dell’Enoturismo – https://www.hometogo.it/media/enoturismo/
- Le regioni vinicole in Italia – https://www.casadelvino.ch/it/mondo-enologico/paese/italia
- Breve guida ai vini del mondo, dalle anfore in Georgia ai naturali del Giappone – https://www.esquire.com/it/lifestyle/food-e-drink/a12159763/vini-del-mondo-guida/
- Estero – https://www.tannico.it/vini-esteri.html
- Fasi della vinificazione – Quattrocalici – https://www.quattrocalici.it/conoscere-il-vino/fasi-della-vinificazione/
- Come si fa il vino: dalla vendemmia all’imbottigliamento – https://www.eataly.net/it_it/magazine/guide/come-cucinare/come-si-fa-vino
- Banfi Wines. La tradizione del futuro – Bluarte – https://www.bluarte.it/taste-e-wineart/banfi-wines-la-tradizione-del-futuro
- Elisabetta Gnudi Angelini e il suo vino «contatto fra me e l’arte» – https://www.corriere.it/bello-italia/notizie/elisabetta-gnudi-angelini-suo-vino-contatto-me-l-arte-ba364c62-b795-11e9-8f09-1144c9db96f4.shtml
- Luca Maroni – Glossario del Vino e della Degustazione – http://www.lucamaroni.com/index.php/it/sensi-bicchiere/glossario-del-vino-e-della-degustazione
- Degustazioni di Vino: Tutte le Tipologie e Differenze – Boroli – https://www.boroli.it/degustazioni-vino-tipologie-e-differenze/
- Le basi dell’abbinamento cibo-vino e uno schema pratico da tenere a portata di… calice! – https://lafillossera.com/2020/11/29/le-basi-dellabbinamento-cibo-vino-e-uno-schema-pratico-da-tenere-a-portata-di-calice/
- Come Abbinare I Vini Al Cibo: Guida Completa E Semplice Per Iniziare – https://thefoodellers.com/it/abbinamento-cibo-vino
- COME ABBINARE CORRETTAMENTE CIBI E VINO? – https://blog.winelivery.com/2021/02/02/come-abbinare-correttamente-cibi-e-vino/
- Decantare e servire i vini alla temperatura ideale – https://bottleofitaly.com/blogs/notizie/decantare-e-servire-i-vini-alla-temperatura-ideale
- Come si versa il vino: cosa fare a tavola e cosa no! – https://www.cortebacaro-vini.it/it/news/come-versare-vino
- Come conservare il vino. Cinque consigli | Cantina Valtidone – https://www.cantinavaltidone.it/come-conservare-vino-consigli/
- Come conservare le bottiglie di vino: il segreto per tenere il vino a lungo – https://cantinaterzini.it/come-conservare-le-bottiglie-di-vino/
- La sequenza dei vini in tavola e la loro conservazione una volta aperti – https://bottleofitaly.com/blogs/notizie/la-sequenza-dei-vini-in-tavola-e-la-conservazione-una-volta-stappati
- I Benefici del Consumo Moderato di Alcol: Cosa Dice la Scienza – https://www.microbiologiaitalia.it/salute/benefici-del-consumo-moderato-di-alcol/
- Anche moderati consumi di alcol danneggiano il cervello | Fondazione Umberto Veronesi – https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/neuroscienze/anche-moderati-consumi-di-alcol-possono-danneggiare-il-cervello
- Bere troppi alcolici accorcia la vita | Fondazione Umberto Veronesi – https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/cardiologia/bere-troppi-alcolici-accorcia-la-vita
- Vini Naturali, Biologici e Biodinamici: verdi sfumature nel mondo del vino – https://www.degustibuss.it/vini-naturali-biologici-biodinamici/
- Sai quali sono le differenze tra vino biologico e biodinamico? – WineJob – https://www.winejob.it/quali-sono-differenze-tra-vino-biologico-biodinamico-vegano/
- Vini naturali, biologici e biodinamici: caratteristiche e differenze – https://www.enotecalacantinetta.com/vini-naturali-biologici-biodinamici/
- Enoturismo Airbnb elegge le terre del vino più amate | Dove Viaggi – https://viaggi.corriere.it/itinerari-e-luoghi/cards/baleari-toscana-borgogna-le-piu-belle-terre-del-vino-deuropa-secondo-airbnb/
- Enoturismo: 4 itineari per weekend tra i vigneti | iO Donna – https://www.iodonna.it/lifestyle/viaggi/2020/10/11/vino-enoturismo-itinerari-vigneti-gusto/