Prosecco DOC vs DOCG: Differenze e Come Scegliere

Prosecco Doc: tutto quello che c'è da sapere. Differenze con DOCG, caratteristiche e consigli per una scelta informata

Il Prosecco rappresenta una delle eccellenze enologiche italiane più apprezzate a livello mondiale. La sua crescente popolarità ha portato alla necessità di comprenderne le diverse classificazioni, in particolare la distinzione tra Prosecco DOC e DOCG.

La denominazione di origine è un aspetto cruciale nella produzione del vino. Il Prosecco è prodotto principalmente in Veneto e Friuli, con alcune aree che hanno ottenuto la prestigiosa denominazione DOCG.

Comprendere le differenze tra queste denominazioni è fondamentale per gli appassionati di vino che desiderano orientarsi consapevolmente tra le diverse proposte disponibili sul mercato.

Punti Chiave

  • Comprendere le differenze tra Prosecco DOC e DOCG.
  • Conoscere le zone di produzione e i metodi di vinificazione.
  • Scoprire i requisiti normativi per la produzione del Prosecco.
  • Scegliere il Prosecco più adatto alle diverse occasioni.
  • Degustare e abbinare il Prosecco con i piatti giusti.

La Storia e le Origini del Prosecco

A bucolic Italian landscape, rolling hills dotted with vineyards under a warm, golden sun. In the foreground, workers carefully tend to the vines, harvesting the grapes destined for Prosecco production. The scene exudes the essence of tradition, with rustic barrels and equipment providing an authentic backdrop. The middle ground features a quaint village, its terracotta roofs and narrow streets suggesting the long history of winemaking in the region. In the distance, the majestic Alps rise, their snow-capped peaks a testament to the unique terroir that gives Prosecco its distinctive character. The overall atmosphere is one of tranquility and artisanal craftsmanship, capturing the story of this iconic Italian sparkling wine.

Il Prosecco, uno dei vini italiani più apprezzati a livello internazionale, ha una storia che affonda le radici nell’antichità. La sua origine è strettamente legata al territorio del Veneto, dove questo vino ha trovato il suo habitat ideale.

Dalle Origini a Trieste alla Diffusione nel Veneto

Le radici storiche del Prosecco risalgono all’antichità romana, quando il vino pucino era celebrato da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis historia. Questo vino era apprezzato per le sue doti medicinali e divenne famoso grazie a Livia, moglie dell’imperatore Augusto. La prima testimonianza documentata del termine “Prosecho” risale al 1593, quando il viaggiatore inglese Fynes Moryson lo menzionò nei suoi resoconti di viaggio nel nord Italia.

Il vitigno caratteristico del Prosecco, la Glera, si diffuse inizialmente nel Goriziano e successivamente, tramite Venezia, in Dalmazia, Vicenza, e nel Trevigiano. La produzione di Prosecco nel corso dei secoli si è spostata dalle zone originarie di Trieste alle colline trevigiane, dove ha trovato il suo territorio d’elezione.

L’Evoluzione del Prosecco nel Corso dei Secoli

Nel XVIII secolo, il Prosecco conobbe un momento cruciale con la prima menzione ufficiale nel poemetto “Il Roccolo” del 1754, che ne esaltava le qualità organolettiche. La vera evoluzione qualitativa avvenne nel XIX secolo con l’introduzione delle tecniche di spumantizzazione, in particolare il metodo Charmat, che ha definito lo stile contemporaneo di questo vino.

Le uve Glera, utilizzate per la produzione del Prosecco, sono state curate con attenzione nel corso dei secoli, contribuendo alla qualità e alla fama di questo prosecco. Oggi, il Prosecco è sinonimo di eccellenza e freschezza, apprezzato in tutto il mondo per la sua effervescenza e il suo gusto unico.

Prosecco DOC: Caratteristiche e Zone di Produzione

La Denominazione Prosecco DOC rappresenta un’eccellenza nella produzione vinicola italiana. Istituita ufficialmente il 17 luglio 2009, questa denominazione tutela e valorizza il Prosecco, un prodotto d’eccellenza dell’enologia italiana.

La Denominazione di Origine Controllata

La Denominazione di Origine Controllata (DOC) per il Prosecco è stata creata per garantire la qualità e l’autenticità del prodotto. La DOC stabilisce parametri rigorosi riguardanti la densità dei vigneti, le tecniche di coltivazione e le rese massime consentite.

Requisiti produttivi: minimo 2.300 ceppi per ettaro, rese massime di 18 tonnellate di uva per ettaro.

Le Zone di Produzione del Prosecco DOC

L’area di produzione del Prosecco DOC si estende su un vasto territorio nel Nord-Est d’Italia, comprendendo cinque province del Veneto (Treviso, Venezia, Vicenza, Padova e Belluno) e tutto il Friuli Venezia Giulia. Le condizioni pedoclimatiche di quest’area sono ideali per la coltivazione della Glera.

Il Prosecco viene prodotto per l’80% circa nelle province del Veneto e per il 20% circa nelle province del Friuli-Venezia Giulia.

Il Prosecco DOC Treviso: Un’Eccellenza Territoriale

Il Prosecco DOC Treviso rappresenta un’eccellenza territoriale specifica all’interno della denominazione più ampia. I requisiti produttivi prevedono che tutte le fasi, dalla coltivazione all’imbottigliamento, avvengano esclusivamente nella provincia di Treviso.

Per maggiori informazioni sulle differenze tra Prosecco DOC e DOCG, visita questo articolo.

Prosecco DOCG: Le Denominazioni di Eccellenza

Le denominazioni DOCG per il Prosecco sono sinonimo di alta qualità e rigore produttivo. All’interno del territorio del Prosecco DOC, nella zona collinare trevigiana, ci sono anche due DOCG per la produzione del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene e del Colli Asolani-Prosecco.

Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG

Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, riconosciuto nel 2009, è prodotto esclusivamente in 15 comuni della provincia di Treviso. Questa zona è caratterizzata da una viticoltura eroica su pendenze che possono superare il 70%. La produzione di alta qualità è garantita da rese inferiori rispetto alla DOC, con un massimo di 13,5 tonnellate per ettaro.

Scopri di più sul territorio del Conegliano Valdobbiadene.

Asolo Prosecco DOCG

L’Asolo Prosecco DOCG, precedentemente denominato “Colli Asolani Prosecco”, è prodotto in 19 comuni della provincia di Treviso. Il territorio è caratterizzato da colline moreniche che conferiscono al vino una particolare mineralità e struttura.

Immagine delle colline di Asolo

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Il Cartizze: Il Cru del Prosecco

Il Cartizze rappresenta il vertice assoluto della qualità, un vero “cru” prodotto in soli 108 ettari di vigneti situati in una microzona del comune di Valdobbiadene. Le condizioni pedoclimatiche uniche di questa zona conferiscono al Prosecco Cartizze complessità aromatica e struttura superiori.

Immagine del vigneto di Cartizze

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Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono state inserite nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO nel 2019, testimoniando il valore non solo enologico ma anche paesaggistico e culturale di questo territorio.

Il Processo Produttivo: Dal Vigneto alla Bottiglia

A picturesque Italian vineyard, with rows of lush green vines stretching out under a warm, golden sun. In the foreground, a winemaker carefully tends to the grapes, inspecting each cluster with a practiced eye. The middle ground reveals the winery, a charming stone building adorned with trailing vines. In the background, rolling hills and a distant, hazy horizon create a sense of tranquility. The scene is illuminated by soft, diffused light, casting gentle shadows and highlighting the rich, earthy tones of the landscape. This image captures the essence of the Prosecco production process, from the meticulous care of the vineyards to the final, elegant bottling.

Il processo di produzione del Prosecco è un’arte che combina tradizione e innovazione. La qualità del Prosecco inizia nei vigneti con la coltivazione della Glera, il vitigno principale che deve costituire almeno l’85% dell’uvaggio.

I Vitigni: Glera e Altri Complementari

La Glera è un vitigno semiaromatico che conferisce al Prosecco le sue caratteristiche aromatiche uniche. Possono essere utilizzati anche altri vitigni, fino a un massimo del 15%, come Bianchetta, Perera, Verdiso, Glera lunga, Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio e Pinot nero.

Il Metodo Charmat: La Chiave dell’Effervescenza

Il Prosecco viene prodotto utilizzando il metodo Charmat, che prevede una seconda fermentazione in autoclave. Questo metodo permette di mantenere la freschezza aromatica e le note fruttate tipiche del vitigno Glera. Per ulteriori dettagli sul metodo Charmat, si consiglia di visitare questo link.

Le Diverse Fasi della Vinificazione

La produzione del Prosecco DOC Treviso segue un processo rigoroso e attentamente controllato, suddiviso in diverse fasi chiave:

  • Selezione delle uve Glera, raccolte a mano per garantire una qualità superiore.
  • Pigiatura e pressatura delle uve per estrarre il mosto.
  • Prima fermentazione alcolica a temperatura controllata (15-18°C).
  • Seconda fermentazione con il metodo Charmat in autoclavi di acciaio inox.
  • Filtrazione e imbottigliamento isobarico per preservare l’effervescenza.

Durante la rifermentazione in autoclave, che dura da 30 a 90 giorni, il vino base viene addizionato di lieviti selezionati e zuccheri, sviluppando l’effervescenza caratteristica e affinando il profilo aromatico. La pressione nelle autoclavi e la temperatura di fermentazione sono cruciali per determinare la finezza del perlage e la complessità aromatica del prodotto finale.

Le Tipologie di Prosecco: Spumante, Frizzante e Tranquillo

A serene Italian countryside, sun-dappled vineyards and rolling hills set the stage. In the foreground, three distinct bottles of Prosecco - spumante, frizzante, and tranquillo - stand proudly, their labels showcasing the unique typologies. Soft, diffused lighting illuminates the scene, capturing the elegance and craftsmanship of these iconic Italian sparkling wines. In the middle ground, a lush green canopy frames the bottles, hinting at the verdant vineyards that nourish these grapes. The background features a picturesque landscape of stone buildings, church spires, and a clear azure sky, evoking the rich cultural heritage of the Prosecco region. This harmonious composition invites the viewer to explore the nuances and diversity of the Prosecco DOC and DOCG designations.

Esistono tre tipologie di Prosecco: Spumante, Frizzante e Tranquillo, ciascuna con caratteristiche uniche. Il Prosecco DOC si presenta sul mercato in queste tre diverse tipologie, ciascuna con caratteristiche organolettiche e produttive specifiche.

Prosecco Spumante: Il Più Diffuso

Il Prosecco Spumante è la versione più diffusa e conosciuta a livello internazionale. Presenta una pressione superiore a 3 bar, un perlage fine e persistente, e un titolo alcolometrico minimo di 11% vol. Le varianti vanno dal Brut Nature (dosaggio zuccherino inferiore a 3 g/l) al Demi-sec (33-50 g/l). Dal 2020, è stata introdotta ufficialmente la tipologia Prosecco Spumante Rosé, ottenuta dall’unione di uve Glera (minimo 85%) e Pinot Nero vinificato in rosso (15%), con una permanenza sui lieviti in autoclave di almeno 60 giorni.

Prosecco Frizzante: La Via di Mezzo

Il Prosecco Frizzante ha una pressione compresa tra 1 e 2,5 bar e un titolo alcolometrico minimo di 9% vol. Può essere prodotto sia con il metodo Charmat in autoclave sia con rifermentazione in bottiglia (versione “sui lieviti” o “col fondo”), caratterizzata da una leggera velatura e note di crosta di pane.

Prosecco Tranquillo: La Versione Tradizionale

Il Prosecco Tranquillo è la versione storica e originaria della denominazione. È un vino fermo con un titolo alcolometrico minimo di 10,5% vol., consumato principalmente a livello locale e caratterizzato da spiccate note fruttate e floreali.

Tutte le tipologie di Prosecco condividono il colore giallo paglierino brillante (ad eccezione del rosé) e il profilo aromatico caratterizzato da note di mela, pera, fiori bianchi e agrumi, con differenze nell’intensità e nella complessità a seconda della tipologia e della zona di produzione.

TipologiaPressioneTitolo Alcolometrico MinimoCaratteristiche
Spumante> 3 bar11% vol.Perlage fine e persistente, varianti dal Brut Nature al Demi-sec
Frizzante1 – 2,5 bar9% vol.Leggera velatura, note di crosta di pane
Tranquillo10,5% vol.Spiccate note fruttate e floreali

Le Differenze Principali tra DOC e DOCG

A glass of sparkling Prosecco DOCG stands elegantly on a marble surface, its crisp, effervescent bubbles glistening under soft, warm lighting. Nearby, a DOC bottle rests, its label featuring a subtle, traditional design. The contrasting glassware and bottles highlight the distinct visual identities of these two Prosecco appellations. The scene is captured in a low-angle perspective, emphasizing the refined, premium nature of the DOCG variant. The image conveys a sense of sophistication and the nuanced differences between the two Prosecco designations.

La distinzione tra Prosecco DOC e DOCG rappresenta un aspetto fondamentale per comprendere la qualità e le caratteristiche di questi vini italiani. Questa differenza si articola su diversi livelli, influenzando la produzione, la qualità e il valore di mercato dei prodotti.

Requisiti di Produzione e Controlli di Qualità

I requisiti di produzione sono uno degli elementi chiave che differenziano i Prosecco DOC dai DOCG. Le denominazioni DOCG impongono rese massime inferiori, con un limite di 13,5 tonnellate di uva per ettaro contro le 18 della DOC. Ciò garantisce una maggiore concentrazione di aromi e sostanze estrattive nei vini DOCG.

I controlli di qualità rappresentano un altro aspetto distintivo. Mentre entrambe le denominazioni prevedono verifiche rigorose, per i vini DOCG è obbligatoria l’analisi chimico-fisica e l’esame organolettico per ogni lotto prima dell’imbottigliamento, oltre all’applicazione del contrassegno di Stato sulla bottiglia.

Caratteristiche Organolettiche a Confronto

Dal punto di vista organolettico, i Prosecco DOCG presentano generalmente una maggiore complessità aromatica, con note più intense di frutta matura, fiori bianchi e una mineralità più pronunciata. Queste caratteristiche derivano dalle uniche condizioni pedoclimatiche delle zone collinari di produzione.

La struttura dei vini DOCG risulta solitamente più articolata, con una persistenza gustativa superiore e un equilibrio più raffinato tra acidità, sapidità e componente fruttata rispetto ai Prosecco DOC, che tendono a esprimere un profilo più immediato e accessibile.

CaratteristicheProsecco DOCProsecco DOCG
Resa massima (t/ha)1813,5
Complessità aromaticaMinoreMaggiore
Persistenza gustativaMinoreSuperiore

Differenze di Prezzo e Valore di Mercato

Le differenze di prezzo tra Prosecco DOC e DOCG riflettono la gerarchia qualitativa. Un Cartizze DOCG può costare 3-4 volte più di un Prosecco DOC base, mentre le versioni “Rive” e le DOCG standard si collocano in una fascia intermedia. Il valore di mercato è influenzato anche dalla limitata disponibilità dei prodotti DOCG rispetto ai volumi maggiori del Prosecco DOC.

Come Scegliere il Prosecco Giusto: Guida alla Degustazione

A sophisticated still-life composition featuring a bottle of Prosecco DOC Treviso, set against a warm, rustic backdrop. The bottle's label is prominently displayed, highlighting the Prosecco DOC Treviso appellation. The lighting is soft and diffused, creating a cozy, inviting atmosphere. In the foreground, a set of elegant glassware, perhaps filled with the sparkling wine, adds a touch of refinement. The middle ground features a wooden surface, complemented by subtle hints of greenery or other natural elements, evoking the picturesque Italian countryside. The background is slightly blurred, allowing the main subject to take center stage. The overall mood is one of elegance, quality, and a celebration of the unique terroir of the Treviso region.

La scelta del Prosecco perfetto richiede una guida alla degustazione approfondita. Per comprendere le sfumature di questo vino effervescente, è fondamentale esaminare attentamente l’etichetta e conoscere le caratteristiche del prodotto.

Leggere l’Etichetta: Cosa Cercare

Quando si sceglie un Prosecco, la prima cosa da fare è leggere l’etichetta. Informazioni cruciali come la denominazione (DOC o DOCG), la tipologia (spumante, frizzante o tranquillo) e il livello di residuo zuccherino forniscono dettagli essenziali sulle caratteristiche del prodotto. Il Prosecco DOC Treviso rappresenta una specificazione territoriale all’interno della denominazione DOC, indicando che tutte le fasi produttive sono avvenute nella provincia di Treviso.

La presenza della dicitura “Millesimato” sull’etichetta del Prosecco DOC Treviso indica che il vino è stato prodotto con uve provenienti da un’unica annata, conferendo al prodotto caratteristiche organolettiche distintive.

Abbinamenti Gastronomici Ideali

Gli abbinamenti gastronomici ideali variano in base alla tipologia di Prosecco. Il Prosecco DOC Treviso Extra Dry si sposa perfettamente con antipasti di pesce, crostacei e formaggi freschi. La versione Brut è ideale con piatti più strutturati come pesce al forno o fritture.

Tipologia ProseccoAbbinamenti Ideali
Prosecco DOC Treviso Extra DryAntipasti di pesce, crostacei, formaggi freschi
Prosecco DOC Treviso BrutPesce al forno, fritture

Occasioni d’Uso: Quando Preferire DOC o DOCG

Per le occasioni informali e gli aperitivi quotidiani, un Prosecco DOC Treviso rappresenta una scelta eccellente. Per celebrazioni speciali, è consigliabile orientarsi verso un DOCG, in particolare un Conegliano Valdobbiadene Superiore o un Cartizze.

La temperatura di servizio ottimale per le versioni spumante e frizzante si attesta tra i 6 e gli 8°C, mentre per il Prosecco tranquillo può salire a 8-10°C. Utilizzare calici a tulipano per apprezzare al meglio il perlage e il bouquet aromatico.

Conclusione

Il Prosecco, con le sue diverse denominazioni, offre una gamma di esperienze enologiche uniche. La distinzione tra Prosecco DOC e DOCG non è solo una questione normativa, ma riflette differenze sostanziali in termini di zone di produzione, metodi di vinificazione e caratteristiche organolettiche.

Il Prosecco DOC Treviso, in particolare, rappresenta un’eccellente introduzione al mondo di questo vino iconico, offrendo un equilibrio ottimale tra qualità e accessibilità. La comprensione delle differenze tra DOC e DOCG permette ai consumatori di effettuare scelte consapevoli, selezionando il prodotto più adatto alle diverse occasioni e ai propri gusti personali.

Indipendentemente dalla denominazione scelta, il Prosecco rimane un vino versatile e conviviale, capace di accompagnare momenti di festa e quotidianità con la sua freschezza e il suo carattere inconfondibile. Per coloro che desiderano esplorare ulteriormente il mondo del Prosecco, visitare siti come Perlage Wines può essere un ottimo punto di partenza per scoprire prodotti di alta qualità.

Il futuro del Prosecco si prospetta brillante, con una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione delle specificità territoriali. Queste tendenze contribuiranno a rafforzare ulteriormente il prestigio di questo prodotto simbolo dell’enologia italiana nel mondo.

FAQ

Qual è la differenza principale tra Prosecco DOC e DOCG?

La differenza principale risiede nei requisiti di produzione e nei controlli di qualità. La DOCG prevede standard più elevati e controlli più rigorosi.

Quali sono le zone di produzione del Prosecco?

Il Prosecco è prodotto principalmente nella provincia di Treviso, in particolare nelle zone di Conegliano e Valdobbiadene, che sono note per la produzione di Prosecco di alta qualità.

Che cos’è il metodo Charmat?

Il metodo Charmat è una tecnica di produzione di vini spumanti che prevede la seconda fermentazione in autoclave, utilizzata per produrre il Prosecco spumante.

Qual è il vitigno principale utilizzato per produrre il Prosecco?

Il vitigno principale utilizzato per produrre il Prosecco è la Glera, che è una varietà di uva bianca.

Come si sceglie il Prosecco giusto per un’occasione speciale?

Per scegliere il Prosecco giusto, è importante considerare l’occasione, il gusto personale e gli abbinamenti gastronomici. La lettura dell’etichetta può aiutare a comprendere le caratteristiche del prodotto.

Quali sono le caratteristiche organolettiche del Prosecco DOCG?

Il Prosecco DOCG si caratterizza per un gusto più complesso e raffinato rispetto al Prosecco DOC, con note di frutta e fiori più intense.

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