Trebbiano: Il Vitigno Bianco più Coltivato d’Italia
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ToggleIl vino Trebbiano riveste un ruolo fondamentale nel panorama vitivinicolo italiano, emergendo come il vitigno bianco più diffuso nel Paese1. Originario della famiglia dei Trebbiani, presenta varietà specifiche come il Trebbiano Toscano, il Trebbiano Spoletino e il Trebbiano Romagnolo, ciascuna con peculiarità uniche. La sua popolarità si fonda sulla versatilità, adattabile sia come vino da taglio che come vino monovarietale, garantendo elevate rese e un’acidità di fondo eccellente1. I vini derivati da questo vitigno sono noti per il loro profilo aromatico floreale e fruttato, con un potenziale di invecchiamento promettente1.
Punti chiave
- Il Trebbiano è il vitigno bianco più coltivato in Italia
- Appartiene alla famiglia dei Trebbiani, con diverse varietà come Toscano, Spoletino e Romagnolo
- È utilizzato sia per vini da taglio che monovarietali, grazie alle sue elevate rese e buona acidità
- I vini Trebbiano si caratterizzano per aromi floreali e di frutta bianca, con buon potenziale di invecchiamento
- La versatilità e la produttività del Trebbiano ne hanno decretato il successo in Italia
Storia e Origini del Vitigno Trebbiano
Le origini del Trebbiano si fermano al XIV secolo2. Questo vitigno autoctono italiano, diffuso in diverse regioni come Toscana, Romagna, Abruzzo, Lazio e3, potrebbe trarre il suo nome da Trevi o dal latino “trebulanum”.
Il Trebbiano Spoletino, varietà autoctona umbra, ha una storia ricca nell’area di Spoleto e Montefalco4. Nonostante fosse a rischio di estinzione, l’interesse per le uve autoctone ha salvato il Trebbiano Spoletino4. Oggi, la maggior parte dei produttori di Spoleto e Montefalco coltivano questa varietà2.
Evoluzione della coltivazione nei secoli
La coltivazione del Trebbiano ha subito un’evoluzione significativa nei secoli, passando da vino da taglio a varietà apprezzata per la produzione di vini di qualità3. Nonostante i ettari vitati a Trebbiano Spoletino nella DOC Spoleto siano ancora limitati, l’interesse per questo vitigno autoctono è in crescita2.
“Il Trebbiano Spoletino è un vitigno antico che ha rischiato l’estinzione nel tempo, ma grazie all’attenzione per le varietà regionali, circa dieci anni fa è stato riscoperto.”2
La Famiglia dei Trebbiani: Varietà Principali
La famiglia dei trebbiani comprende diverse varietà di questo vitigno a bacca bianca, ognuna con caratteristiche distintive legate ai territori di coltivazione. Il Trebbiano è tra i vitigni bianchi più coltivati in Italia, dopo la Glera e insieme al Catarratto5. È l’unico vitigno italiano a comparire tra i primi dieci più coltivati al mondo5.
Trebbiano Toscano e d'Abruzzo
Il Trebbiano Toscano, noto anche come Procanico, è ampiamente diffuso in Italia, mentre il Trebbiano d’Abruzzo è particolarmente apprezzato per la sua struttura e intensità aromatica5. Il Trebbiano d’Abruzzo è stato iscritto nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite nel 1994 ed è coltivato prevalentemente nella regione Abruzzo5.
Trebbiano Romagnolo e Spoletino
Ogni varietà di trebbiano esprime caratteristiche uniche, legate ai terroir e alle condizioni di coltivazione. Alcune sono più adatte alla produzione di vini strutturati, mentre altre si prestano meglio a vini freschi e fruttati6.
“Il Trebbiano è il vitigno più coltivato in Emilia Romagna, dove si trova nella DOC Trebbiano di Romagna.”5
Caratteristiche Ampelografiche del Trebbiano
Il Trebbiano, vitigno bianco di rilievo in Italia, si distingue per caratteristiche distintive. La varietà presenta foglie di dimensione media, con forma pentagonale e tre o cinque lobi. La pagina superiore è verde chiara e glabra, mentre quella inferiore è di colore grigio-verde e vellutata7. I grappoli, di dimensioni mediamente grandi, hanno forma cilindro-piramidale e compatta. Gli acini sono di dimensione media, sferoidi, con buccia di colore giallo ambrato7.
Caratteristiche Ampelografiche | Descrizione |
---|---|
Sinonimi | Trebbiano della fiamma (in Romagna) |
Apice di Germoglio | 10-20 cm |
Germoglio alla fioritura | apice medio, foglioline apicali spiegate, foglioline basali ondulate |
Tralcio erbaceo | sezione ellittica, superficie liscia, radi peli |
Infiorescenza | allungata, piramidale, compatta |
Foglia | pentagonale, tri e pentalobata, pagina superiore verde chiaro glabra, pagina inferiore grigio-verde vellutata |
Grappolo a maturità industriale | grandezza media (lungo circa 20 cm), cilindro-piramidale |
Acino | medio, sferoide, buccia di color giallo ambrato |
Vinaccioli | in media due per acino, piccoli, tozzi |
Tralcio legnoso | sezione trasversale ellittica |
Vigoria | notevole |
Produzione | abbondante |
Maturazione dell’uva | IV epoca (primi di Ottobre) |
Utilizzo | esclusivamente per la vinificazione |
“Il Trebbiano, con le sue peculiarità morfologiche e la sua straordinaria capacità di adattamento ai diversi contesti pedoclimatici, è uno dei pilastri della viticoltura italiana.”
Areali di Produzione e Territori Vocati
Il Trebbiano, vitigno bianco di rilievo, si estende su vasti territori italiani, con aree DOC e DOCG specifiche. Le regioni più prestigiose includono la Toscana, l’Abruzzo, l’Emilia-Romagna, l’Umbria, il Lazio e il Veneto. Quest’ultimo è particolarmente rinomato per la zona dei Castelli Romani e la regione del Lugana nel Verona e Brescia9.
Zone DOC e DOCG
Condizioni Climatiche Ideali
Il Trebbiano prospera in climi temperati con abbondante esposizione solare, tipici delle regioni italiane. La sua versatilità gli consente di adattarsi a una vasta gamma di terroir, rendendolo ideale per diverse condizioni pedoclimatiche9.
Tecniche di Coltivazione e Vendemmia
La coltivazione del Trebbiano, uno dei vitigni a maturazione tardiva più coltivati in Italia, richiede particolare attenzione nella potatura per mantenere sotto controllo la vigoria della pianta. La vendemmia avviene generalmente tra i mesi di settembre e, a seconda della varietà e della zona di produzione12.
Le tecniche di coltivazione variano in base alle diverse varietà di Trebbiano, come il Trebbiano Toscano, il Trebbiano d’Abruzzo, il Trebbiano Romagnolo e il Trebbiano Spoletino. Una gestione attenta del fogliame è fondamentale per garantire un’ottimale maturazione delle uve vitati a Trebbiano12.
- Il Trebbiano Romagnolo è ampiamente coltivato nella pianura romagnola per la produzione di vini spumanti, vini fermi in purezza o in blend con altre uve e vermouth12.
- Circa 15.000 ettari su un totale di 23.000 ettari di vigneti nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini sono destinati alla coltivazione del Trebbiano Romagnolo, evidenziandone l’importanza economica all’interno del settore vitivinicolo romagnolo12.
- A seguito dei piani di riconversione e ristrutturazione dei vigneti stabiliti nell’Unione Europea nel 1999 (Regolamento CE n. 1493), le nuove piantagioni di Trebbiano Romagnolo hanno adottato prevalentemente il sistema di allevamento a Guyot, con una minor quota a Casarsa12.
Per valutare la risposta del Trebbiano Romagnolo alla potatura corta, un vigneto di 4,5 ettari su un totale di 65 è stato sottoposto a potatura a un solo germoglio dalla Cooperativa Braccianti di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna12.
Il vigneto, piantato nel 2013 su suolo alluvionale argilloso tipico della pianura ravennate, con una densità di impianto di 2.666 piante per ettaro (3 x 1,25 metri), è stato sottoposto a potatura corta nell’inverno 2018-2019. Questa tecnica, che prevede l’eliminazione del legno biennale e la spollonatura a un solo gemma sui tralci dell’annata, ha determinato un carico inferiore di gemme e una produzione di 177,19 quintali per ettaro, al di sotto della resa media di 224,50 quintali per ettaro per il Trebbiano Romagnolo12.
Il contenuto zuccherino misurato in °Brix è risultato pari a 19,0 e 18,0 per i vigneti a potatura corta, rispetto ai livelli aziendali medi. Sebbene la riduzione della resa al primo anno dopo la potatura corta fosse prevista a causa del minor numero di gemme lasciate per pianta rispetto alla potatura tradizionale, questa tecnica ha stimolato la rottura delle gemme e la produzione di nuovi germogli, gettando le basi per un aumento delle rese negli anni successivi12.
Nella successiva potatura effettuata nell’inverno 2019-2020, il numero di punte e gemme è stato incrementato a circa 25-27 per pianta, ottenendo una produzione di 249,43 quintali per ettaro, superando la resa media aziendale per questo vitigno12.
13 In Italia, la vendemmia di solito inizia tra la fine di agosto e ottobre, con le uve bianche raccolte per prime seguite dalle uve rosse. La raccolta manuale è una tecnica tradizionale spesso utilizzata per uve di alta qualità destinate a vini di pregio, mentre la raccolta meccanica, più rapida, è principalmente utilizzata in vigneti pianeggianti e per produzioni su larga scala.
13 Le diverse varietà di uve richiedono tempi di raccolta specifici in base ai livelli di zucchero, acidità e antociani. L’Italia è riconosciuta a livello globale per la sua ricca tradizione enologica, e ogni regione vinicola ha caratteristiche uniche che influenzano il momento della vendemmia e le varietà di uve coltivate.
“Le regioni settentrionali come Piemonte e Veneto hanno una vendemmia più tardiva a causa dei climi più freschi, concentrandosi su varietà come Barbera, Nebbiolo e Glera. Toscana e Umbria sono note per la raccolta di uve Sangiovese e Trebbiano, producendo vini strutturati ed equilibrati. Le regioni meridionali come Puglia e Sicilia hanno una vendemmia più precoce a causa dei climi più caldi, ideali per uve come Nero d’Avola e Primitivo, che danno vita a vini intensi e aromatici.”
Caratteristiche Organolettiche dei Vini Trebbiano
Trebbiano d'Abruzzo DOC
Il Trebbiano d’Abruzzo DOC si distingue per il suo colore giallo paglierino, aroma delicato e gusto secco, sapido e armonico. Le uve principali sono il Trebbiano abruzzese, Trebbiano toscano e Bombino bianco, con un minimo dell’85% richiesto14.
Questo vino deve soddisfare specifici parametri: acidità minima di 4,5 g/l, contenuto alcolico di 11,50%, estratto secco minimo di 16,0 g/l e affinamento fino al 1° gennaio dell’anno successivo14.
Caratteristiche | Trebbiano d’Abruzzo DOC |
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Uve | Trebbiano abruzzese, Trebbiano toscano, Bombino bianco (min. 85%) |
Colore | Giallo paglierino con riflessi verdolini |
Aromi | Delicati, floreali e fruttati |
Gusto | Secco, sapido e armonico |
Acidità minima | 4,5 g/l |
Gradazione alcolica | Minimo 11,50% |
Estratto secco minimo | 16,0 g/l |
Affinamento | Fino al 1° gennaio dell’anno successivo |
Oltre alle varietà principali, il disciplinare del Trebbiano d’Abruzzo DOC consente l’uso di altre uve bianche simili approvate per l’Abruzzo, inclusa la menzione “vigna”14.
“Il Trebbiano Toscano è il terzo vitigno a bacca bianca più coltivato in quasi tutte le regioni italiane, dopo Catarratto e Glera.”15
Il Trebbiano Toscano è una delle varietà di Trebbiano più diffuse, trovando la sua maggiore concentrazione nel centro Italia15. Le sue caratteristiche organolettiche lo rendono adatto a numerosi abbinamenti gastronomici, come antipasti e primi piatti di pesce, formaggi freschi o poco stagionati1514.
Metodi di Vinificazione e Affinamento
Il Trebbiano, vitigno bianco più coltivato in Italia, può essere vinificato in purezza o in blend con altri vitigni16. Le tecniche di vinificazione variano dalla vinificazione in bianco con pressatura soffice e fermentazione a temperatura controllata, a sperimentazioni con macerazioni brevi o affinamento in legno16. Questa versatilità consente la produzione di vini freschi da bere giovani o strutturati per l’invecchiamento.
17 Generalmente, il periodo minimo di maturazione per un vino bianco giovane è di circa tre mesi in contenitori inerti come acciaio, fibra di vetro o cemento. I vini più strutturati possono richiedere periodi di affinamento anche di 4 o 5 anni in contenitori di legno come barriques o tonneaux17. Dopo l’imbottigliamento, il periodo di affinamento e stabilizzazione varia da un minimo di 3 mesi fino a un massimo di sei mesi17. Durante l’invecchiamento in legno, si registra una perdita di alcol per evaporazione generalmente compresa tra lo 0,2% e lo 0,3% all’anno.
18 La denominazione DOC Trebbiano d’Abruzzo, approvata nel 1972, prevede anche una Sottozona Terre di Chieti Superiore, che deve contenere almeno il 90% di uve Trebbiano Abruzzese e/o Trebbiano Toscano18. Il periodo minimo di affinamento per il Vino DOC Trebbiano d’Abruzzo Superiore è di 5 mesi, mentre per la Riserva è di 12 mesi18. Il grado alcolico massimo consentito per la Sottozona Terre di Chieti Superiore è di 12% Vol.
Tipologia di Vinificazione | Caratteristiche |
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Vinificazione in Purezza | Permette di esaltare le peculiarità aromatiche e strutturali del vitigno Trebbiano |
Vinificazione in Blend | Consente di realizzare blend con altri vitigni, creando vini più complessi e strutturati |
Vinificazione in Bianco | Prevede una pressatura soffice e fermentazione a temperatura controllata per preservare gli aromi |
Macerazione Breve | Sperimentazioni con macerazioni a freddo per aumentare la complessità aromatica |
Affinamento in Legno | Invecchiamento in contenitori di legno come barriques o tonneaux per struttura e complessità |
“La versatilità del Trebbiano permette di ottenere vini freschi e immediati, così come strutturati e longevi, a seconda delle tecniche di vinificazione e affinamento adottate.”16
Abbinamenti Gastronomici Ideali
I vini Trebbiano si rivelano compagni ideali per una vasta gamma di piatti tipici della cucina italiana. La loro freschezza e delicatezza li rendono perfetti per accompagnare piatti a base di pesce, frutti di mare, verdure fresche e formaggi di alta qualità19.
Piatti tradizionali
Temperature di servizio
Per esaltare al meglio il profilo aromatico e la freschezza di un Trebbiano, la temperatura di servizio ideale si aggira tra gli 8 e i 12 gradi centigradi20. Questa temperatura consente di apprezzare al meglio le note fruttate e floreali del vino. Si combinano splendidamente con i sapori delicati di piatti a base di pesce e formaggi freschi21.
FAQ
Cos’è il Trebbiano?
Il Trebbiano è il vitigno bianco più diffuso in Italia, facente parte della famiglia dei Trebbiani. Questa famiglia comprende varietà come il Trebbiano Toscano, Romagnolo, Giallo e d’Abruzzo. Noto per la sua produttività e versatilità, il Trebbiano è utilizzato sia per vini da taglio che per vini di qualità.
Quali sono le origini del Trebbiano?
Le origini del Trebbiano risalgono al XIV secolo. Il nome potrebbe derivare dalla città di Trevi o dal latino “trebulanum”. Grazie alla sua adattabilità e produttività, il vitigno si è diffuso ampiamente in Italia, evolvendosi da vino da taglio a varietà apprezzata per la produzione di vini di qualità.
Quali sono le principali varietà di Trebbiano?
La famiglia dei Trebbiani comprende diverse varietà con caratteristiche distintive. Tra queste, troviamo il Trebbiano Toscano, il Trebbiano d’Abruzzo, il Trebbiano Romagnolo e il Trebbiano Spoletino. Ogni varietà esprime caratteristiche uniche legate al territorio di coltivazione.
Quali sono le caratteristiche ampelografiche del Trebbiano?
Il Trebbiano presenta foglie medie, grappoli e acini di dimensioni medio-grandi. La buccia è sottile e pruinosa, di colore giallo-verde. Il vitigno è vigoroso, resistente alle malattie e tollerante al calore. Le sue caratteristiche possono variare leggermente tra le diverse varietà della famiglia.
Dove viene coltivato il Trebbiano in Italia?
Il Trebbiano è coltivato in numerose regioni italiane, con zone DOC e DOCG dedicate. Tra le principali aree di produzione ci sono Toscana, Abruzzo, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio e Veneto. Il vitigno predilige climi temperati con buona esposizione solare.
Come avviene la coltivazione del Trebbiano?
La coltivazione del Trebbiano richiede potature adeguate per controllare la vigoria. È un vitigno a maturazione tardiva, con vendemmia generalmente tra settembre e ottobre. Le tecniche di coltivazione variano in base alla varietà e alla zona di produzione, con attenzione alla gestione del fogliame per ottimizzare la maturazione delle uve.
Quali sono le caratteristiche organolettiche dei vini Trebbiano?
I vini Trebbiano presentano un colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Il profilo aromatico include note di agrumi, mela verde, pera e fiori bianchi. La struttura è generalmente leggera con buona acidità. Al palato, offrono freschezza e sapidità, con note gustative che variano da fruttate a leggermente minerali in base al terroir.
Come vengono vinificati i vini Trebbiano?
La vinificazione del Trebbiano può avvenire in purezza o in blend. Le tecniche includono la vinificazione in bianco con pressatura soffice e fermentazione a temperatura controllata. Alcuni produttori sperimentano con macerazioni brevi o affinamento in legno. La versatilità del vitigno permette la produzione di vini freschi da bere giovani o strutturati per l’invecchiamento.
Con quali piatti si abbinano i vini Trebbiano?
I vini Trebbiano si abbinano ottimamente con piatti a base di pesce, frutti di mare, pasta con sughi leggeri e formaggi freschi. Sono ideali con antipasti e primi piatti della cucina mediterranea. La temperatura di servizio consigliata è tra 8-12°C per esaltare la freschezza e gli aromi del vino.
Link alle fonti
- Vino Trebbiano – https://www.1001.it/trebbiano
- Trebbiano Spoletino: storia di un vitigno autoctono umbro – https://www.baccominore.it/trebbiano-spoletino-storia-di-un-vitigno-autoctono-umbro/
- il vino, il vitigno e le storia. D’Abruzzo, Romagnolo, Toscano o Spoletino? – Wine Dharma – https://winedharma.com/vitigni/trebbiano-il-vino-il-vitigno-e-le-storia-dabruzzo-romagnolo-toscano-o-spoletino/
- Alla scoperta dei vitigni autoctoni: il Trebbiano Spoletino – Amanti di Vino – https://amantidivino.it/alla-scoperta-dei-vitigni-autoctoni-il-trebbiano-spoletino/
- Il Trebbiano, non un vitigno ma una famiglia di vitigni diffusi nel mondo – https://lafillossera.com/2021/01/05/il-trebbiano-non-un-vitigno-ma-una-famiglia-di-vitigni-diffusi-nel-mondo/
- Trebbiano – Quattrocalici – https://guida.quattrocalici.it/guida-vini/trebbiano/
- Registro Nazionale delle Varietà di Vite – http://catalogoviti.politicheagricole.it/scheda.php?codice=242
- Registro Nazionale delle Varietà di Vite – http://catalogoviti.politicheagricole.it/scheda.php?codice=244
- Novità dai disciplinari di produzione. Le modifiche del primo quadrimestre 2023 – https://www.aislombardia.it/viniplus/diritto-divino/novita-dai-disciplinari-di-produzione-le-modifiche-del-primo-quadrimestre-2023.htm
- Disciplinare di produzione – Romagna – http://catalogoviti.politicheagricole.it/scheda_denom.php?t=dsc&q=2245
- 11 territori del vino italiano (non scontati) sui cui puntare nel 2024 e non solo! – Wine Blog Roll – Il Blog del Vino Italiano – https://wineblogroll.com/2023/12/territori-vitivinicoli-areali-denominazioni-vocati-enografia-italiana-2024/
- Buona produzione potando corto il Trebbiano romagnolo – https://www.informatoreagrario.it/filiere-produttive/vitevino/buona-produzione-potando-corto-il-trebbiano-romagnolo/
- Vinoso – https://vinoso.shop/it/blog/news/vendemmia-il-cuore-della-tradizione-vinicola-italiana-
- Trebbiano d’Abruzzo DOC – Quattrocalici – https://www.quattrocalici.it/tipologie-vino/trebbiano-d-abruzzo-doc/
- Trebbiano Toscano: caratteristiche del vitigno – Buonamico – https://www.buonamico.it/vini-bianchi/trebbiano-toscano-caratteristiche-vitigno/
- Influenza di macerazione prefermentativa e demetalizzante sulla shelf life dei vini – infowine.com – https://www.infowine.com/influenza-di-macerazione-prefermentativa-e-demetalizzante-sulla-shelf-life-dei-vini/
- Maturazione, Invecchiamento e Affinamento del vino – Quattrocalici – https://www.quattrocalici.it/conoscere-il-vino/affinamento-del-vino/
- TREBBIANO D’ABRUZZO DOC SOTTOZONA TERRE DI CHIETI – https://www.assovini.it/italia/abruzzo/item/2640-trebbiano-d-abruzzo-doc-sottozona-terre-di-chieti
- Il Trebbiano d’Abruzzo: rapisce il cuore e conquista i sensi! – https://cantinaterzini.it/il-trebbiano-dabruzzo/
- 10 cose che devi sapere sul Trebbiano d’Abruzzo – Abruzzo Information – https://www.abruzzoinformation.com/10-cose-che-devi-sapere-sul-trebbiano-dabruzzo/
- Trebbiano – Quattrocalici – https://www.quattrocalici.it/schede-degustazione/trebbiano/