Mora Romagnola: Razza Autoctona della Romagna
Indice
ToggleLa Mora Romagnola rappresenta una delle cinque razze suine autoctone italiane, originaria della Romagna. Si distingue per la sua diffusione nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna1. Caratterizzata da un mantello nero focato e setole lunghe e robuste, questa specie raggiunge un’altezza di 80-90 cm e un peso di 250-300 kg2. La sua carne di alta qualità e i salumi pregiati la rendono particolarmente apprezzata.
Punti chiave
- La Mora Romagnola è una razza suina autoctona italiana, originaria della regione Romagna
- Questa razza è caratterizzata da un mantello nero-focato con setole lunghe e robuste
- Gli esemplari adulti raggiungono dimensioni notevoli, fino a 90 cm di altezza e 300 kg di peso
- La Mora Romagnola è apprezzata per la produzione di carne di alta qualità e salumi pregiati
- Nonostante il rischio di estinzione in passato, la razza sta vivendo una rinascita grazie agli sforzi di allevatori e produttori locali
Origini e Storia della Mora Romagnola
L’allevamento suino in Romagna si fonda su radici antichissime, risalenti al periodo longobardo. Esistevano tre varianti principali: la Forlivese, la Faentina e la Riminese3. Negli anni ’50, la razza rischiò l’estinzione a causa dell’industrializzazione dell’allevamento. Grazie agli sforzi di appassionati come Mario Lazzari di Faenza3, il patrimonio genetico è stato preservato.
Le radici storiche della razza
Evoluzione e adattamenti nel territorio
La Mora Romagnola si è storicamente adattata alle condizioni ambientali e alimentari della Romagna3. La sua rusticità e l’efficienza digestiva le hanno permesso di prosperare utilizzando diverse fonti di cibo. Questo ha contribuito all’importanza economica della razza nella regione3. Inoltre, le sue caratteristiche distintive, come la fitta criniera lungo la schiena e i particolari segni di riconoscimento, erano altamente apprezzate dai produttori della zona3.
Negli anni ’90, il WWF Italia, in collaborazione con l’Università di Torino, ha avviato un importante programma di recupero e diffusione della Mora Romagnola, salvandola dall’estinzione4. Nel 2000, è stato istituito il Registro Anagrafico della razza, mentre nel 2002 è stata fondata l’associazione R.A.R.E. per tutelare le razze autoctone a rischio4.
Anno | Popolazione Mora Romagnola |
---|---|
1949 | Oltre 22.000 capi |
Oggi | Circa 250 capi |
“La Mora Romagnola è una razza suina vigorosa, predisposta all’ingrassamento e ideale per sistemi di allevamento all’aperto.”
Caratteristiche Fisiche della Mora Romagnola
La Mora Romagnola si distingue per le sue caratteristiche fisiche uniche. La sua peluria scura, gli occhi a mandorla con sclera pigmentata di nero e le orecchie pendenti sono elementi distintivi. Questi tratti la rendono una razza autoctona distintiva5.
Aspetto e Dimensioni
Gli animali adulti della razza Mora Romagnola raggiungono un peso di 250-300 kg alla maturità (18-20 mesi). La loro altezza media è di 80-90 cm. Le scrofe sono più alte dei verri6. I suinetti hanno un mantello fulvo chiaro che diventa nero focato con setole lunghe e talvolta a punta divisa rossiccia5.
Colore e Pelame
La caratteristica più distintiva della Mora Romagnola è la sua folta peluria scura. Il maschio ha setole più lunghe e folte sulla linea dorso-lombare, chiamata “linea sparta”5. La pelle è pigmentata sul dorso e nelle zone esterne degli arti, mentre è rosea nell’addome e nelle cosce interne.
Caratteristiche Distintive
Gli occhi della Mora Romagnola hanno una forma a mandorla, con la sclera pigmentata di nero5. Le orecchie sono pendenti e dirette in avanti, coprendo in parte occhi e grugno5. Nei maschi, il numero di capezzoli non è inferiore a 10, mentre nelle femmine il numero di mammelle non è inferiore a 10, con capezzoli ben pronunciati5.
“La Mora Romagnola incarna l’autenticità della tradizione suinicola romagnola, con le sue caratteristiche fisiche uniche che la rendono una razza davvero speciale.”
La Mora Romagnola è una razza autoctona della regione Romagna con una storia secolare. Grazie ai programmi di conservazione, sta recuperando importanza e valore sul mercato5. Scopri di più sulla Mora Romagnola.
Habitat e Condizioni di Allevamento
La Mora Romagnola si distingue per la sua capacità di adattarsi a condizioni geografiche estreme, tipiche della Romagna. Questa razza di suini mostra una notevole adattabilit√† alle basse temperature, rendendola perfetta per l’allevamento all’aperto7. Gli allevatori di questa razza preferiscono spesso un ciclo chiuso, ma esistono anche pratiche di allevamento all’aperto su vasti spazi7.
Chi vuole allevare la Mora Romagnola
Il settore dell’allevamento della Mora Romagnola attrae soprattutto piccoli allevatori, come Lucio Zavatta e suo padre Piergiorgio. Essi si concentrano sulla qualit√† e sul benessere degli animali, privilegiando il pascolo e la trasformazione artigianale dei prodotti7. Questi allevatori valorizzano la rusticit√† e la resistenza alle malattie della razza, nonch√© la sua adattabilit√† agli ambienti montani e collinari.
Terreno e clima ideali
Caratteristiche del Territorio Ideale | Valori |
---|---|
Altitudine | 300-800 metri s.l.m. |
Tipo di suolo | Argilloso, ben drenato |
Vegetazione | Boschi radi, pascoli |
Clima | Temperato-continentale, con inverni freddi |
La Mora Romagnola si adatta perfettamente a queste condizioni grazie alla sua rusticit√† e resistenza alle malattie7. Queste caratteristiche la rendono ideale per l’allevamento all’aperto e il pascolamento in ambienti collinari e montani.
“L’allevamento all’aperto e il pascolamento sono fondamentali per la qualit√† e la sicurezza della carne di Mora Romagnola, in quanto influenzano positivamente le condizioni psicofisiche degli animali e i fattori igienico-ambientali.”
Nutrizione e Alimentazione
La razza bovina Mora Romagnola si nutre principalmente di cereali e legumi locali9. Questi animali sono notevolmente voraci e crescono rapidamente, ma il loro ingrasso tardivo è un tratto distintivo9. Durante certi periodi, vengono alimentati attraverso il pascolo nei boschi, arricchendo la loro dieta.
Dieta Tradizionale e Moderna
Integrazione Nutrizionale
L’alimentazione degli animali è stata ottimizzata attraverso studi scientifici. Questo ha favorito una crescita magra e ridotto il grasso10. La carne ha visto un miglioramento nella composizione, con meno grasso e più proteine10. Inoltre, la carne di Mora Romagnola è ricca di ferro, vitamine del gruppo B, zinco, rame e selenio, rendendola un’ottima fonte di nutrienti10.
La selezione attenta e l’alimentazione mirata hanno migliorato il profilo nutrizionale della carne di Mora Romagnola. Questo ha portato a una riduzione del contenuto di grasso e un aumento del valore proteico10. La carne di questa razza bovina è quindi un’opzione salutare e di alta qualità per chi è attento alla propria alimentazione9.
“La comunicazione è fondamentale per tutelare le razze e spiegare al consumatore la provenienza e la qualità del prodotto.”
L’Azienda Zavoli si impegna a promuovere e valorizzare la Mora Romagnola. Si concentra sia sulla vendita all’ingrosso per la ristorazione che sulla sensibilizzazione dei consumatori9.
Valore Economico della Mora Romagnola
La razza Mora Romagnola è apprezzata per la produzione di salumi di pregio come il culatello, il cotechino e la spalla stagionata11. Negli anni ’90, il numero di esemplari di Mora Romagnola si era ridotto drasticamente a soli 1512. Tuttavia, grazie a progetti di conservazione, la popolazione è stata ripopolata, raggiungendo oltre 600 capi puri nel 199811.
Mercato della carne
Prodotti derivati e artigianato
“La Mora Romagnola rappresenta un valore economico inestimabile per il nostro territorio, grazie alla produzione di salumi di altissima qualità e alla valorizzazione di un patrimonio culturale unico.”
– Giorgio Bonacini, allevatore di Mora Romagnola13
Indicatore | Valore |
---|---|
Peso medio alla macellazione | 250 kg |
Resa alla macellazione | 90% |
Indice di conversione alimentare (ICA) | 7-8 |
Composizione della carcassa | Gamba 11,3%, Grasso 39,4%, Ossa 4,8%, Testa 3,3% |
I dati mostrano che la Mora Romagnola è una razza ottimamente adatta alla produzione di salumi di pregio. Grazie alle sue caratteristiche di carne fresca e resa alla macellazione11.
Inoltre, l’azienda “Il Grifo” di Giorgio e Claudia Bonacini, specializzata nell’allevamento di Mora Romagnola, mira a incrementare la produzione a 200 capi all’anno. Questo per consolidare la propria posizione sul mercato, con l’obiettivo di esportare i propri prodotti in Austria, Germania e Svizzera131112.
Benefici Ambientali dell'Allevamento
L’allevamento della Mora Romagnola, una razza suina autoctona della Romagna, svolge un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità agricola e zootecnica. Questa razza è fondamentale nell’ecosistema locale, mantenendo l’equilibrio dei pascoli e dei boschi radi14.
L’allevamento tradizionale e sostenibile della Mora Romagnola preserva il paesaggio rurale e le tradizioni agricole della Romagna. Il progetto “Il Pascolo in Stalla”, presentato da Open Farm Srl, mira a promuovere una cultura condivisa attraverso comunicazione e azione. Riflette sulle similitudini tra gli stili di vita umani e animali14.
La collaborazione tra produttori e consumatori è essenziale per discutere di temi come salute, benessere, sostenibilità e biodiversità. L’organizzazione si concentra sulla creazione di valore in tutta la filiera produttiva, dall’allevamento alla tavola. Integra conoscenze e competenze14.
L’importanza della comunicazione sostenibile nel settore zootecnico è evidenziata per fornire ai consumatori informazioni veritiere sulla qualità della carne. De Gustibus Carnis, un istituto italiano per assaggiatori di carne fondato nel 2011, educa i consumatori a riconoscere la qualità della carne attraverso l’analisi sensoriale14.
Il tema della resilienza nel settore primario è enfatizzato, con un appello agli stakeholder a partecipare al miglioramento della salute e del benessere degli animali. Il testo incoraggia una visione condivisa e un dialogo intellettuale tra tutti gli attori del settore primario per uno sviluppo sostenibile14.
L’allevamento di suini allo stato semibrado è diffuso in molte regioni d’Europa, Asia e Africa, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale dell’allevamento tradizionale15. Alcune razze adatte a questo tipo di allevamento sono la Cinta Senese, il Nero Siciliano, la Casertana e la Mora Romagnola15.
Il processo di allevamento allo stato semibrado favorisce la conservazione del patrimonio culturale locale, della biodiversità e della diversità genetica di razze suine rare15. Inoltre, si ritiene che la carne dei maiali allevati allo stato semibrado abbia un valore nutrizionale più elevato e un minore contenuto di grassi rispetto a quella proveniente dall’allevamento intensivo15.
L’allevamento di suini allo stato semibrado richiede più terra e manodopera rispetto ai sistemi intensivi, ma contribuisce alla preservazione del paesaggio rurale e delle tradizioni agricole15. È necessario commercializzare i prodotti suini provenienti da questo tipo di allevamento in modo efficace, evidenziando la qualità, l’origine e la tradizione per differenziarli dalla carne convenzionale15.
In Italia, circa 650.000 capi di bestiame sono allevati estensivamente, coprendo il 20-30% della produzione, tipicamente in sistemi di vacca-vitello16. Inoltre, in alcune regioni come Sardegna, Calabria, Sicilia e Basilicata, si registra un aumento del numero di aziende che adottano pratiche di allevamento estensivo16.
I consumatori sono sempre più interessati al benessere degli animali, con molti disposti a pagare fino al 5-10% in più per prodotti che garantiscono il loro benessere16. L’allevamento estensivo aiuta a proteggere i territori marginali, limitando l’erosione del suolo e contribuendo alla preservazione del paesaggio e alla gestione dello spazio rurale16.
Paese | Numero Capi di Bestiame | Tipo di Allevamento |
---|---|---|
Italia | 650.000 | Estensivo (20-30% della produzione) |
Italia | 6 milioni | Intensivo e Estensivo |
Francia | 20 milioni | Estensivo (anche per l’esportazione in Italia) |
Brasile | 200 milioni | Estensivo (razze zebu incrociate) |
Progetti di Risanamento e Tutela
L’ANAS (Associazione Nazionale Allevatori Suini) ha creato l’Anagrafe delle razze autoctone italiane per proteggere la Mora Romagnola. Slow Food ha inserito questa razza nei suoi Presidi, assicurando la qualità delle carni e la sicurezza del metodo di produzione17.
Iniziative locali di conservazione
Molte iniziative locali sono state intraprese per salvaguardare e valorizzare la Mora Romagnola. Tra queste, spiccano le collaborazioni con università e centri di ricerca. Queste collaborazioni mirano a migliorare le tecniche di allevamento e a preservare il patrimonio genetico della razza17.
Collaborazioni con istituzioni
La protezione della Mora Romagnola si fonda su collaborazioni strategiche con enti come ANAS e Slow Food. Queste alleanze permettono un approccio integrato, che combina competenze tecniche, scientifiche e di valorizzazione del territorio. Questo garantisce la sopravvivenza e la diffusione di questa razza autoctona17.
“La tutela della Mora Romagnola è una sfida che richiede l’impegno di tutti gli attori del territorio, dalle istituzioni alle aziende agricole. Solo attraverso sinergie e iniziative coordinate possiamo garantire il futuro di questa preziosa risorsa.”
Questi sforzi congiunti hanno permesso di inserire la Mora Romagnola nell’Anagrafe delle razze autoctone e di proteggerla attraverso il Presidio Slow Food. Questo assicura la conservazione di questo patrimonio zootecnico unico17.
Futuro della Mora Romagnola
Il futuro della Mora Romagnola si fonda sulla valorizzazione della sua unicità e qualità. Il recupero delle razze autoctone come la Mora Romagnola è in corso da oltre18 anni. Questo processo rappresenta una sfida cruciale per mantenere la diversità genetica e aumentare la produttività senza compromettere le caratteristiche tradizionali18.
Sfide e opportunità per l'allevamento
Una delle principali sfide è il contrasto alla consanguineità, che rappresenta il principale problema genetico per le razze autoctone18. La Mora Romagnola, in particolare, registra la maggior consanguineità tra queste popolazioni18. Tuttavia, la consanguineità ridotta è un indicatore di attenzione e consapevolezza degli allevatori, contribuendo alla diversità genetica18.
Le opportunità per l’allevamento della Mora Romagnola risiedono nella crescente domanda di prodotti di nicchia e nella valorizzazione del legame con il territorio. L’aumento della produttività senza compromettere le caratteristiche tradizionali della razza rappresenta una sfida che può essere vinta attraverso l’innovazione e il miglioramento del benessere animale e della sostenibilità ambientale dell’allevamento.
Innovazioni nel settore zootecnico
Le innovazioni nel settore zootecnico si concentrano sulla conservazione e valorizzazione delle razze autoctone come la Mora Romagnola. La genomica è utilizzata per conservare i caratteri distintivi delle varie razze, come il mantello della Mora Romagnola18, mentre il monitoraggio genetico e fenotipico contribuisce alla tracciabilità dei prodotti e alla prevenzione della contraffazione18.
Inoltre, l’adozione di pratiche innovative, come l’aumento del benessere animale e la promozione della sostenibilità ambientale nell’allevamento, rappresentano opportunità per valorizzare ulteriormente la Mora Romagnola. Questo garantisce la sua presenza futura sui mercati di nicchia e di alta qualità.
FAQ
Cosa caratterizza la razza suina Mora Romagnola?
La Mora Romagnola, originaria della Romagna, si distingue per il suo mantello nero focato e setole lunghe e robuste. La testa presenta un profilo rettilineo e un grugno forte. Gli adulti raggiungono 80-90 cm di altezza e un peso di 250-300 kg.
Qual è la storia e l’evoluzione della Mora Romagnola?
Le origini dell’allevamento suino in Romagna risalgono al periodo longobardo. Esistevano tre varianti: la Forlivese, la Faentina e la Riminese. Negli anni ’50, la razza rischiò l’estinzione. Grazie al WWF Italia, negli anni ’90, la Mora Romagnola è stata salvata e diffusa.
Quali sono le caratteristiche distintive della Mora Romagnola?
La Mora Romagnola si riconosce per la sua peluria scura e la testa lunga. Le orecchie sono pendenti e gli occhi hanno una forma a mandorla. I maschi hanno setole più lunghe sulla “linea sparta”.
In quali condizioni viene allevata la Mora Romagnola?
Questa razza è rustica e adattabile, allevata all’aperto. Gli animali sono tenuti in spazi ristretti da piccoli allevatori. La razza si adatta bene al pascolo e mostra resistenza alle malattie.
Qual è l’alimentazione tradizionale della Mora Romagnola?
La dieta si basa su cereali e legumi locali. Gli animali sono voraci e precoci, con un ingrasso tardivo. La dieta include il pascolo nei boschi, con un’ingestione media di circa 2,1 kg di mangime al giorno.
Quali sono i principali prodotti derivati dalla Mora Romagnola?
La carne è sapida, morbida e piuttosto grassa. La razza è ideale per salumi come culatello e cotechino. La carne fresca è disponibile tutto l’anno, mentre i salumi sono preferiti dall’autunno alla primavera.
Quali sono i benefici ambientali dell’allevamento della Mora Romagnola?
L’allevamento contribuisce alla biodiversità agricola e zootecnica. La Mora Romagnola mantiene l’equilibrio dei pascoli e dei boschi radi. L’allevamento tradizionale preserva il paesaggio rurale e le tradizioni agricole della Romagna.
Quali sono le iniziative di tutela e valorizzazione della Mora Romagnola?
L’ANAS ha istituito l’Anagrafe delle razze autoctone italiane per la Mora Romagnola. Slow Food ha incluso questa razza nei suoi presidi. Numerose iniziative locali e collaborazioni con istituzioni universitarie e di ricerca sono state avviate per la sua conservazione e valorizzazione.
Quali sono le prospettive future per la Mora Romagnola?
Il futuro si basa sulla valorizzazione della sua unicità e qualità. Le sfide includono il mantenimento della diversità genetica e l’aumento della produttività. Le opportunità risiedono nella domanda di prodotti di nicchia e nella valorizzazione del legame con il territorio. Le innovazioni si concentrano sul benessere animale e sulla sostenibilità ambientale.
Link alle fonti
- Salumi e Insaccati di Mora Romagnola DelVecchio – https://www.delvecchio.it/insaccati-mora-romagnola/
- Prosciutto crudo di Mora Romagnola | Salumi – https://famigliagastaldello.it/it/prodotti/salumi/prosciutto-crudo-di-mora-romagnola-1549a1-ita.php
- Suino di razza Mora, Mora romagnola – https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/dop-igp/temi/prodotti-tradizionali/carni-e-frattaglie-fresche-e-loro-preparazione-1/suino-di-razza-mora-mora-romagnola
- Una vera Mora di Romagna – https://www.pubblicitaitalia.com/eurocarni/2004/2/5058.html
- ANAS – SUIS – https://www.anas.it/html/suis/schedet/MR.html
- Razze suini: Mora Romagnola – https://www.agraria.org/suini/moraromagnola.htm
- Agri-net • L’allevamento sostenibile dell’Italia centrale – https://www.agri-net.it/lallevamento-sostenibile-e-le-razze-pregiate-dellitalia-centrale/
- Fiere e sagre in romagna – http://www.fiereesagreinromagna.it/pag_la_mora_romagnola.asp
- Razza Romagnola, Presìdio Slow Food e ristorazione: i tre cardini dell’Az. Agr. Zavoli – https://www.ruminantia.it/razza-romagnola-presidio-slow-food-e-ristorazione-i-tre-cardini-dellaz-agr-zavoli/
- La carne suina migliora: diminuiscono sale e colesterolo e aumenta il valore nutritivo. Le differenze a distanza di vent’anni – Il Fatto Alimentare – https://ilfattoalimentare.it/carne-suina-migliora-meno-grassi-colesterolo-elevato-valore-nutritivo-studio-italiano.html
- La Mora Romagnola e i suoi ibridi – https://www.associazionerare.it/la-mora-romagnola-e-i-suoi-ibridi/
- Così è stata salvata la Mora romagnola, una delle razze suine autoctone italiane | Corriere TV – https://video.corriere.it/cosi-stata-salvata-mora-romagnola-delle-razza-suine-autoctone-italiane/09dc1cf4-3279-11e8-99d9-35360f097e9f
- Allevare la Mora romagnola in armonia con la natura – https://suinicoltura.edagricole.it/allevamento/allevare-la-mora-romagnola-in-armonia-con-la-natura/
- PDF – https://www.open-farm.it/wp-content/uploads/2024/03/01_24_LA_RESILIENZA.pdf
- Allevamento semibrado suini: tecniche e curiosità del settore – https://dairy-market.com/blog/post/37-allevamento-semibrado-suini-tecniche-e-curiosita-del-settore-
- Allevamento estensivo: caratteristiche, vantaggi e criticità – https://www.ilgiornaledelcibo.it/allevamento-estensivo-caratteristiche/
- Progetto di Legge n.1869 del 2020 » Demetra – Normativa, atti e sedute della Regione Emilia-Romagna – https://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/articolo?urn=er:assemblealegislativa:progettodilegge:2020;1869
- Autoctoni, a che punto siamo suinicoltura tradizionale – https://suinicoltura.edagricole.it/allevamento/autoctoni-a-che-punto-siamo/