Pollo Italiano: Guida Completa alle Razze Autoctone, Tagli di Carne e Ricette Regionali

L’Italia è ricca di biodiversità avicola, con molte razze di pollo autoctone che si sono adattate ai loro territori. Razze come la Padovana del Veneto e la Livornese della Toscana offrono carni di alta qualità e sapore unici¹. Il libro “Carni Italiane: Guida Completa a Tagli, Razze e Tradizioni Regionali” è un’ottima guida per scoprire questo mondo affascinante².

Ogni regione italiana ha i suoi tagli di carne di pollo e ricette tradizionali, che narrano storie di genuinità e sapienza culinaria. Il “galletto nostrano” toscano e il “pollastrino” romano sono esempi di specialità che derivano da una filiera avicola che valorizza la qualità e il benessere animale¹. Il pollo italiano si distingue per la sua tenerezza, succulenza e gusto unici, grazie a metodi di allevamento sostenibili e processi di selezione rigorosi.

Il manuale copre l’intero settore delle carni, dalla selezione genetica alla distribuzione nelle macellerie, GDO e ristorazione¹. Esamina il mercato italiano ed europeo, le caratteristiche nutrizionali delle carni e le certificazioni di qualità come DOP e IGP¹.

• L’Italia vanta un ricco patrimonio di razze di pollo autoctone, adattate ai diversi territori
• Ogni regione offre tagli di carne e ricette tradizionali uniche, espressione di saperi antichi
• La filiera avicola italiana punta su qualità, benessere animale e sostenibilità
• Il libro “Carni Italiane” è una guida completa al settore, dalle razze ai tagli e alle tradizioni regionali
• Il manuale affronta tematiche come mercato, nutrizione, qualità e trasparenza della filiera avicola

L’Italia settentrionale è ricca di razze di pollo autoctone di alta qualità, come la Padovana e la Bionda Piemontese. Queste razze sono ammirate per la loro carne di eccellente qualità e per l’adattabilità ai loro territori di origine³. Le razze di polli sono classificate in base al loro paese di origine, al loro scopo di allevamento e al loro peso/dimensioni³.

La Padovana, originaria della provincia di Padova, è una delle quattro razze di polli autoctoni italiani in pericolo di estinzione⁴. Si distingue per la sua carne saporita e la sua resistenza alle malattie. Il progetto “TuBAvI-2” mira a salvaguardarla, attivo dal 2021 al 2024⁴.

La Bionda Piemontese, dalle Alpi occidentali, è un’altra razza in pericolo di estinzione⁴. È apprezzata per la sua carne magra e delicata, perfetta per l’ambiente montano del Piemonte. È inclusa nella Criobanca Italiana del Seme delle Razze Avicole Autoctone per la conservazione genetica⁴.

Le razze di pollo del nord Italia, come la Padovana e la Bionda Piemontese, rappresentano un patrimonio avicolo unico, frutto di secoli di selezione e adattamento ai territori di origine.

La tutela e valorizzazione di queste razze autoctone è cruciale per la biodiversità avicola italiana. Iniziative come mostre morfologiche avicunicole e colombofile mantengono vivo l’interesse per queste razze⁵. La presenza di giovani appassionati assicura un futuro per queste preziose risorse genetiche⁵.

La Toscana è famosa per la sua tradizione avicola, con due razze di pollo autoctone di grande valore: la Livornese e la Valdarno. Queste razze incarnano l’eccellenza regionale, grazie a caratteristiche uniche che le rendono ideali sia per l’allevamento di uova che per la produzione di carne di alta qualità.

La Livornese, originaria di Livorno, è una delle razze di pollo più antiche d’Italia. Si distingue per il suo piumaggio nero brillante con riflessi verdi e la pelle bianca. È apprezzata per la produzione di uova dal guscio bianco e per la carne saporita e delicata.

La Livornese rappresenta un patrimonio avicolo di inestimabile valore, testimonianza della tradizione contadina toscana.

La Valdarno, originaria della valle omonima, è un pollo rustico con carne molto gustosa. Riconosciuta come Standard nel 1905, si distingue per il piumaggio nero intenso e la pelle bianca. È nota per la precoce crescita e la qualità della carne.

Le galline Valdarno iniziano a deporre uova a guscio bianco dopo il 5° mese. Il peso minimo dell’uovo è di 55g. Il Gallo Valdarno pesa 2,5-2,8 kg, mentre le Galline 2,0-2,3 kg.

Nonostante la sua eccellenza, la Valdarno è classificata come razza rara in Italia. Dopo essere stata presentata ai Campionati Italiani di Reggio Emilia nel 1998, si estinse. Tuttavia, grazie al progetto “Gallo Nero”, è stata recuperata e valorizzata in Toscana.

Oggi, la popolazione totale stimata della Valdarno è di 398 esemplari (Castillo et al., 2021)⁶. È distribuita principalmente in Toscana, alto Lazio e Liguria⁶. Nonostante gli sforzi di conservazione, la Valdarno rimane minacciata⁶, un tesoro avicolo da preservare.

Le razze di pollo toscane Livornese e Valdarno sono un orgoglio della tradizione avicola regionale. Le loro caratteristiche uniche le rendono preziose sia per l’allevamento di uova che per la qualità della carne. La loro conservazione e promozione sono fondamentali per mantenere vivo questo patrimonio gastronomico e culturale.

L’Emilia-Romagna è un cuore pulsante della tradizione culinaria italiana. Qui, le razze di pollo emiliano romagnole sono fondamentali per l’identità gastronomica. La Romagnola e la Modenese sono due esempi di razze che simboleggiano l’essenza delle terre emiliano-romagnole.

Il pollo romagnolo si distingue per la sua rusticità e robustezza. Originario della Romagna, è apprezzato per la sua carne saporita. Il peso del maschio varia dai 2,5 ai 3,2 kg, mentre la femmina va dai 1,9 ai 2,6 kg⁷. La razza presenta varie colorazioni, come dorata frumento, dorata frumento blu, bianca, collo oro e nera con tracce rossastre⁷.

La Romagnola è riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale dell’Emilia-Romagna, insieme ad altre 63 razze⁸. Il “Pollo di Romagna” è menzionato specificamente, evidenziando il suo valore nella tradizione gastronomica regionale⁸.

La Modenese ha origini nelle antiche corti estensi di Modena. È elegante e raffinata, con carne delicata e gustosa. Il colore predominante è il fulvo-camoscio, con una cresta che presenta sei o più denti⁷. Le uova sono bianche e non inferiori a 55 grammi⁷.

La razza Modenese è oggetto di un progetto di tutela supportato dalla Provincia di Parma, a dimostrazione dell’impegno nel preservare questo patrimonio avicolo⁷.

Conosciuta anche come “Pollo di Razza Fidentina”, la Modenese è inserita nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali dell’Emilia-Romagna. Questo riconoscimento sottolinea il suo ruolo di spicco tra le carni tradizionali⁸.

Queste due razze rappresentano l’eccellenza avicola dell’Emilia-Romagna. Contribuiscono a preservare la biodiversità e arricchiscono la gamma di prodotti agroalimentari tradizionali della regione, che include salumi, formaggi e bevande tipiche⁸.

Il centro Italia è patria di due razze di pollo autoctone di grande valore: l’Ancona e la Mugellese. Questi polli incarnano un patrimonio di biodiversità e tradizione avicola che meritano attenzione e protezione.

L’Ancona, originaria dell’omonima città marchigiana, è allevata con successo dal 1813. Le spedizioni di razza Livornese e Valdarnese verso l’Inghilterra e gli Stati Uniti hanno contribuito alla sua diffusione⁹. La sua caratteristica piumaggio bianco con picchiettature nere aiuta a mimetizzarsi¹⁰. Produce fino a trecento uova all’anno, mantenendole fresche per almeno 4 anni⁹. In America, l’Ancona ha trovato successo, come attestato nel libro “History of Anconas” del 1915¹⁰.

Adatta sia al freddo che al caldo, l’Ancona è una razza rustica e robusta¹⁰. Le sue galline consumano meno cibo rispetto ad altre razze, rendendole ideali per allevamenti sostenibili⁹¹⁰. Tuttavia, attualmente non è possibile acquistare galline Ancona nei principali incubatoi, disponibili solo ibridi⁹.

La razza Ancona è stata oggetto di progetti di salvaguardia nel 2000 e nel 2009, mirando a reintrodurla in Toscana¹⁰. Nel 2007, è stata riconosciuta una seconda varietà di Ancona, di colore blu, con caratteristiche distintive¹⁰. Lo standard FIAV riconosce due varietà di Ancona, con specifiche morfologiche e di selezione¹⁰.

La Mugellese prende il nome dalla zona del Mugello in Toscana. È una razza rustica, allevata per la sua carne di alta qualità. Il suo piumaggio dorato con sfumature rossastre e la cresta rossa la rendono unica.

La selezione operata dagli allevatori locali ha valorizzato le sue caratteristiche di rusticità e adattabilità. La Mugellese si adatta bene a vari climi e resiste alle malattie.

La sua carne è apprezzata per la consistenza e il sapore delicato. È tradizionalmente usata in piatti toscani come il peposo e il pollo alla cacciatora.

La Mugellese, come molte razze autoctone italiane, è a rischio di estinzione. In Italia, 62 razze animali e 101 di galline sono a rischio di sparire senza protezione⁹. La diversità delle specie vertebrate diminuisce, con 3 a 5 specie che scompaiono ogni anno⁹. L’industria preferisce usare ibridi da sole 5 razze, riducendo la diversità genetica del pollo⁹.

È essenziale promuovere iniziative per salvaguardare e valorizzare razze come l’Ancona e la Mugellese. Solo così possiamo preservare questo patrimonio di biodiversità e tradizione avicola.

Il Sud Italia e le isole sono ricchi di razze avicole autoctone, come la Siciliana e la Millefiori di Lonigo. Queste razze di pollo del sud italia sono uniche e preziose, sia culturalmente che economicamente⁵.

La Siciliana è originaria dell’isola omonima e si distingue per la sua vivacità e rusticità. È perfetta per il clima mediterraneo, resistente alle alte temperature e alle condizioni estensive. Il pollo siciliano è amato per la sua carne gustosa e le sue uova di buona qualità⁵.

Ha un piumaggio variopinto, che va dal nero al bianco, passando per rosso e fulvo. La cresta è semplice e i bargigli ben sviluppati, rendendo il pollo fiero e distintivo.

La Millefiori di Lonigo proviene da Lonigo, in provincia di Vicenza. Il suo nome deriva dal piumaggio variopinto, ricordando un prato fiorito. È apprezzata dagli appassionati e dagli allevatori per la sua bellezza ornamentale⁵.

Non solo bella, la Millefiori di Lonigo è anche nota per la sua carne di qualità. Non specializzata in uova, le sue carni sono tenere e saporite, ideali per piatti veneti.

È fondamentale valorizzare e conservare queste razze autoctone per la biodiversità avicola italiana. Grazie a R.A.R.E. e iniziative istituzionali, si stanno facendo passi importanti per proteggere queste risorse genetiche⁵.

In Italia, esistono diverse razze di pollo rare che meritano di essere valorizzate e preservate. Tra queste, spiccano l’Ermellinata di Rovigo e la Polverara, due razze autoctone riconosciute a livello nazionale¹¹. Queste razze sono state incluse nel Libro Genealogico delle razze avicole autoctone in Italia, istituito con il Decreto Ministeriale n. 38992 del 05 dicembre 2019¹¹.

L’Ermellinata di Rovigo è una razza di pollo elegante originaria del Veneto, più precisamente del Polesine. Questa razza è stata sviluppata presso la Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo, attiva dal 1917 fino alla sua chiusura nel 1998¹². La Stazione ha svolto un ruolo fondamentale nella riscoperta e nel mantenimento delle razze autoctone di galline in Italia¹².

Il pollo ermellinato di rovigo si distingue per il suo piumaggio bianco con screziature nere, che lo rendono un esemplare di grande bellezza. Questa razza è allevata principalmente per scopi ornamentali, ma è apprezzata anche per la sua carne di buona qualità.

La Polverara è un’altra razza rara italiana, originaria di Polverara, un piccolo comune in provincia di Padova. Questa razza è caratterizzata da un ciuffo di piume sul capo, che le conferisce un aspetto unico e affascinante. Il pollo polverara è apprezzato non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua carne gustosa e di qualità.

La Polverara e l’Ermellinata di Rovigo rappresentano due gioielli dell’avicoltura italiana, testimonianze della biodiversità e della tradizione rurale del nostro Paese.

La valorizzazione e la tutela di queste razze autoctone sono fondamentali per preservare il patrimonio genetico avicolo italiano. Infatti, la maggior perdita di biodiversità delle razze avicole in Italia avvenne intorno agli anni ’60, a causa del predominio di grandi allevamenti avicoli intensivi¹². Oggi, grazie all’impegno di allevatori appassionati e alle iniziative di salvaguardia, queste razze stanno ritrovando il loro spazio nel panorama avicolo nazionale.

L’allevamento di queste razze autoctone, oltre a contribuire alla conservazione della biodiversità, offre anche un’opportunità per valorizzare le produzioni avicole locali e sostenibili. La regolamentazione CE 834/2007 sull’allevamento biologico di specie avicole promuove pratiche zootecniche rispettose delle necessità fisiologiche e comportamentali degli animali¹², favorendo così un approccio più etico e naturale all’avicoltura.

Riscoprire e promuovere razze di pollo rare come l’Ermellinata di Rovigo e la Polverara significa non solo tutelare un patrimonio genetico unico, ma anche valorizzare la storia, la cultura e le tradizioni rurali italiane.

L’Italia ha una ricca tradizione avicola, con molte razze autoctone che hanno influenzato la cultura e l’economia rurale. Tuttavia, alcune di queste razze sono scomparse, lasciando un vuoto nel patrimonio genetico e culturale. Tra queste, spiccano il pollo gigante di Padova, l’elegante pollo di Chioggia e il rustico pollo nostrano di Morozzo.

La Gigante di Padova, nota anche come pollo padovano gigante, era originaria del Veneto. Era presente dal XIX secolo e si distingueva per le sue dimensioni e il portamento imponente¹³. Nonostante gli sforzi di recupero, è ormai estinta, privando l’Italia di una delle sue razze più affascinanti.

La Pollo di Chioggia proveniva dalla laguna veneta e era apprezzata per la sua adattabilità all’ambiente umido e la resistenza alle malattie. Citata in documenti del XIV secolo, era rinomata per le sue carni di alta qualità e le uova¹³. La sua scomparsa ha lasciato solo ricordi del suo legame con la laguna.

La Nostrana di Morozzo era originaria del Piemonte e apprezzata per la sua resistenza e adattabilità. Era strettamente legata alla tradizione contadina piemontese e nota per le sue carni saporite. La sua scomparsa è stata dovuta all’abbandono in favore di razze più produttive.

La Friulana era una razza di pollo autoctona del Friuli Venezia Giulia, apprezzata per la sua rusticità e le sue uova. Era parte integrante della tradizione avicola locale da secoli. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nel patrimonio avicolo del Nord-Est.

La Schiatta di Pinerolo era originaria del Piemonte e legata alla tradizione sabauda. Era apprezzata per la qualità delle sue carni e allevata presso la corte dei Savoia. La sua scomparsa ha portato via un pezzo di storia dell’avicoltura piemontese.

La Collo Nudo Italiana era caratterizzata dall’assenza di piumaggio sul collo, rendendola unica nel panorama avicolo italiano. Era diffusa in diverse regioni e apprezzata per la sua rusticità e adattabilità ai climi variabili¹³. La sua scomparsa ha privato l’Italia di una delle sue espressioni più singolari.

La scomparsa di queste razze di pollo italiane rappresenta una perdita significativa per il patrimonio genetico e culturale del paese. Riscoprire e valorizzare le razze autoctone superstiti diventa quindi un imperativo per preservare la biodiversità avicola e tramandare alle future generazioni un’eredità preziosa.

Attraverso iniziative mirate di salvaguardia e promozione, è possibile evitare che altre razze di pollo italiane subiscano la stessa sorte, tutelando così un patrimonio unico e irripetibile. Solo attraverso la conservazione e la valorizzazione delle razze autoctone potremo onorare la memoria delle razze estinte e garantire un futuro all’avicoltura italiana.

Il pollo italiano offre una vasta gamma di tagli di carne, ognuno con le proprie caratteristiche uniche e usi culinari. Dalla versatilità del petto di pollo alla succulenza delle cosce, passando per la croccantezza delle ali e la delicatezza delle frattaglie, i tagli di carne del pollo italiano sono un tesoro di sapori e tradizioni.

Il petto di pollo è considerato la parte più magra e pregiata, adatto a molte preparazioni e consigliato per la cucina dei bambini¹⁴. Questo taglio versatile si presta a innumerevoli ricette, dalle insalate alle cotolette, passando per le scaloppine e i bocconcini.

La coscia di pollo, detta anche fuso, è considerata uno dei tagli più iconici e saporiti, perfetta arrosto o in umido¹⁴. Le cosce racchiudono il gusto autentico della tradizione contadina italiana, regalando piatti ricchi di sapore e sostanza.

Le sovracosce di pollo rappresentano un altro taglio amato della cucina italiana. Più carnose e saporite delle cosce, le sovracosce si prestano a preparazioni rustiche e saporite, come il pollo alla cacciatora o il pollo al forno con patate.

Le ali del pollo sono tra i tagli più amati e economici e possono essere fritte dopo essere state avvolte in una pastella e speziate con paprika, pepe e sale¹⁴. Croccanti fuori e morbide dentro, le ali sono perfette come finger food o per un pasto informale in compagnia.

I fegatini di pollo sono una vera delizia per i buongustai. Piccoli ma preziosi, i fegatini sono ricchi di sapore e si prestano a preparazioni raffinate, come il paté di fegatini o il ragù toscano.

Il cuore di pollo è un taglio poco conosciuto ma molto apprezzato dagli intenditori. Tenero e gustoso, il cuore può essere saltato in padella con erbe aromatiche o utilizzato per arricchire zuppe e minestre.

Il ventriglio di pollo è un’altra frattagliataglia poco nota ma dal sapore unico. Con la sua consistenza particolare e il gusto intenso, il ventriglio è perfetto per preparazioni tradizionali come il cibreo toscano.

Il collo del pollo può essere farcito con ingredienti a piacere in ricette toscane, come farcendolo con interiora di pollo e pane raffermo, e cuocendolo in acqua bollente o al forno per circa venti minuti¹⁴. Questo taglio economico e saporito è un classico della cucina povera italiana, capace di regalare piatti gustosi e appaganti.

Le zampe di pollo sono un taglio per i palati più coraggiosi e curiosi. Ricche di collagene e dal sapore intenso, le zampe possono essere utilizzate per preparare brodi e zuppe di grande carattere.

La cresta di pollo è considerata una vera delicatezza da molti buongustai. Dal sapore delicato e dalla consistenza unica, la cresta può essere servita come antipasto o utilizzata per arricchire risotti e piatti di alta cucina.

In conclusione, i tagli di carne del pollo italiano offrono un ventaglio di possibilità culinarie straordinarie. Dalle opzioni più comuni come petto e cosce, fino alle prelibatezze meno conosciute come fegatini e creste, il pollo italiano è un protagonista indiscusso della nostra tradizione gastronomica. Valorizzare ogni parte di questo animale significa non solo rendere omaggio alla sua versatilità, ma anche celebrare l’ingegno e la creatività della cucina italiana.

Le interiora del pollo, come fegato, cuore, reni e stomaco, sono ricche di minerali e possono essere utilizzate per preparare ricette come ragù o paté di fegatini di pollo¹⁴.

Un libro recente dedicato al pollo italiano, pubblicato da Vallardi nell’agosto 2022, è diventato un best seller su Amazon, classificandosi al 64° posto nella categoria “Cooking Chicken & White Meat” e al 145° posto nella categoria “Cooking Meat & Game”¹⁵. Questo successo testimonia il crescente interesse del pubblico verso la riscoperta delle razze avicole autoctone e delle preparazioni regionali a base di pollo.

L’evoluzione dell’allevamento del pollo italiano si orienta verso pratiche sempre più sostenibili e attente al benessere animale. Aziende come Fileni adottano standard di allevamento rispettosi degli animali, in linea con Compassion in World Farming, per i loro polli Broiler da carne a lento o medio accrescimento¹⁶. Questo impegno verso un allevamento sostenibile è cruciale per assicurare un futuro prospero alla filiera avicola italiana.

La domanda globale di proteine animali si aspetta di crescere del 16% nel prossimo decennio¹⁷, ponendo sfide alla sostenibilità della produzione avicola. Si previsiona un aumento del 26% nel consumo di carne avicola e del 22% in quello di uova¹⁷, rendendoli le fonti proteiche animali più consumate al mondo. Per soddisfare questa domanda in modo sostenibile, è essenziale adottare pratiche di allevamento responsabili e promuovere la salvaguardia delle razze di pollo autoctone.

Si stanno mettendo in atto numerose iniziative per preservare e valorizzare le razze di pollo autoctone italiane. Questi progetti di recupero mirano a conservare la biodiversità avicola e a mantenere vivo il patrimonio genetico di queste razze uniche. Attraverso la selezione mirata e l’allevamento controllato, si cerca di aumentare il numero di esemplari e di promuovere la loro diffusione sul territorio.

La filiera avicola italiana valorizza sempre più i prodotti locali e promuove la tracciabilità. L’allevamento a km zero e la promozione di filiere corte riducono l’impatto ambientale del trasporto e assicurano freschezza e qualità ai prodotti. Aziende come Fileni hanno introdotto confezioni ecocompatibili, riducendo del 90% l’utilizzo di plastica¹⁶, e hanno semplificato le etichette per una comunicazione più chiara al consumatore¹⁶.

In conclusione, l’allevamento sostenibile del pollo e la salvaguardia delle razze autoctone sono pilastri fondamentali per il futuro della filiera avicola italiana. Attraverso iniziative mirate e una maggiore valorizzazione dei prodotti locali, è possibile garantire un’offerta di carne avicola e uova di alta qualità, nel rispetto dell’ambiente e del benessere animale. Con una domanda di cibo in costante crescita, stimata in un aumento del 40% entro il 2025¹⁷, un approccio sostenibile alla produzione e alla salvaguardia delle razze avicole autoctone è essenziale per affrontare le sfide future e preservare il patrimonio gastronomico italiano.

La qualità e la freschezza sono fondamentali quando si sceglie il pollo italiano. Le carni di pollo sono ottimali per un’alimentazione sana e bilanciata¹⁸. Sono ricche di proteine, vitamine e minerali essenziali¹⁹, ideali per chi cerca un’opzione salutare e gustosa.

Per assicurarsi la massima qualità, considerate alcuni fattori chiave. Scegliete polli allevati eticamente e sostenibilmente, preferibilmente da allevamenti locali o regionali. Questo supporta l’economia locale e garantisce una dieta sana per il pollame, senza ormoni o antibiotici.

La freschezza del pollo è essenziale. Un pollo di qualità deve frollare almeno due giorni, massimo quattro, per mantenere la sua qualità¹⁸.

Al momento dell’acquisto, osservate l’aspetto del pollo. La pelle deve essere uniforme, senza macchie, e la carne soda e compatta. Evitate polli con odore sgradevole o consistenza molle, segno di scarsa freschezza.

Esistono vari tagli di carne di pollo, ognuno con caratteristiche uniche:

• Il petto di pollo è magro e versatile¹⁹, ideale per insalate e piatti leggeri.
• Le cosce di pollo sono saporite e ricche di grasso¹⁹, perfette per piatti tradizionali.
• Le ali di pollo sono amate per il loro sapore intenso e croccante¹⁹, ideali per grigliate.

In conclusione, scegliere il pollo italiano di qualità richiede attenzione alla provenienza e alla freschezza. Optare per un pollame di alta qualità e selezionare il taglio adatto alle vostre esigenze culinarie garantisce un sapore autentico e benefici nutrizionali¹⁹¹⁸.

Il viaggio alla scoperta del pollo italiano ci ha portato a esplorare un patrimonio di inestimabile valore. Questo patrimonio è frutto di secoli di tradizione e saperi tramandati. Abbiamo visto come le razze autoctone, come la Padovana e la Bionda Piemontese, siano parte di questo patrimonio. Le eccellenze toscane, come la Livornese e la Valdarno, e le vivaci rappresentanti del Sud, come la Siciliana, hanno mostrato la diversità e ricchezza della tradizione avicola italiana.

La valorizzazione del pollo italiano include anche la riscoperta di razze meno conosciute ma preziose. L’Ermellinata di Rovigo e la Polverara sono esempi di tesori da preservare e promuovere.

Abbiamo esplorato i tagli di carne del pollo italiano, scoprendo infinite possibilità culinarie. Dalle ricette regionali più antiche alle preparazioni innovative, ogni parte del pollo racconta una storia di gusto e tradizione. La produzione di carne di pollo in Italia è cresciuta significativamente, passando da 98.700 tonnellate nel 1965 a 1.151.000 tonnellate nel 2000²⁰. L’85,5% della produzione avicola italiana segue pratiche biologiche, mentre il 14,5% aderisce a pratiche di etichettatura di qualità, sostenendo la biodiversità e le tradizioni culinarie.

Per valorizzare questo tesoro, è fondamentale promuovere un allevamento sostenibile e salvaguardare le razze a rischio. Favorire un consumo consapevole e responsabile della carne di pollo italiana è essenziale. L’attenzione verso metodi di produzione alternativi, come l’allevamento all’aperto e biologico, risponde alle esigenze dei consumatori di prodotti più genuini e salutari²⁰. Il miglioramento genetico per una maggiore crescita degli animali ha un impatto indiretto sulle caratteristiche sensoriali delle carni, con carni più tenere e succulente ma con un aroma meno intenso²¹.

In conclusione, il pollo italiano è un patrimonio da tutelare e promuovere. Attraverso iniziative di educazione alimentare come il progetto GEA e progetti di modernizzazione del settore agricolo previsti dal PNRR, possiamo contribuire a diffondere una maggiore consapevolezza sul consumo responsabile della carne di pollo. Solo attraverso un impegno collettivo potremo garantire un futuro luminoso al pollo italiano e alle tradizioni che esso incarna.

1. PDF – https://static.tecnichenuove.it/edagricole/2021/07/5610-Il-manuale-delle-carni-estratto-del-libro.pdf
2. Carni Italiane: Guida Completa a Tagli, Razze e Tradizioni Regionali – https://bontalico.com/carni-italiane/
3. Gallus gallus domesticus – https://it.wikipedia.org/wiki/Gallus_gallus_domesticus
4. I polli autoctoni italiani sono a rischio di estinzione – https://rivistanatura.com/i-polli-autoctoni-italiani-sono-a-rischio-di-estinzione/
5. PDF – https://static.tecnichenuove.it/edagricole/2022/10/5562-Atlante-delle-razze-avicunicole-autoctone-estratto-del-libro.pdf
6. Valdarnese – TuBAvI – Polli italiani – https://www.pollitaliani.it/razze/valdarnese/
7. Razze polli: Modenese – https://www.agraria.org/polli/modenese.htm
8. Prodotti agroalimentari tradizionali emiliani e romagnoli – https://it.wikipedia.org/wiki/Prodotti_agroalimentari_tradizionali_emiliani_e_romagnoli
9. Storia della Razza Ancona – https://www.agraria.org/polli/anconastoria.htm
10. La gallina ovaiola Ancona dal piumaggio ‘picchiettato’ – https://www.tuttosullegalline.it/razze-galline/gallina-ovaiola-ancona/
11. Quali Razze Autoctone di Galline Conviene Allevare? – https://www.riversystems.it/it/chiediloallesperto-con-maurizio-arduin-le-razze-autoctone/
12. La gallina ovaiola autoctona nelle regioni italiane – https://www.tuttosullegalline.it/razze-galline/gallina-ovaiola-autoctona-regioni-italiane/
13. Biodiversità avicola del Veneto: le razze autoctone di polli. – http://oryctesblog.blogspot.com/2017/05/biodiversita-avicola-del-veneto-le.html
14. Non solo petto: tutti i tagli del pollo e come cucinarli – https://www.vivailpollo.it/in-cucina/3306/tagli-del-pollo/
15. Tipi, tagli, tecniche di cottura, eccellenza eBook : Terni, Luca: Amazon.it: Libri – https://www.amazon.it/Tutto-sulla-carne-tecniche-eccellenza-ebook/dp/B0B7NVWQ99
16. Il pollo a impatto zero di Fileni: “Questo è il mondo che lasceremo ai nostri figli” – https://www.cucchiaio.it/sostenibilita/il-pollo-a-impatto-zero-di-fileni/
17. Uno sguardo all’industria avicola mondiale del futuro – Zootecnica – https://zootecnica.it/2024/05/02/uno-sguardo-allindustria-avicola-mondiale-del-futuro/
18. La carne di pollo: quello che devi sapere – Sergio Maria Teutonico – https://sergiomariateutonico.it/carne-di-pollo-come-sceglierla/
19. Carne di pollo: n 1 delle carni bianche sulle nostre tavole – https://anticamacelleriaitaliana.it/carne-di-pollo-n1-delle-carni-bianche/
20. Studio della qualità della carcassa di polli – https://www.gallinapadovana.net/images/file/studio-della-qualita-della-carcassa-di-polli-laurea-specialistica.pdf
21. Variabilità  genetica delle caratteristiche qualitative delle carni avicole – https://www.pubblicitaitalia.com/eurocarni/2004/9/5503.html