Vitigni Regionali Italiani

Sagrantino: Il Vitigno Rosso più Tannico d’Italia

Sagrantino

Il Sagrantino di Montefalco emerge come il vino rosso più tannico d’Italia1 e del mondo. Originario dell’Umbria, la sua storia si estende nel Medioevo, con la prima menzione dell’uva Sagrantino datata 15492. La sua peculiarità si basa sulla straordinaria concentrazione di tannini, attribuibile alle caratteristiche genetiche del vitigno Sagrantino1. Presenta un colore rosso rubino intenso, con sfumature purpuree che si trasformano in granate con l’età2. Il suo bouquet è complesso, mentre il gusto è potente ma armonioso.

Punti Chiave

  • Il Sagrantino di Montefalco è il vino rosso più tannico d’Italia
  • Origini del vitigno Sagrantino risalgono al Medioevo
  • Colore rosso rubino intenso con riflessi purpurei
  • Bouquet complesso e gusto potente ma equilibrato
  • Concentrazione eccezionale di tannini

Storia e Origini del Sagrantino di Montefalco

Sagrantino grape

Le origini del Sagrantino, vitigno autoctono umbro, si perdono nel Medioevo3. Il primo documento che menziona l’uso del mosto di Sagrantino a Montefalco risale al XVI secolo3. Nel 1622, un’ordinanza del Cardinale Boncompagni puniva con l’impiccagione chiunque tagliasse una vite di Sagrantino3.

Le Radici Medievali del Vitigno

Il nome Sagrantino deriva dal latino “sacer” (sacro), evidenziando il suo legame con l’ambito religioso3. I frati francescani, provenienti dall’Asia Minore, introdussero il vitigno in Italia3. Inizialmente, il Sagrantino era prodotto come vino dolce, ma la versione secca apparve solo nel 19003.

L'Evoluzione nel Tempo

Montefalco fu riconosciuta come eccellenza enologica dell’Umbria già nei primi anni del XX secolo, introducendo il Sagrantino secco nel 19723. La DOC per il Sagrantino di Montefalco fu ottenuta il 30 ottobre 1979, seguita dalla DOCG il 5 novembre 19923. Questo riconoscimento sancì la fama nazionale e internazionale di questo vino unico e pregiato.

“Il Sagrantino di Montefalco è uno dei 4-5 ‘top player’ enologici italiani, insieme a Brunello di Montalcino, Barolo, Amarone della Valpolicella e Taurasi.”4

Oggi, il Sagrantino di Montefalco è riconosciuto come il vino rosso più tannico d’Italia5. La sua produzione è regolamentata da un disciplinare che prevede l’utilizzo del 100% di uve Sagrantino, con una resa massima di 80 quintali per ettaro e un invecchiamento minimo di 33 mesi, di cui almeno 12 in botti di legno4.

Montefalco, il bellissimo borgo medievale umbro che dà il nome al vino, è diventato una meta imprescindibile per gli appassionati di enologia e turismo, offrendo splendidi paesaggi e monumenti storici legati alla storia del Sagrantino3.

Il Territorio di Produzione DOCG

Zona di produzione Montefalco Sagrantino DOCG

La produzione del Montefalco Sagrantino DOCG è rigorosamente circoscritta a un’area specifica dell’Umbria6. Questa zona di produzione abbraccia l’intero comune di Montefalco e porzioni dei comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria, tutti nella provincia di Perugia67. Il territorio di Montefalco si estende tra 220 e 472 metri di altitudine, con varie inclinazioni e esposizioni che generano una varietà di microclimi78.

Il clima di questa zona è caratterizzato come mediterraneo-continentale, con estati che variano tra 18-23°C e inverni tra 4-6°C8. La piovosità annuale oscilla tra 750 e 1300 millimetri, con maggiore abbondanza in autunno e minore in estate78. I suoli, prevalentemente argilloso-calcarei, presentano profondità e scheletro variabili, perfetti per la viticoltura7.

L’intera denominazione Montefalco Sagrantino DOCG è stata istituita nel 19926 e ha subito l’ultima modifica al disciplinare di produzione nel 20116. Il vino Montefalco Sagrantino DOCG si produce in due tipologie: Secco e Passito, entrambe al 100% Sagrantino6. Oltre al Sagrantino, questa zona offre anche altri vini DOC come il Montefalco DOC Bianco, il Montefalco Greghetto DOC e il Montefalco Rosso DOC8.

DenominazioneZona di ProduzioneTipologie
Montefalco Sagrantino DOCGMontefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi, Giano dell’UmbriaSecco, Passito
“La chiesa di San Francesco a Montefalco ospita gli affreschi di Benozzo Gozzoli, noti come ‘Storie della vita di San Francesco’, una testimonianza della ricca storia artistica del territorio.”8

Le peculiarità del suo territorio, con diversi microclimi e tipologie di suolo, rendono la zona di produzione del Montefalco Sagrantino DOCG ideale per la coltivazione del vitigno Sagrantino e la produzione di vini di alta qualità7.

Caratteristiche del Vitigno Sagrantino

Sagrantino Grape Clusters

Il Sagrantino, vitigno a bacca nera originario dell’Umbria, si distingue per le sue peculiari caratteristiche genetiche e per la sua eccezionale resistenza9. Coltivato su circa 670 ettari di terreno da circa 350 produttori9, questo vitigno è esclusivamente destinato alla produzione del pregiato Sagrantino di Montefalco DOCG9.

Peculiarità Genetiche

Geneticamente, il Sagrantino si caratterizza per l’accumulo di una quantità straordinaria di tannini, sia nella buccia che nell’acino9. Questa caratteristica unica contribuisce alla struttura e all’intensità del vino prodotto, rendendolo uno dei più tannici al mondo9.

Resistenza e Adattabilità

Le bacche del Sagrantino sono spesse e resistenti, consentendo all’uva di adattarsi perfettamente al terroir dell’Umbria10. Questa naturale resilienza permette di coltivare il Sagrantino anche in condizioni climatiche avverse, preservando la qualità dell’uva e la longevità del vino9.

Caratteristiche Principali del Vitigno SagrantinoValore
Superficie Coltivata670 ettari9
Numero di ProduttoriCirca 3509
Numero di Imbottigliatori899
Utilizzo Esclusivo per Sagrantino di Montefalco DOCG9
Concentrazione di TanniniElevata, tra i più tannici al mondo9
“Il Sagrantino di Montefalco è uno dei vini italiani più apprezzati nel mondo.”11

I Tannini nel Vino: Comprensione Fondamentale

Tannini nel vino

I tannini, composti chimici derivanti dall’uva, sono cruciali nella definizione dei vini rossi, come il Sagrantino di Montefalco12. Originariamente dalla buccia, dai semi e dai raspi, questi polifenoli conferiscono astringenza e influenzano l’invecchiamento del vino12.

Alcuni vini, come Sagrantino, Barolo, Barbaresco, Aglianico, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Tannat, Syrah, Tempranillo, Malbec e Mourvèdre, sono noti per il loro alto contenuto di tannini1213. Invece, i vini bianchi hanno una quantità minore di tannini, a causa della mancanza di macerazione con le parti solide del grappolo1213.

La vinificazione richiede un’attenta gestione dei tannini per raggiungere l’equilibrio perfetto tra astringenza, struttura e capacità di invecchiamento. Questo processo è essenziale per definire il vino tannico e vino rustico14.

“I tannini nobili rilasciati dal legno sono tra gli elementi più importanti per l’affinamento del sapore del vino. Con il tempo, la sensazione dura e amara dei tannini si affievolisce rendendo i vini più setosi e avvolgenti.”12

Una migliore comprensione dei tannini e la loro evoluzione durante la vinificazione e l’invecchiamento permette ai produttori di ottimizzare l’estrazione e la gestione di questi composti. Ciò contribuisce a creare vini più complessi e personali14.

Classificazione e Tipologie di Tannini

I tannini nel vino si dividono in categorie diverse, tra cui i tannini condensati, i tannini idrolizzabili rilasciati dal legno durante l’affinamento, e i tannini ellagici che tendono a evolvere nel tempo14.

  • I tannini condensati sono i più abbondanti e provengono direttamente dalle bucce, dai semi e dai raspi dell’uva.
  • I tannini idrolizzabili vengono rilasciati dal legno delle botti durante l’affinamento, arricchendo il vino di note di vaniglia, spezie e frutta secca.
  • I tannini ellagici evolvono nel tempo, contribuendo a rendere il vino più setoso e morbido.

La comprensione della composizione e dell’evoluzione di questi diversi tipi di tannini è fondamentale per i produttori. Questo aiuta a gestire al meglio l’estrazione e l’invecchiamento dei loro vini14.

Sagrantino: Il Re dei Tannini

confronto vitigni tannici

Il Sagrantino è universalmente riconosciuto come il vino più tannico al mondo15, grazie alla sua composizione genetica distintiva15. Questa varietà autoctona dell’Umbria si distingue per un elevato contenuto di polifenoli, soprattutto tannini. Questi componenti conferiscono al vino una struttura e una tipicità tannica inconfondibili15.

Il Sagrantino si differenzia da altri vitigni noti per la loro tannicità, come il Nebbiolo, l’Aglianico o il Cabernet Sauvignon. Si distingue per l’equilibrio e la qualità dei suoi tannini, risultando meno astringente ma mantenendo una intensità notevole16. Questa peculiarità deriva da una lunga e attenta selezione clonale e da una vinificazione sapiente. Questo permette di esaltare al meglio le caratteristiche di questa varietà15.

Composizione Unica dei Tannini

I tannini del Sagrantino presentano una composizione polifenolica unica, che li rende particolarmente strutturati e longevi15. Durante l’affinamento in botte e in bottiglia, questi tannini si evolvono gradualmente. Conferiscono al vino una complessità aromatica e una morbidezza che si accentua con il passare del tempo15.

Confronto con Altri Vitigni Tannici

Sebbene molti altri vitigni siano noti per la loro tannicità, come il Nebbiolo, l’Aglianico o il Cabernet Sauvignon, il Sagrantino si distingue per una composizione polifenolica ancora più ricca e complessa15. Questa caratteristica gli consente di sviluppare tannini meno aggressivi e più eleganti. Creano un equilibrio gustativo unico nel suo genere16.

VitignoContenuto PolifenolicoCaratteristiche Organolettiche
SagrantinoElevatoTannini strutturati, meno astringenti
NebbioloMedio-elevatoTannini austeri e persistenti
AglianicoMedio-elevatoTannini potenti e persistenti
Cabernet SauvignonMedio-elevatoTannini robusti e asciutti
“Il Sagrantino è il re indiscusso dei vini italiani per la sua impareggiabile concentrazione di tannini.”16

La straordinaria struttura tannica del Sagrantino, unita alla sua eleganza e complessità aromatica, lo rendono un vino unico nel panorama enologico italiano16. Grazie a queste caratteristiche, il Sagrantino è considerato il vino più tannico al mondo17. Si propone come un’esperienza sensoriale di assoluto valore per gli appassionati di vino.

Il Processo di Vinificazione

Immagine processo di vinificazione Sagrantino

La produzione del Sagrantino di Montefalco richiede tecniche di vinificazione specifiche per gestire la sua alta concentrazione tannica18. Il processo inizia con una lunga macerazione sulle bucce, seguita dalla fermentazione malolattica e da un prolungato affinamento in botti di legno18. Secondo il disciplinare DOCG, il Sagrantino deve essere sottoposto a un minimo di 33 mesi di invecchiamento, di cui almeno 12 in botte, prima di essere immesso sul mercato con un ulteriore periodo di 4 mesi in bottiglia18. Questo lungo processo di lavorazione è essenziale per ammorbidire i tannini e sviluppare la complessa gamma aromatica che caratterizza questo vino.

La fermentazione malolattica, in particolare, svolge un ruolo cruciale nella trasformazione dei tannini, rendendoli più morbidi e integrati nel vino18. Inoltre, l’affinamento in botti di legno favorisce l’evoluzione dei profumi e dei sapori, conferendo al Sagrantino la sua straordinaria complessità organolettica18.

Fase del ProcessoDettagli
Macerazione sulle bucceLunga durata per estrarre i tannini
Fermentazione malolatticaTrasforma gli acidi per ammorbidire i tannini
Affinamento in botteMinimo 12 mesi per sviluppare complessità
Affinamento in bottigliaMinimo 4 mesi prima della commercializzazione

Grazie a questo meticoloso processo di vinificazione, il Sagrantino di Montefalco raggiunge la sua massima espressione, con una struttura tannica imponente bilanciata da una raffinata eleganza18. Questo vino rappresenta una vera e propria eccellenza del patrimonio enoico italiano, diventando un ambasciatore dei grandi rossi del nostro Paese18.

Caratteristiche Organolettiche

caratteristiche organolettiche sagrantino

Il Sagrantino si distingue per le sue caratteristiche organolettiche uniche e affascinanti. Fin dal primo sguardo, il vino presenta un colore rosso rubino intenso19, quasi impenetrabile, con riflessi violacei che catturano l’attenzione.

Analisi Visiva

Questo colore profondo e avvolgente è il risultato della composizione unica del vitigno Sagrantino, che conferisce al vino una struttura tannica potente e una notevole longevità19. L’aspetto visivo è già un preludio della ricchezza di aromi e sapori che seguiranno.

Profilo Olfattivo

Al naso, il Sagrantino offre un bouquet aromatico19 complesso e intrigante, con note intense di frutti rossi e neri, sfumature speziate e accenni di cuoio e tabacco. Questo profilo olfattivo avvolgente e persistente è il risultato di un’attenta cura e di un lungo processo di vinificazione.

Esperienza Gustativa

In bocca, il Sagrantino si distingue per la sua struttura potente e la sua tannicità pronunciata, ma vellutata19. L’elevata concentrazione di estratto secco19 conferisce al vino una sensazione di ricchezza e complessità, equilibrata da una buona acidità che ne preserva la freschezza. Il gusto è denso e persistente, con note di more, prugne, spezie e un finale lungo e appagante.

L’esperienza di degustare un Sagrantino è un viaggio sensoriale completo, che coinvolge la vista, l’olfatto e il gusto in un’armonia unica e affascinante. Questo vino rosso è un’espressione autentica del terroir di Montefalco, con una personalità decisa e una longevità straordinaria.

“Il Sagrantino di Montefalco è un vino che richiede pazienza e dedizione, ma regala emozioni uniche a chi lo sa apprezzare.”

L'Affinamento e l'Evoluzione nel Tempo

Il Sagrantino, il vino rosso più tannico d’Italia, si distingue per un affinamento e un’evoluzione nel tempo di spicco. La maturazione di un vino rosso giovane e beverino richiede un periodo minimo di circa tre21 in contenitori inerti come acciaio, fibra di vetro o cemento. Tuttavia, per vini più strutturati come il Sagrantino, il periodo di maturazione può essere esteso fino a 4 o 5 anni in contenitori di legno come botti grandi o piccole come la barrique o il tonneau21.

Durante questa fase di invecchiamento, i tannini presenti nel vino tendono a polimerizzarsi e ossidarsi, diventando più morbidi ed eleganti21. Inoltre, durante la maturazione in contenitori di legno, si stima che vi sia una perdita di alcol causata dall’evaporazione, in media compresa tra lo 0,2% e lo 0,3% all’anno21.

La fase di affinamento e stabilizzazione post-imbottigliamento del Sagrantino è altrettanto cruciale, variando da un minimo di 3 mesi a un massimo di sei mesi21. Questo processo consente al vino di sviluppare una maggiore complessità e armonia, con il colore che evolve verso sfumature granata e il bouquet che si arricchisce di note terziarie come cuoio, tabacco e spezie.

Grazie a questa meticolosa attenzione all’invecchiamento e all’affinamento in bottiglia, il Sagrantino può evolvere magnificamente per decenni, con le migliori annate che continuano a migliorare per 20-30 anni o più21.

AnnataValutazioneCaratteristiche
20173 stelleFreschezza inattesa e tannini bilanciati22
2017Alta finezzaGrazie alle vigne vecchie22
2017Pulito e aromaticoUtilizzo di legno piccolo22
2014Annata difficile22
2017PromettenteAcidità e tannini stratificati22
2017Intensità tannica e presenza di legno22
2017Tannino corpulento ma non aggressivo22
“I tannini presenti nei vini rossi come il Sagrantino tendono a polimerizzarsi e ossidarsi nel tempo, diventando più morbidi ed eleganti.”

Oltre all’evoluzione dei tannini, il processo di affinamento del Sagrantino influenza anche altri aspetti del vino, come il colore, il bouquet e la struttura21. Grazie a questa lunga e attenta maturazione, il Sagrantino riesce a esprimere tutto il suo potenziale, diventando un vino dalla straordinaria complessità e longevità.

Il Ruolo del Legno

L’utilizzo di contenitori in legno, come botti grandi o piccole, svolge un ruolo fondamentale nell’affinamento del Sagrantino. Alcuni produttori optano per lunghe maturazioni in legno, fino a 18 mesi, per conferire al vino maggiore struttura e complessità22. Inoltre, l’approccio di alcune cantine è orientato a un Sagrantino non troppo austero e complesso, privilegiando un’evoluzione più equilibrata e armonica22.

La scelta del tipo di legno e della durata dell’invecchiamento è fondamentale per la personificazione di ogni Sagrantino, rendendo ogni bottiglia unica e riflettendo fedelmente lo stile e la filosofia di ogni produttore.

L'Importanza delle Annate

Infine, il fattore annata riveste un ruolo cruciale nell’evoluzione del Sagrantino. Alcune annate si sono rivelate più difficili, come la 2014, mentre altre, come la 2017, hanno mostrato una freschezza inattesa e un miglior bilanciamento dei tannini22. La valutazione comparativa delle diverse annate in commercio è fondamentale per comprendere la coerenza e la qualità del Sagrantino22.

In sintesi, l’affinamento e l’evoluzione nel tempo sono elementi cruciali che rendono il Sagrantino un vino unico e straordinario, in grado di esprimere tutto il suo potenziale e regalare emozioni uniche agli appassionati212223.

Zone di Produzione e Microclimi

Il territorio di produzione del Sagrantino di Montefalco si sviluppa su altitudini variabili tra i 220 e i 472 metri sul livello del mare24. Questa area, focalizzata intorno a Montefalco, beneficia di un microclima favorevole, influenzato dai fiumi Clitunno e Topino. Le estati sono calde, mentre gli inverni sono miti24. I terreni, ricchi di argilla e calcare, sono fondamentali per la complessità del vino24.

Ogni angolo di questa vasta area contribuisce a creare unicità al Sagrantino, grazie alla diversità del terroir umbro25. La zona di Montefalco Doc, con i suoi 430 ettari, produce circa 2,2 milioni di bottiglie all’anno25. I 660 ettari di vigneti di Sagrantino, invece, generano circa 1,7 milioni di bottiglie annualmente25. Questa varietà di microclimi e terreni rende il Sagrantino unico, facendone un vero ambasciatore del territorio di Montefalco.

Il microclima del Sagrantino è caratterizzato da estati con temperature medie di 22-23°C e inverni con temperature di 4-6°C24. Le precipitazioni variano tra 800 e 1100 mm all’anno, con un minimo estivo e un massimo autunnale24. Questi elementi climatici, uniti alla composizione dei suoli, fanno del Sagrantino un vino rappresentativo del territorio di produzione.

FAQ

Cos’è il Sagrantino di Montefalco?

Il Sagrantino di Montefalco rappresenta il vino rosso più tannico d’Italia e del mondo. Originario dell’Umbria, la sua storia si estende fino al Medioevo. Si distingue per la sua elevata concentrazione di tannini, attribuibile alle peculiari caratteristiche genetiche del vitigno Sagrantino.

Quali sono le origini del Sagrantino?

Le origini del Sagrantino risalgono al XIV-XV secolo, importato da frati francescani dall’Asia Minore. Il nome “sacro” indica il suo uso in funzioni religiose. Originariamente prodotto come vino dolce, la versione secca apparve solo nel 1900.

Dove viene prodotto il Montefalco Sagrantino DOCG?

La produzione del Montefalco Sagrantino DOCG è limitata a un’area specifica dell’Umbria. Questa area comprende l’intero comune di Montefalco e parti dei comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria, tutti nella provincia di Perugia.

Quali sono le caratteristiche uniche del vitigno Sagrantino?

Il Sagrantino è un vitigno a bacca nera con caratteristiche uniche. Accumula una quantità straordinaria di tannini sia nella buccia che nell’acino. Le sue bacche sono spesse, resistenti a muffe e climi avversi, adattandosi perfettamente al terroir umbro.

Perché il Sagrantino è considerato il vino più tannico al mondo?

Il Sagrantino è riconosciuto come il vino più tannico al mondo grazie alla sua composizione genetica unica. La concentrazione di tannini supera quella di altri vitigni noti per la loro tannicità, come il Nebbiolo, l’Aglianico o il Cabernet Sauvignon.

Come viene vinificato il Sagrantino?

La vinificazione del Sagrantino richiede tecniche specifiche per gestire l’alta concentrazione tannica. Il processo include una lunga macerazione sulle bucce, fermentazione malolattica e un lungo affinamento in botti di legno. Il disciplinare DOCG impone un minimo di 33 mesi di affinamento, di cui almeno 12 in botte, seguito da 4 mesi in bottiglia prima della commercializzazione.

Quali sono le caratteristiche organolettiche del Sagrantino?

Il Sagrantino si presenta con un colore rosso rubino intenso, quasi impenetrabile, con riflessi violacei. Al naso, offre un bouquet complesso di frutti rossi e neri, note speziate e sentori di cuoio e tabacco. Al palato, si distingue per la sua struttura potente, con tannini pronunciati ma vellutati, equilibrati da una buona acidità.

Come evolve il Sagrantino nel tempo?

L’affinamento è cruciale per il Sagrantino. Il lungo periodo in botte e bottiglia permette ai tannini di ammorbidirsi e al vino di sviluppare complessità. Con l’invecchiamento, il colore evolve verso sfumature granata, mentre il bouquet si arricchisce di note terziarie come cuoio, tabacco e spezie.

Come influisce il territorio di produzione sul Sagrantino?

La zona di produzione del Sagrantino, centrata intorno a Montefalco, è caratterizzata da colline con altitudini tra i 220 e i 472 metri. Il microclima è influenzato dalla presenza dei fiumi Clitunno e Topino, con estati calde e inverni miti. I terreni, ricchi di argilla e calcare, contribuiscono alla complessità del vino.

Link alle fonti

  1. Il vino più tannico del mondo: il Sagrantino di Montefalco » Florwine – https://florwine.com/magazine/il-vino-piu-tannico-del-mondo-il-sagrantino-di-montefalco/?srsltid=AfmBOoqEyAkbR_F88YySa6g5bIQAXeFVuRdML6olNnkfn_NaDeDxSY7P
  2. Sagrantino in vendita online: offerte e prezzi – https://www.callmewine.com/sagrantino-V255.htm
  3. Sagrantino di Montefalco Un vino dalle origini antiche Santa Maria degli Ancillotti – https://www.santamariadegliancillotti.com/it/blog/sagrantino-di-montefalco-un-vino-dalle-origini-antiche-148
  4. Il Sagrantino di Montefalco | Osteria il Sagrantino Montefalco – https://www.osteriasagrantinomontefalco.com/sagrantino-di-montefalco/
  5. Montefalco Sagrantino: origine, caratteristiche e dove provarlo – https://www.tenutedelcerro.it/it/le-tenute/colpetrone/news/montefalco-sagrantino-origine-caratteristiche-e-dove-provarlo
  6. Montefalco Sagrantino DOCG – Quattrocalici – https://www.quattrocalici.it/denominazioni/montefalco-sagrantino-docg/
  7. Zone di produzione – Consorzio Tutela Vini Montefalco – https://www.consorziomontefalco.it/zone-di-produzione/
  8. Montefalco, la terra del Sagrantino e non solo… – Amanti di Vino – https://amantidivino.it/montefalco-la-terra-del-sagrantino-e-non-solo/
  9. Sagrantino – https://it.wikipedia.org/wiki/Sagrantino
  10. Vino Sagrantino di Montefalco (Montefalco Sagrantino) DOCG – https://www.svinando.com/blog/conoscere-il-vino-vino-sagrantino-di-montefalco
  11. Il Sagrantino di Montefalco Come riconoscerne uno di qualità Azienda Agricola Borgese – https://www.aziendaborgese.com/it/blog/il-sagrantino-di-montefalco-come-riconoscerne-uno-di-qualita-82
  12. Alla scoperta del tannino, viaggio attraverso le morbide spigolosità del vino – https://vdgmagazine.it/alla-scoperta-del-tannino-viaggio-attraverso-le-morbide-spigolosita-del-vino/
  13. Il divin tannino… – ArtesTV | Giornale – https://www.artestv.it/il-divin-tannino/
  14. Alla scoperta del favoloso mondo del tannino… – https://www.culturagroalimentare.com/culturenoica/alla-scoperta-del-favoloso-mondo-del-tannino/
  15. Sagrantino – Arnaldo Caprai – https://www.arnaldocaprai.it/sagrantino/
  16. Montefalco Sagrantino D.O.C.G. – Terre di Cascia | Prodotti tipici artigianali dell’Umbria – https://www.terredicascia.com/prodotto/vino/montefalco-sagrantino-d-o-c-g/
  17. ARNALDO CAPRAI, Sagrantino il Re del Tannino – https://www.lacompagniadelcalice.it/arnaldo-caprai-sagrantino-il-re-del-tannino/
  18. Sagrantino di Montefalco: Un Tesoro Umbro tra Tradizione e Innovazione – https://vinaidelborgo.com/blogs/notizie/sagrantino-di-montefalco-un-tesoro-umbro-tra-tradizione-e-innovazione?srsltid=AfmBOopNghnJ-cFX2xosPoHw2OGdVn1dNSNjFfwe1DDSn50eazeiCL1W
  19. Montefalco Sagrantino DOCG – Quattrocalici – https://www.quattrocalici.it/tipologie-vino/montefalco-sagrantino-docg/
  20. MONTEFALCO SAGRANTINO DOCG – https://www.lecimate.it/prodotto/montefalco-sagrantino-docg/
  21. Maturazione, Invecchiamento e Affinamento del vino – Quattrocalici – https://www.quattrocalici.it/conoscere-il-vino/affinamento-del-vino/
  22. Il Sagrantino alla ricerca di nuove identità • Food and Wine Italia – https://www.foodandwineitalia.com/il-sagrantino-alla-ricerca-di-nuove-identita/
  23. Le grandi potenzialità di evoluzione del Sagrantino. I vini di Villa Mongalli a Montefalco – https://vinodabere.it/le-grandi-potenzialita-di-evoluzione-del-sagrantino-i-vini-di-villa-mongalli-a-montefalco/
  24. PDF – https://www.arnaldocaprai.it/wp-content/uploads/2023/01/CAPRAI_3_IL-SAGRANTINO.pdf
  25. Sagrantino di Montefalco: ebrezza e santità | Proposta Vini – https://www.propostavini.com/blog/sagrantino-ebrezza-e-santita/

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