Commercio dei Cereali

Mercato del Grano: Filiera Italiana dalla Semina alla Tavola

Mercato del Grano

La Borsa Merci di Bologna, fondata nel 1898, è la più antica istituzione italiana dedicata alla contrattazione di prodotti agricoli, incluso il grano. Ancora oggi, svolge un ruolo cruciale nel determinare i prezzi del grano e nel garantire la trasparenza del mercato cerealicolo nazionale. Un pezzo di storia che testimonia l’importanza secolare del grano nell’economia italiana.

La filiera del grano in Italia rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia agroalimentare. Con una produzione annua stimata in oltre 4 milioni di tonnellate, il settore mostra una crescita significativa, nonostante le sfide climatiche e di mercato1.

Il grano italiano non solo alimenta l’industria nazionale della pasta, rinomata icona del Made in Italy, ma contribuisce anche all’export alimentare del paese, che supera i 40 miliardi di euro1. Tuttavia, la produzione interna non basta a soddisfare la domanda, rendendo necessarie le importazioni.

L’innovazione gioca un ruolo chiave nel mercato del grano. La ricerca varietale si concentra su caratteristiche come l’elevato indice di giallo della semola e l’alto contenuto proteico, mentre l’adozione di tecnologie informatiche offre vantaggi economici e ambientali nella gestione aziendale1.

La sostenibilità è diventata un fattore cruciale. L’uso di concimi organo-minerali può portare a un beneficio economico del +7% per l’azienda agricola, mentre l’industria dei fertilizzanti sta adottando processi produttivi innovativi per ridurre le emissioni di CO21.

Il mercato del grano italiano è strettamente legato alle dinamiche globali. Le fluttuazioni dei prezzi internazionali e gli eventi climatici in paesi produttori chiave come il Canada influenzano direttamente i prezzi nazionali2. Questa interconnessione richiede strategie di vendita flessibili e una gestione oculata dei rischi di mercato.

Punti Chiave

  • Produzione nazionale in crescita ma ancora insufficiente
  • Importanza dell’export e del marchio Made in Italy
  • Innovazioni nella ricerca varietale e nella gestione aziendale
  • Focus crescente sulla sostenibilità ambientale
  • Influenza delle dinamiche globali sul mercato locale
  • Necessità di strategie di vendita flessibili
  • Ruolo cruciale della Borsa Merci di Bologna

Mercato del grano: Analisi dei trend e delle dinamiche attuali

Il mercato del grano in Italia attraversa un periodo di significativi mutamenti. Le quotazioni grano riflettono una situazione complessa, influenzata da fattori sia nazionali che internazionali. L’andamento mercato grano ha visto un aumento dei prezzi negli ultimi anni.

Nel 2006, la produzione mondiale di cereali ha raggiunto 1967 milioni di tonnellate, con una domanda stimata di circa 2040 milioni di tonnellate, creando un deficit di 73 milioni di tonnellate3. Questo squilibrio ha contribuito a una pressione al rialzo sul prezzo del grano.

Fattori che influenzano i prezzi del grano

I prezzi del grano sono influenzati da molteplici fattori. Le scorte iniziali, i volumi produttivi e le rese giocano un ruolo cruciale. In Italia, nel 2006, i prezzi alla produzione del frumento sono cresciuti del 14,1%, con il grano duro in aumento del 15,4% e quello tenero dell’11,8%3.

La situazione si è ulteriormente intensificata nel 2007, con un aumento del 47,1% per il frumento tenero e del 66% per il frumento duro3. Questi dati evidenziano la volatilità del mercato e l’importanza di monitorare costantemente l’andamento dei prezzi.

Quotazioni e borse merci: come interpretare i dati

Le quotazioni grano nelle borse merci offrono indicazioni preziose sull’andamento del mercato. È fondamentale analizzare questi dati nel contesto più ampio del mercato globale. Ad esempio, negli Stati Uniti, nel 2006, i prezzi alla produzione dei cereali da alimentazione hanno registrato un incremento del 20,7%, seguito da un ulteriore aumento del 37,2% nei primi undici mesi del 20073.

L’analisi delle tendenze produttive del grano in Italia e nel contesto globale, unitamente alle statistiche di importazione e alle fluttuazioni dei prezzi, fornisce un quadro completo delle dinamiche di mercato4. Questi dati sono essenziali per comprendere l’evoluzione del mercato del grano e per prendere decisioni informate nel settore agricolo.

In un contesto di mercato dinamico come quello italiano, l’analisi approfondita delle quotazioni e delle tendenze del grano rimane cruciale per tutti gli attori della filiera, dai produttori ai consumatori.

La coltivazione del grano in Italia

Varietà grano italiano

La coltivazione del grano in Italia costituisce un elemento cruciale dell’agricoltura nazionale. Esistono due principali categorie: il grano duro e il grano tenero. Ognuna di queste presenta caratteristiche distintive, adatte a specifiche applicazioni culinarie.

Principali varietà di grano coltivate nel territorio italiano

Il grano duro, fondamentale per la produzione di pasta, è prevalentemente coltivato nelle regioni meridionali come la Puglia e la Sicilia. Al contrario, il grano tenero prospera in Emilia Romagna e altre aree settentrionali, ideale per la produzione di farine per pane e dolci.

La produzione nazionale di grano affronta sfide significative. Si prevede una diminuzione del 10%, con una produzione di 3,4 milioni di tonnellate, rappresentando meno del 60% del fabbisogno dell’industria molitoria5. Questo calo è particolarmente evidente in Emilia Romagna, dove oltre il 50% della superficie dedicata al grano ha subito danni a causa di fenomeni climatici avversi5.

Nonostante le difficoltà, l’Italia mantiene una posizione di rilievo nel mercato globale del grano. Il 60% circa delle confezioni di pasta prodotte nel paese è destinato all’export, confermando la qualità del grano italiano5. Tuttavia, la produzione interna non è sufficiente a soddisfare la domanda, costringendo i pastifici a dipendere dalle importazioni.

Le sfide climatiche e di mercato stanno influenzando i prezzi. I prezzi del grano duro si aggirano intorno ai 330 euro a tonnellata per le varietà pregiate, con una differenza di 100 euro in meno per la nuova categoria del “sotto mercantile”5. Questa situazione sta generando tensioni tra agricoltori e industrie molitorie, evidenziando la necessità di strategie sostenibili per il futuro della coltivazione del grano in Italia.

La coltivazione del grano in Italia, pur affrontando sfide, rimane un settore vitale per l’economia e la tradizione culinaria del paese. Come per molte razze di pollo italiano, anche le varietà di grano rappresentano un patrimonio da preservare e valorizzare per le future generazioni.

Raccolta e stoccaggio: punti critici della filiera

Innovazioni tecnologiche grano

La raccolta e lo stoccaggio del grano sono fasi cruciali nella filiera cerealicola italiana. Richiedono attenzione e precisione per garantire la qualità del prodotto finale. Il Consorzio CRISMA a.r.l., che unisce piccole e medie aziende siciliane, produce oltre 100.000 quintali di grano duro. Questo dimostra l’importanza di una gestione efficiente in queste fasi6.

I centri di stoccaggio svolgono un ruolo fondamentale nella conservazione della granella. Mantengono elevati standard qualitativi per le industrie di trasformazione6. Le partite di produzione integrata devono essere identificate all’ingresso di questi centri. Questo avviene attraverso la consegna della scheda di campo, garantendo così la tracciabilità del prodotto7.

Innovazioni tecnologiche nella fase di raccolta

Le innovazioni tecnologiche stanno rivoluzionando la raccolta grano. Migliorano l’efficienza e la qualità del prodotto. Tra queste, troviamo l’utilizzo di sostanze alternative agli insetticidi di sintesi, come polveri inerte di diatomee e oli essenziali. Queste hanno dimostrato una spiccata sinergia8.

Lo sviluppo di software per la simulazione dei risultati economici permette agli agricoltori di ottimizzare le scelte varietali e le strategie di fertilizzazione e difesa. Incrementa la redditività8. Queste innovazioni tecnologiche grano si stanno dimostrando essenziali per affrontare le sfide del mercato moderno.

FaseInnovazioneBeneficio
RaccoltaMacchinari di precisioneRiduzione delle perdite di prodotto
StoccaggioSistemi di monitoraggio avanzatiControllo ottimale di umidità e temperatura
TrattamentoSostanze naturali alternativeMinore impatto ambientale

L’applicazione dei principi HACCP e la collaborazione dei dipendenti delle strutture di stoccaggio sono fondamentali. Garantiscono la sicurezza alimentare7. La rintracciabilità del grano, dalle fasi di produzione fino alla distribuzione, è diventata un elemento imprescindibile per la filiera cerealicola moderna.

Mercato del grano: Esportazioni e importazioni italiane

Mercato del grano italiano

Il settore del grano in Italia si caratterizza per un equilibrio sottile tra esportazioni e importazioni. Questo commercio gioca un ruolo cruciale nell’economia nazionale, influenzando la bilancia commerciale del paese in modo significativo.

L’Italia emerge come un grande produttore di grano duro, con una produzione annua di circa 3,8 milioni di tonnellate su 1,3 milioni di ettari coltivati9. Questo primato evidenzia l’importanza del settore per l’agricoltura italiana e il suo potenziale nelle esportazioni.

Principali partner commerciali e volumi di scambio

Nel contesto delle importazioni, l’Italia si rivolge a partner strategici come Stati Uniti, Canada e Ucraina. La situazione geopolitica ha inciso sulle dinamiche commerciali, con l’Ucraina che ha inviato grandi quantità di grano in Europa attraverso i paesi confinanti, a causa delle difficoltà nelle esportazioni via mare9.

Le esportazioni di pasta italiana hanno subito una flessione del 3% nei primi dieci mesi del 2023, totalizzando 1,68 milioni di tonnellate9. Tuttavia, il valore delle esportazioni ha visto un aumento del 3,6%, raggiungendo i 2,57 miliardi di euro. Questo testimonia la resilienza e il prestigio del prodotto italiano sui mercati internazionali9.

La crisi nel Mar Rosso ha causato un aumento dei costi di trasporto, influenzando le esportazioni verso l’Asia. Queste esportazioni, che valgono circa 800 milioni di euro per pasta e prodotti da forno italiani, evidenziano la necessità di strategie flessibili per mantenere la competitività delle esportazioni9. Questo scenario richiede un’attenzione particolare alle dinamiche commerciali internazionali.

L’Unione Europea, di cui l’Italia fa parte, ha importato oltre 37 milioni di tonnellate di cereali nel 2023, per un valore superiore agli 11,5 miliardi di euro, con l’Ucraina come primo fornitore10. Questi dati mettono in luce la complessità del mercato cerealicolo europeo e l’importanza di monitorare attentamente i flussi commerciali per garantire una bilancia commerciale equilibrata.

La produzione di grano duro rimane il pilastro dell’agricoltura italiana, sostenendo un’industria di trasformazione di eccellenza riconosciuta a livello mondiale.

In conclusione, il mercato del grano italiano si trova di fronte a sfide e opportunità in un contesto globale in rapida evoluzione. La capacità di adattarsi alle fluttuazioni del mercato e di valorizzare la qualità dei prodotti nazionali sarà fondamentale per mantenere una posizione di rilievo nel commercio internazionale del grano.

Certificazioni di qualità nella filiera del grano

Certificazioni grano italiano

La filiera del grano in Italia si distingue per l’attenzione alla qualità e alla tracciabilità. Le certificazioni grano rappresentano una garanzia per i consumatori, assicurando prodotti di eccellenza.

DOP e IGP: l'eccellenza del grano italiano

Le certificazioni DOP grano e IGP grano valorizzano le peculiarità del territorio italiano. Queste attestazioni garantiscono l’origine e i metodi di produzione tradizionali, offrendo ai consumatori prodotti autentici e di alta qualità grano italiano11.

Il settore cerealicolo italiano vanta diverse certificazioni che testimoniano l’impegno verso l’eccellenza:

  • ISO 22005 per la tracciabilità della filiera
  • Certificazioni biologiche
  • GMP+ per la gestione di materie prime per mangimi
  • ISCC-EU e 2BSvs per la sostenibilità

Queste certificazioni non solo garantiscono la qualità del prodotto, ma promuovono anche pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente1213.

“La qualità certificata si ottiene mediante l’atto di una terza parte indipendente che dichiara la conformità a specifiche norme o requisiti concordati come parametri essenziali di qualità.”

Il sistema di certificazione del grano italiano coinvolge diversi attori della filiera, dalle aziende agricole ai consorzi di ricerca. Un esempio è il Consorzio “G. P. Ballatore”, che ha sviluppato un sistema di controllo delle caratteristiche merceologiche del grano duro, certificato dal WCS – World Certification Services – Italy11.

CertificazioneAmbitoBenefici
DOP/IGPOrigine e metodi di produzioneAutenticità e qualità garantite
ISO 22005Tracciabilità della filieraTrasparenza e sicurezza alimentare
BiologicoMetodi di coltivazioneSostenibilità e salute

Queste certificazioni non solo elevano gli standard qualitativi del grano italiano, ma contribuiscono anche a rafforzare la fiducia dei consumatori e a promuovere pratiche agricole sostenibili.

Sostenibilità ambientale nella produzione di grano

Sostenibilità mercato grano

La priorità nell’industria agricola italiana si sposta verso la sostenibilità nel mercato del grano. L’attenzione si concentra sull’impatto ambientale del grano, con ricerche miranti a sviluppare pratiche più eco-friendly.

Pratiche agricole eco-friendly

L’agricoltura eco-friendly del grano sta guadagnando terreno in Italia. Un chilogrammo di farina ha un’impronta di carbonio di 594 grammi di CO2, mentre la sua produzione richiede quasi 2.000 litri d’acqua14. Questi dati evidenziano l’importanza di adottare pratiche sostenibili nella coltivazione del grano.

L’utilizzo di concimi organo-minerali può portare a un beneficio economico del +7% per le aziende agricole, dimostrando che la sostenibilità può andare di pari passo con la redditività15. Le attività agricole a basso impatto sono valorizzate in regioni come l’Emilia Romagna, puntando al miglioramento qualitativo del prodotto.

Impatto sul mercato

La sostenibilità nel mercato del grano sta influenzando le scelte dei consumatori e della grande distribuzione. C’è una crescente preoccupazione per seguire tendenze di acquisto legate alla responsabilità ambientale e alla territorialità15. Questo ha portato allo sviluppo di sistemi come “Filiera Progeo”, che supporta gli agricoltori nell’ottenere migliori rese produttive nel rispetto dell’ambiente.

L’innovazione gioca un ruolo cruciale nell’agricoltura eco-friendly del grano. La ricerca si sta concentrando su varietà con elevato indice di giallo della semola, alto contenuto proteico e ottima qualità del glutine15. Inoltre, l’adozione di sistemi di supporto alle decisioni offre vantaggi economici e ambientali.

La sfida è produrre grano in modo economicamente vantaggioso, rispettoso per l’ambiente e socialmente corretto.

L’industria dei fertilizzanti sta concentrando i suoi sforzi su processi produttivi innovativi per ridurre le emissioni di CO2 e utilizzare fonti rinnovabili15. Queste iniziative stanno contribuendo a ridurre l’impatto ambientale del grano e a promuovere un’agricoltura più sostenibile.

Pratica sostenibileBeneficio ambientaleImpatto economico
Uso di concimi organo-mineraliRiduzione dell’impronta di carbonio+7% di beneficio economico
Agricoltura biologicaRiduzione significativa dell’impatto ambientaleValorizzazione del prodotto sul mercato
Sistemi di supporto alle decisioniOttimizzazione dell’uso delle risorseVantaggi economici e ambientali

La sostenibilità nel mercato del grano è diventata un fattore chiave per il successo a lungo termine. L’adozione di pratiche eco-friendly non solo riduce l’impatto ambientale del grano, ma apre anche nuove opportunità di mercato per i produttori italiani.

Il ruolo della grande distribuzione e dei mercati locali

mercati locali grano

La grande distribuzione svolge un ruolo cruciale nella filiera del grano in Italia. I prodotti a Marchio del Distributore costituiscono il 31,5% dei consumi di beni confezionati, con un valore di 25,4 miliardi di euro16. Nel settore agroalimentare, le vendite di questi prodotti ammontano a 8,5 miliardi, un terzo del totale16.

La distribuzione del grano attraverso la GDO ha visto un aumento significativo, con una crescita del 15,3% a valore e del 4,7% a volume nell’ultimo anno16. Questo trend evidenzia l’importanza crescente della grande distribuzione nella commercializzazione del grano e dei suoi derivati.

Parallelamente, i mercati locali del grano stanno guadagnando terreno. I Centri Agroalimentari (Caa) svolgono un ruolo cruciale per i produttori agricoli e il dettaglio locale, sia nella logistica dell’ultimo miglio che nei movimenti redistributivi nazionali17. Questi centri rappresentano un’alternativa alla grande distribuzione, offrendo opportunità aggiuntive al settore produttivo17.

La filiera del grano km 0 trova sostegno nella strategia Farm to Fork europea, che promuove il dettaglio di vicinato17. Questo approccio favorisce la connessione diretta tra produttori e consumatori, valorizzando la produzione locale e riducendo l’impatto ambientale.

Canale di distribuzioneVantaggiSfide
Grande distribuzioneAmpia copertura, efficienza logisticaPressione sui prezzi, standardizzazione
Mercati localiSupporto ai produttori locali, freschezzaLimitata capacità di stoccaggio, stagionalità
Filiera km 0Sostenibilità, tracciabilitàCosti di gestione, limiti di scala

Il settore cerealicolo italiano sta mostrando segni di miglioramento. Nei primi cinque mesi del 2023, la bilancia import-export ha registrato un passivo ridotto di quasi 500 milioni di euro rispetto agli anni precedenti17. Questo dato suggerisce un rafforzamento della produzione locale e una maggiore competitività del grano italiano sui mercati.

Sfide e opportunità future per il mercato del grano italiano

Il mercato del grano italiano si trova di fronte a un futuro ricco di sfide e opportunità. L’Italia, leader europeo e secondo produttore mondiale di grano, si affaccia a un panorama in rapida evoluzione18. La filiera del grano, che comprende dalla produzione alla trasformazione in prodotti finiti, richiede un approccio innovativo per mantenere la sua posizione di rilievo.

Impatto dei cambiamenti climatici sulla produzione

Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più significative per la produzione di grano. Gli eventi meteorologici estremi e le variazioni nelle temperature medie stanno influenzando i raccolti. Per affrontare questa situazione, è essenziale un monitoraggio nazionale delle produzioni, che permetta di reagire prontamente agli eventi climatici avversi18. La resilienza della filiera del grano dipenderà dalla capacità di adattarsi a queste nuove condizioni.

Innovazione e ricerca per una filiera più resiliente

L’innovazione gioca un ruolo cruciale nel futuro del mercato del grano. La ricerca si sta concentrando sullo sviluppo di varietà più resistenti alle condizioni climatiche mutevoli. Il supporto finanziario per la ricerca e l’innovazione nel settore del grano duro e della pasta è fondamentale per mantenere la competitività18. Progetti come il Granoro “Dedicato” dimostrano l’importanza di iniziative locali: con 15.000 tonnellate di grano attese su quasi 5.000 ettari, rappresenta un modello di filiera sostenibile e innovativa19.

Le sfide future del settore saranno legate alla competizione con i mercati globali, come dimostra la crescita della Turchia nella produzione di pasta19. Per mantenere la leadership, l’industria italiana dovrà puntare sulla qualità, l’innovazione e la sostenibilità, coinvolgendo i consumatori nella comprensione del valore del prodotto finale18. Solo così il futuro del mercato del grano italiano potrà rimanere luminoso e promettente.

FAQ

Quali fattori influenzano i prezzi del grano?

I prezzi del grano sono determinati da vari elementi. Tra questi, le scorte iniziali, i volumi produttivi, le rese e le condizioni meteorologiche giocano un ruolo cruciale. Le attuali quotazioni riflettono scorte ai minimi storici, potenzialmente influenzando positivamente i prezzi medi.

Quali sono le principali varietà di grano coltivate in Italia?

In Italia, predominano il grano duro e il grano tenero. Le regioni più produttive sono Puglia, Sicilia ed Emilia Romagna.

Quali innovazioni tecnologiche sono state introdotte nella fase di raccolta del grano?

L’innovazione tecnologica ha migliorato le tecniche di raccolta e conservazione del grano. Queste innovazioni sono dirette a migliorare la qualità del prodotto e l’efficienza nella raccolta e stoccaggio.

Qual è la situazione delle esportazioni e importazioni di grano in Italia?

L’Italia esporta circa il 60% della sua produzione di pasta. Tuttavia, importa il 40% del suo fabbisogno di grano. I principali partner commerciali per le importazioni sono Stati Uniti, Canada e Ucraina. Il deficit commerciale nel settore cerealicolo diminuisce grazie al calo dei prezzi.

Quali certificazioni di qualità esistono per il grano italiano?

Il disciplinare “Seme di Qualità” del Consorzio per la valorizzazione delle sementi (Convase) traccia i cereali italiani dal seme. Questo sistema di certificazione assicura la provenienza e la qualità del grano italiano, offrendo maggiori garanzie ai consumatori.

Quali pratiche agricole eco-friendly vengono adottate nella produzione di grano?

La ricerca si concentra su varietà di grano più resistenti alle malattie e tolleranti ai cambiamenti climatici. Il progetto “Crea 100+15 Granoduro” mira a raggiungere produzioni di 100 quintali per ettaro con il 15% di proteina, mantenendo alti standard di sostenibilità ambientale.

Qual è il ruolo della grande distribuzione e dei mercati locali nella filiera del grano?

La grande distribuzione e i mercati locali sono fondamentali nella valorizzazione del grano italiano. È essenziale gestire responsabilmente il meccanismo di trasmissione dei prezzi per valorizzare tutti gli attori della filiera, dall’agricoltura alla distribuzione.

Quali sfide e opportunità si prospettano per il futuro del mercato del grano italiano?

I cambiamenti climatici rappresentano una sfida significativa per la produzione di grano. La ricerca si concentra su tecniche di evoluzione assistita per sviluppare varietà più resistenti. L’impiego di seme certificato e la collaborazione tra gli attori della filiera sono cruciali per mantenere competitiva la produzione italiana di grano.

Link alle fonti

  1. La sostenibilità applicata alla filiera del grano italiano – https://terraevita.edagricole.it/fertilizzanti-concimi/la-sostenibilita-nella-filiera-del-grano-italiano/
  2. Grano duro, prezzi in attesa di nuovi dati – https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2024/09/12/grano-duro-prezzi-in-attesa-di-nuovi-dati/85690
  3. Microsoft Word – Filiera del frumento_20080121.doc – https://osservaprezzi.mise.gov.it/documenti/studiricerche/Filiera del frumento_20080121.pdf
  4. PDF – https://thesis.unipd.it/retrieve/daaa329d-b646-4e08-835f-ca7205e8df1e/Tiengo_Giacomo – TV.pdf
  5. Grano italiano, raccolto a -10% ma i prezzi non risalgono – https://www.ilsole24ore.com/art/grano-italiano-raccolto-10percento-ma-prezzi-non-risalgono-AGKwXPI
  6. Il Consorzio – Consorzio Crisma – https://www.consorziocrisma.it/consorzio/
  7. POST-RACCOLTA CEREALI – https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/produzioni-agroalimentari/temi/bio-agro-climambiente/agricoltura-integrata/disciplinari-produzione-integrata-vegetale/Collezione-dpi/2019/norme/post-raccolta-2019/normepostraccoltacoltureerbacee.pdf/@@download/file/norme post raccolta colture erbacee.pdf
  8. INNOVACEREALI: Tecnologie innovative per le filiere avanzate di frumento duro e tenero – https://www.innovarurale.it/it/innovainazione/bancadati/innovacereali-tecnologie-innovative-le-filiere-avanzate-di-frumento-duro-e/printable/pdf
  9. Raddoppia l’import di grano duro mentre frena l’export di pasta – https://www.ilsole24ore.com/art/raddoppia-l-import-grano-duro-mentre-frena-l-export-pasta-AFSteKSC
  10. Cereali, le stime Usda sui mercati – https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2024/04/24/cereali-le-stime-usda-sui-mercati/83791
  11. PDF – http://www.ilgranoduro.it/POMB34/pdf/ottimizzazione/cap9.pdf
  12. Grano italiano: non tutte le certificazioni di filiera sono uguali – https://it.linkedin.com/pulse/grano-italiano-non-tutte-le-certificazioni-di-filiera-rachello
  13. Filiera Agroalimentare – CAI – https://www.consorziagrariditalia.it/prodotti-servizi/filiera-agroalimentare/
  14. La sostenibilità ambientale – Infofarine – https://infofarine.it/dal-frumento-alle-farine/la-sostenibilita-ambientale/
  15. La filiera del grano sposa la sostenibilità – L’Informatore Agrario – https://www.informatoreagrario.it/agroindustria/la-filiera-del-grano-sposa-la-sostenibilita/
  16. Le mani della Gdo sull’agricoltura – https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2024/01/17/le-mani-della-gdo-sull-agricoltura/81043
  17. Il nuovo corso dei mercati all’ingrosso – https://agronotizie.imagelinenetwork.com/prezzi-mercati/2023/09/27/il-nuovo-corso-dei-mercati-all-ingrosso/80206
  18. Il grano duro italiano tra sfide e opportunità: una filiera da valorizzare – https://www.agrifood.tech/made-in-italy/il-grano-duro-italiano-tra-sfide-e-opportunita-una-filiera-da-valorizzare/
  19. IL FUTURO DEL GRANO ITALIANO E LE NUOVE SFIDE: A FOGGIA GRANORO PROMUOVE UNA TAVOLA ROTONDA – – https://pastaria.it/il-futuro-del-grano-italiano-e-le-nuove-sfide-a-foggia-granoro-promuove-una-tavola-rotonda/

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