Mercato del Vino Italiano:Trend, Opportunità e Sfide per un Settore in Crescita

Il mercato del vino italiano si trova in una fase di continua evoluzione, affrontando nuove sfide e cogliendo interessanti opportunità di crescita. Nonostante la sua rinomata produzione, l’Italia esporta meno del 50% del suo vino. Ciò significa che quasi la metà della nostra pregiata produzione rimane in patria. Gli italiani hanno così accesso a una vasta selezione di vini di alta qualità a prezzi spesso più convenienti rispetto ai mercati esteri¹.

Il settore è influenzato da diversi trend, tra cui i cambiamenti climatici che incidono sulla produzione¹. La crescita dell’e-commerce sta rivoluzionando le modalità di vendita e distribuzione¹. Inoltre, l’aumento della richiesta di vini biologici da parte dei consumatori è un trend significativo¹. Le nuove opportunità offerte dai mercati asiatici e latinoamericani rappresentano un altro aspetto importante¹.

L’Italia è uno dei principali produttori ed esportatori di vino al mondo, con una tradizione vitivinicola di lunga data¹. Per affrontare le sfide future, le aziende del settore devono investire in pratiche agricole sostenibili, soluzioni di e-commerce, produzione di vini biologici e di alta qualità, nonché nell’adozione di nuove tecnologie¹. È fondamentale promuovere le denominazioni di origine e i vini pregiati sui mercati internazionali, attraverso investimenti mirati in marketing e comunicazione¹.

• Il mercato del vino italiano è in continua evoluzione, affrontando nuove sfide e cogliendo opportunità di crescita.
• L’Italia è uno dei principali produttori ed esportatori di vino al mondo, con una lunga tradizione vitivinicola.
• Fattori come i cambiamenti climatici, la crescita dell’e-commerce e la domanda di vini biologici stanno plasmando il settore.
• Le aziende devono investire in pratiche sostenibili, soluzioni digitali e prodotti di alta qualità per rimanere competitive.
• La promozione delle denominazioni di origine e dei vini pregiati sui mercati internazionali è essenziale per il successo del settore.

L’export del vino italiano ha conosciuto una significativa ripresa, con segnali di crescita particolarmente incoraggianti. Nel 2021, il mercato ha raggiunto un record di 7,1 miliardi di euro, con un aumento del 12,6% rispetto al 2020 e del 10% rispetto al 2019². I mercati tradizionali, come Stati Uniti e Germania, rappresentano il 40% delle esportazioni, confermando la loro importanza². Tuttavia, le opportunità di crescita si estendono anche a mercati emergenti come la Cina e il Sud-Est Asiatico, nonostante le sfide culturali da superare.

La Germania, primo mercato di sbocco per il vino italiano, ha registrato nel 2021 un fatturato record di 917 milioni di euro, con un aumento del 5,7% rispetto al 2020 e del 9,3% rispetto al 2019². Negli Stati Uniti, il trend è altrettanto positivo, con un incremento del 14% delle esportazioni². Consolidare la presenza in questi mercati chiave sarà fondamentale per le cantine italiane, attraverso strategie di marketing mirate e il rafforzamento delle relazioni con i principali distributori.

Mentre i mercati tradizionali mantengono la loro importanza, l’Italia guarda a nuovi orizzonti, come la Cina e il Sud-Est Asiatico. Questi mercati emergenti offrono grandi opportunità di crescita, ma richiedono un approccio attento alle differenze culturali e ai gusti dei consumatori locali. Le cantine italiane dovranno adattare le loro strategie di comunicazione e di posizionamento del prodotto per cogliere appieno il potenziale di questi mercati in rapida evoluzione.

Un esempio positivo proviene dai Paesi nordici e scandinavi, come Svezia e Norvegia, che hanno registrato una crescita a doppia cifra nelle esportazioni di vino italiano nel 2021, rispettivamente +11,4% e +24% nei primi dieci mesi dell’anno². Questo dimostra che anche in mercati meno maturi, il vino italiano può trovare spazio per un’ulteriore espansione.

Inoltre, prodotti di punta come il Prosecco DOC e il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene DOCG hanno avuto un anno da record, con il 25,4% e il 30% rispettivamente del loro fatturato derivante dalle esportazioni, affermandosi come leader indiscussi nel mercato europeo degli spumanti². Allo stesso modo, i vini toscani, come Brunello e Chianti, e i grandi rossi piemontesi, come Barolo e Barbaresco, hanno continuato a ottenere eccellenti risultati all’estero².

In sintesi, l’export di vino italiano sta attraversando una fase di forte ripresa, con i mercati tradizionali che mantengono il loro ruolo centrale e nuove opportunità che si aprono in mercati emergenti. Per cogliere appieno questo potenziale, le cantine italiane dovranno adottare strategie mirate e adattarsi alle differenze culturali e di gusto dei consumatori locali.

L’e-commerce ha trasformato il settore del vino italiano, rendendo la vendita e la distribuzione più dinamiche. Durante i lockdown del 2020 e 2021, il settore ha conosciuto un aumento significativo. Tuttavia, negli ultimi due anni, ha registrato una flessione del 21% rispetto al picco del 2021³. Nonostante ciò, l’e-commerce rimane un canale di vendita importante, triplicando le vendite rispetto al 2019³.

Le piattaforme di e-commerce offrono nuove opportunità sia ai piccoli che ai grandi produttori di vino italiano. Queste piattaforme permettono di raggiungere mercati e consumatori in tutto il mondo. Si è osservato un aumento della presenza di proprietarie di piattaforme di e-commerce, passate dal 24% al 44% tra le principali aziende⁴. L’adozione di tecnologie digitali come l’e-commerce sta accelerando nell’intero settore vinicolo italiano⁴.

Il marketing digitale, in particolare sui social media e attraverso l’influencer marketing, è diventato fondamentale per la promozione dei vini italiani⁵. Instagram si è affermato come la principale piattaforma social per il settore, con un incremento del 90% dei follower nel 2020⁴. L’utilizzo di influencer ha contribuito significativamente al successo del settore vitivinicolo italiano, aiutando a costruire comunità globali e aumentare la consapevolezza del marchio⁵.

Per prosperare nel mercato del vino in evoluzione, le cantine devono ascoltare, adattarsi e trasformarsi per soddisfare i desideri e le preferenze dei consumatori⁵. L’approccio di marketing digitale, che include l’utilizzo di social media, influencer e strategie di fidelizzazione, è diventato essenziale per il successo delle aziende vinicole italiane⁵.

“Il futuro del mercato del vino italiano passa necessariamente attraverso la digitalizzazione e l’e-commerce, che offrono nuove opportunità di crescita sia per i grandi che per i piccoli produttori.”

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Il settore vinicolo italiano attraversa una fase di profonda trasformazione, guidata dalla crescente domanda di vini sostenibili. Il mercato del vino italiano supera i 300 miliardi di dollari, con previsioni di crescita fino a 412,9 miliardi nel 2027⁶. La domanda per la viticoltura biologica e biodinamica aumenta, influenzando il mercato e la percezione dei consumatori.

Le nuove esigenze dei consumatori e dei produttori hanno guidato l’evoluzione del settore vitivinicolo italiano. La categoria dei vini sostenibili, che include vini biologici, biodinamici, vegani e naturali, guadagna importanza nel mercato del vino⁷. Le aziende vinicole stanno integrando la sostenibilità nelle loro strategie, riconoscendo l’importanza di questo aspetto per la competitività e la soddisfazione dei consumatori⁷.

Il packaging eco-friendly rappresenta una sfida e un’opportunità per il settore del vino italiano. I consumatori cercano prodotti con un minore impatto ambientale. Le aziende vinicole devono investire in soluzioni di confezionamento innovative per soddisfare questa domanda di vini italiani sostenibili⁷.

La “Cantina del Futuro” è un esempio di come l’innovazione e la sostenibilità possano essere integrate nella produzione di vino in Italia⁸. Questo progetto mira a migliorare l’efficienza e la sostenibilità della produzione vinicola, affrontando sfide come il cambiamento climatico e le aspettative dei consumatori in termini di qualità e sostenibilità⁸.

In sintesi, la sostenibilità è diventata un imperativo nel mercato del vino italiano, guidando l’evoluzione del settore verso pratiche eco-compatibili. Questa transizione rappresenta sia una sfida che un’opportunità per le aziende vinicole italiane di differenziarsi e soddisfare le crescenti aspettative dei consumatori in termini di responsabilità ambientale e sociale⁷⁸.

“La sostenibilità e la responsabilità sociale stanno diventando fattori chiave di competitività per tutte le aziende, incluse quelle del settore vitivinicolo, influenzando la percezione e i comportamenti di acquisto dei consumatori.”⁷

I cambiamenti climatici stanno influenzando notevolmente la produzione di vino italiano. Analisi scientifiche mostrano un aumento delle temperature globali dal 1850 ad oggi⁹. Le precipitazioni, però, non hanno mostrato variazioni uniformi, con un aumento della siccità in alcune zone, come in Italia⁹. Queste variazioni climatiche influenzano direttamente l’attività vitivinicola, portando a un anticipo delle fasi fenologiche, un aumento degli zuccheri e una diminuzione dell’acidità dell’uva alla raccolta⁹.

Per adattarsi a questi cambiamenti, le aziende vinicole italiane stanno adottando nuove tecnologie come la precision viticulture e la smart agriculture. Queste innovazioni permettono di gestire meglio il vigneto e ridurre l’impatto ambientale⁹. Monitorare e intervenire su base mirata sulle esigenze della vite aiuta a adattarsi ai cambiamenti climatici, assicurando una produzione di alta qualità.

Si osserva uno spostamento delle zone viticole, con entrambi i lati di opportunità e rischi⁹. Il cambiamento climatico potrebbe portare alla creazione di nuovi vini e terroir adatti alle nuove condizioni climatiche⁹. Tuttavia, ci sono anche rischi maggiori per malattie delle viti come l’esca e la flavescenza dorata a causa dell’innalzamento termico⁹. Le aziende devono valutare attentamente le strategie di adattamento, come il cambio dei vitigni e la gestione della chioma, per affrontare queste sfide.

“L’enologia possiede strumenti efficaci per affrontare le sfide imposte dal cambiamento climatico nel settore del vino.”⁹

In conclusione, i cambiamenti climatici stanno avendo un impatto significativo sulla produzione di vino italiano. Le aziende devono adottare nuove tecnologie e strategie di adattamento per rispondere a queste sfide. Allo stesso tempo, emergono nuove opportunità per il settore vitivinicolo, dimostrando la resilienza e l’innovazione di questo importante comparto dell’economia italiana.

L’enoturismo è cruciale per promuovere i vini italiani all’estero. Le aziende vinicole investono in esperienze immersive per attirare visitatori e appassionati di vino da tutto il mondo¹⁰.

L’enoturismo è fondamentale per il mercato del vino italiano. Il 73% delle cantine italiane è gestito da donne¹¹. Il 12% delle cantine ha un marchio famoso o storico, prevalentemente in Veneto e Sicilia¹¹. Queste offrono esperienze uniche, immergendo i visitatori nella cultura vitivinicola.

Il 44% delle cantine si trova fuori dai principali circuiti turistici, soprattutto in Friuli Venezia Giulia, Umbria e Campania¹¹. Questo presenta una sfida per rendere l’enoturismo più accessibile e coinvolgente.

L’enoturismo è strettamente legato alla vendita diretta di vino, che rappresenta il 12,6% delle vendite in Italia¹². Negli Stati Uniti, la vendita diretta copre due terzi delle aziende¹². Questo metodo può aumentare i profitti fino al 25%¹².

In Italia, il 22,9% degli enoturisti proviene dagli Stati Uniti, il 11,7% dalla Germania e il 10,5% dai Paesi Bassi¹². Tuttavia, il 65% delle visite guidate è in italiano, evidenziando l’opportunità di migliorare l’accoglienza per i visitatori anglofoni, che rappresentano il 30% dei tour¹².

Costruire una community e collaborare tra le cantine è essenziale per il successo nelle vendite dirette e nell’enoturismo¹². Questo aiuta a fidelizzare i consumatori e a creare relazioni durature con gli appassionati di vino.

“Senza il vino, 303mila persone dovrebbero trovare un altro lavoro, secondo l’analisi d’impatto economica.”¹⁰

Il settore vitivinicolo italiano si distingue per l’adozione di tecnologie innovative, rivoluzionando il commercio e la tracciabilità dei vini. La blockchain emerge come strumento chiave per l’autenticità e la provenienza dei vini pregiati, combattendo la contraffazione.

La blockchain permette alle aziende vinicole di offrire ai consumatori una garanzia sulla provenienza dei prodotti¹³. Originariamente sviluppata per il settore finanziario, questa tecnologia registra in modo sicuro e immutabile le fasi della filiera, dalla vigna alla bottiglia¹⁴. È un efficace strumento contro la contraffazione, rendendo facile per i consumatori verificare l’autenticità dei vini.

La blockchain aumenta la trasparenza della filiera produttiva delle aziende vinicole italiane¹⁴. I consumatori possono accedere a informazioni dettagliate sull’origine e la produzione dei vini, rassicurati sulla qualità e integrità dei prodotti¹⁴. Questo livello di tracciabilità e trasparenza aumenta la fiducia dei clienti e offre un vantaggio competitivo sul mercato internazionale.

L’innovazione nel settore vinicolo italiano non si ferma qui: l’adozione di nuove tecnologie come la blockchain sta aprendo la strada a nuove opportunità di crescita e valorizzazione del prodotto Made in Italy¹⁴. Questi strumenti permettono alle aziende di garantire ai consumatori la trasparenza e l’autenticità dei loro vini pregiati, rafforzando il loro posizionamento sui mercati internazionali.

“La tecnologia blockchain offre alle aziende la possibilità di monitorare dati aggregati in tempo reale per avere una visione completa dell’andamento delle produzioni.”¹⁴

Le denominazioni di origine, come DOCG, DOC e IGT, sono cruciali nel mercato del vino italiano¹⁵. Con oltre 330 DOC, 77 DOCG e 118 IGT, influenzano il posizionamento e il valore percepito dai consumatori¹⁵. L’80% della produzione di vino italiano si concentra in 50 Denominazioni di Origine (DO)¹⁵.

Le aziende vinicole e i consorzi di tutela investono in strategie di comunicazione per promuovere le denominazioni sui mercati internazionali¹⁵. Valorizzano l’unicità e la qualità dei vini italiani¹⁵. L’aumento delle Denominazioni di Origine (DO) e Indicazioni Geografiche Protette (IGP) a livello europeo rafforza questa tendenza¹⁵. Tuttavia, esistono preoccupazioni riguardo all’influenza dei Consorzi sulla gestione del mercato e sulla regolamentazione dei prodotti¹⁵.

La differenza di reddito per ettaro tra le Denominazioni di Origine (DO) e i vini comuni è rilevante¹⁵. Le restrizioni imposte dalle normative sulle denominazioni possono influenzare i prezzi dei vini¹⁵. Queste problematiche evidenziano la necessità di un approccio più agile e sensibile alle esigenze del mercato e dei consumatori.

I produttori e i consorzi di tutela stanno sviluppando strategie di comunicazione innovative per promuovere le denominazioni sui mercati internazionali¹⁵. Questa sfida è particolarmente importante per le denominazioni più piccole, che devono giustificare i costi e la loro posizione di mercato¹⁵. Il successo del sistema delle American Viticultural Areas (AVA) negli Stati Uniti può fornire spunti interessanti per migliorare la comunicazione delle denominazioni italiane¹⁵.

La riforma delle Indicazioni Geografiche nel settore vitivinicolo, attualmente in discussione a livello europeo, potrebbe avere un impatto significativo sulla regolamentazione delle denominazioni¹⁵. È essenziale che questa riforma tenga conto delle esigenze del mercato e delle aspettative dei consumatori, evitando strutture burocratiche eccessivamente rigide¹⁵.

“Le denominazioni di origine sono un elemento chiave per la valorizzazione e la promozione dei vini italiani sui mercati internazionali. È fondamentale investire in una comunicazione efficace e in strategie di posizionamento che mettano in luce l’unicità e la qualità dei nostri prodotti.”

Il mercato del vino italiano affronta sfide significative, ma offre anche numerose opportunità per le piccole cantine. Queste realtà devono competere su scala globale, ma possono distinguersi valorizzando i vitigni autoctoni e adottando strategie di nicchia. La cooperazione e l’adesione a consorzi rappresentano soluzioni efficaci per competere a livello internazionale.

Le piccole cantine italiane possono distinguersi puntando sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni. Questa strategia, unita a una selezione attenta dei mercati di nicchia, soddisfa la domanda crescente di prodotti unici e di alta qualità¹⁶. L’aumento delle operazioni di acquisizioni e fusioni nel settore indica un mercato in fermento, offrendo opportunità di crescita e sviluppo¹⁶.

Per affrontare la competizione globale, le piccole cantine possono beneficiare della cooperazione e dell’adesione a consorzi di tutela. Queste sinergie permettono economie di scala, condivisione di risorse e sviluppo di strategie di marketing più efficaci sui mercati internazionali¹⁶. Le partnership strategiche tra grandi aziende e il cambio di proprietà in piccole cantine dimostrano la resilienza e l’adattabilità del settore vitivinicolo italiano¹⁶.

Le piccole cantine italiane affrontano sfide significative, ma hanno l’opportunità di valorizzare i loro punti di forza e adattarsi alle dinamiche di mercato. Attraverso strategie di nicchia, cooperazione e posizionamento sui mercati internazionali, possono trovare il loro spazio e contribuire alla crescita del mercato del vino italiano¹⁷.

Il mercato del vino italiano sta attraversando una fase di trasformazione significativa. I canali distributivi si stanno adattando alle nuove esigenze dei consumatori. Le indagini¹⁸ mostrano che la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) sta perdendo appeal per i vini di alta gamma. Allo stesso tempo, le enoteche specializzate stanno guadagnando terreno, soprattutto per i prodotti di fascia premium.

La GDO registra un calo delle vendite di vini di alta qualità. Le enoteche specializzate, invece, mostrano segnali¹⁹ nella commercializzazione di questi prodotti. Le aziende vitivinicole stanno adattando le strategie di posizionamento per rispondere alle preferenze dei consumatori, che si orientano verso i canali tradizionali del vino di fascia elevata.

La ristorazione gioca un ruolo fondamentale nella promozione dei vini italiani¹⁸. Accordi tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, l’ICQRF, Origin Italia, Federdoc e i gruppi Alibaba ed eBay hanno promosso le eccellenze vitivinicole italiane. Questi accordi hanno contribuito a combattere la contraffazione, rafforzando il posizionamento dei vini italiani sui mercati nazionali e internazionali.

In sintesi, il mercato del vino italiano sta attraversando una fase di evoluzione. I canali distributivi si adattano alle preferenze dei consumatori e alla crescente importanza del commercio elettronico¹⁸. Nel 2020, oltre 8 milioni di persone (27% dei consumatori totali di vino) hanno scelto di acquistare le proprie bottiglie online, rispetto all’1% registrato nel 2019¹⁸. I vini DOP rappresentano oltre la metà (54%) dei quantitativi di vino totali acquistati sul web nel primo semestre del 2021¹⁸. Questi cambiamenti richiedono alle aziende vitivinicole di adottare strategie di posizionamento e di promozione adeguate per rimanere competitive in un mercato in continua evoluzione.

“Alcuni accordi tra il Mipaaf, ICQRF, Origin Italia, Federdoc e i gruppi Alibaba ed eBay hanno portato benefici al comparto, contribuendo alla promozione delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole italiane e alla lotta alla contraffazione.”

Il settore vitivinicolo italiano, riconosciuto come patrimonio culturale nazionale²⁰, si trova di fronte a sfide e opportunità di innovazione. Queste richiedono una formazione solida e un impegno costante nella ricerca. Le collaborazioni tra università e aziende sono cruciali per sviluppare nuove soluzioni enologiche, migliorare la qualità e la competitività dei prodotti “made in Italy”.

Le sinergie tra mondo accademico e produttivo sono fondamentali per l’innovazione nel settore vitivinicolo²⁰. Queste collaborazioni permettono alle aziende di accedere a nuove tecnologie e competenze. Le università, a loro volta, possono testare e applicare le proprie ricerche sul campo. Questo approccio accelererà lo sviluppo di soluzioni sostenibili e risponderà alle esigenze del mercato.

Il mercato del vino italiano, in continua evoluzione, richiede nuove figure professionali²⁰. Dalla viticoltura alle strategie di marketing, passando per la gestione delle vendite online, il settore necessita di competenze specialistiche. Questa esigenza rappresenta un’opportunità per i giovani e un incentivo per investire nella formazione del capitale umano.

Il futuro del vino italiano si basa sull’impegno nella ricerca e sulla formazione di figure professionali in grado di guidare il settore verso l’innovazione e la competitività globale²⁰. Questo approccio olistico, che coinvolge università, aziende e nuovi talenti, è la chiave per valorizzare l’eccellenza enologica italiana.

“Lo sviluppo di una visione strategica a lungo termine per il settore vitivinicolo italiano nei prossimi 10 anni, promuovendo la sostenibilità ambientale, economica e sociale, è essenziale per il futuro del vino made in Italy.” – Direttore del Centro di Ricerca di Rome Business School²¹

Il mercato del vino italiano si trova di fronte a sfide sia di mercato che normative e fiscali. Le politiche dell’Unione Europea (UE) hanno un impatto profondo sul settore vitivinicolo italiano. Queste politiche influenzano la regolamentazione della produzione, la promozione sui mercati internazionali e gli incentivi per la sostenibilità ambientale. Le aziende vinicole europee hanno presentato un manifesto per affrontare queste sfide e assicurare la sostenibilità a lungo termine del settore.

Il settore vitivinicolo europeo rappresenta il 64% del vino mondiale e il 70% del valore mondiale²². L’Unione Europea è il principale attore globale, vendendo il 35% del totale del vino prodotto a livello mondiale²². Nel 2022, il settore vitivinicolo dell’UE ha contribuito con 130 miliardi di euro al PIL dell’UE, rappresentando lo 0,8% del PIL totale²². Le attività del settore hanno anche avuto un impatto fiscale di 52 miliardi di euro²².

Tuttavia, le aziende vinicole italiane devono navigare attraverso un complesso intreccio di normative e politiche europee. Queste influenzano la loro attività, dalla regolamentazione della produzione alle strategie di promozione sui mercati internazionali. Le imprese del settore devono essere costantemente aggiornate sulle evoluzioni normative per adattare le proprie strategie di business.

1. Normativa sulla produzione e etichettatura dei vini
2. Politiche di promozione e valorizzazione dei vini italiani sui mercati esteri
3. Incentivi e agevolazioni per la sostenibilità ambientale e la transizione ecologica
4. Aspetti fiscali e oneri contributivi legati alla filiera vitivinicola

In questo contesto²², il settore vitivinicolo italiano, composto al 99% da micro, piccole e medie imprese, fornisce quasi 3 milioni di posti di lavoro diretti²². Deve saper navigare con abilità le sfide normative e fiscali per preservare la competitività e la redditività a livello globale.

“Il manifesto delle aziende vinicole europee sottolinea l’importanza di politiche UE che garantiscano la sostenibilità a lungo termine del nostro settore, fondamentale per l’economia rurale e il benessere sociale.”

²²

Il mercato del vino italiano affronta sfide come l’inflazione e la diminuzione del valore del vino imbottigliato²³. Tuttavia, presenta anche numerose opportunità di crescita, sia sul mercato interno che internazionale. I giovani consumatori manifestano un crescente interesse per il vino italiano, apprezzato per la sua qualità, tradizione e identità²⁴.

Gli scenari futuri offrono sia opportunità, come l’espansione in mercati emergenti²³, sia sfide, come la concorrenza internazionale. Il successo del vino made in Italy sarà determinato dalla capacità delle aziende di adattarsi, innovare e valorizzare le proprie peculiarità²⁴²³.

Le previsioni per il mercato vino italiano sono promettenti. Nel 2024, si prevede un aumento dell’export del 3%²⁴, con Prosecco e Asti che guidano questo trend²⁴. L’evoluzione dei canali di distribuzione, come l’e-commerce e il turismo enologico, offrirà nuove opportunità alle aziende vitivinicole italiane per raggiungere consumatori sia nazionali che internazionali.

1. Business del vino: trend e opportunità future – https://www.darioflaccovio.it/blog/mondi-e-culture/business-del-vino-trend-e-opportunita-future
2. Dati export vino 2021: un’analisi di ieri per progettare il domani – Vianello Wines – https://www.vianellowines.it/dati-export-vino-2021-unanalisi-di-ieri-per-progettare-il-domani/
3. Settore vinicolo 2023 Italia – https://mglobale.promositalia.camcom.it/analisi-di-mercato/tutte-le-news/settore-vinicolo-in-italia-2023.kl
4. Sostenibilità, e-commerce, social: il rapporto tra i big del vino italiano e la digitalizzazione – https://winenews.it/it/sostenibilita-e-commerce-social-il-rapporto-tra-i-big-del-vino-italiano-e-la-digitalizzazione_456751/
5. La Rivoluzione Digitale del Vino: Comunicazione nell’Era dei wine influencer – Rural Hack – https://www.ruralhack.org/la-rivoluzione-digitale-del-vino-comunicazione-nellera-dei-wine-influencer/
6. Il business vitivinicolo in Italia: consumi, trend e prospettive di crescita – https://romebusinessschool.com/it/blog/il-business-vitivinicolo-in-italia-consumi-trend-e-prospettive-di-crescita/
7. PDF – https://irinsubria.uninsubria.it/retrieve/f671dc1b-563a-4546-885d-095fd568cf32/2058-9539-1-PB.pdf
8. La cantina del futuro: innovazione e sostenibilità nel settore vitivinicolo Italiano  – https://blog.se.com/it/industria/2024/04/09/la-cantina-del-futuro/
9. Protezione e adattamento della viticoltura da vino al cambio climatico – Assoenologi – https://www.assoenologi.it/enologoonline/enologo-online-marzo-2024/rotezione-e-adattamento-della-viticoltura-da-vino-al-cambio-climatico/
10. Un’Italia senza vino? Costerebbe l’1,1% del Pil – https://www.ilsole24ore.com/art/un-italia-senza-vino-costerebbe-l-11percento-pil-AFqZR5VD
11. Boom enoturismo: le cantine triplicano e diversificano l’offerta. Determinante il ruolo delle donne – https://winenews.it/it/boom-enoturismo-le-cantine-triplicano-e-diversificano-lofferta-determinante-il-ruolo-delle-donne_493996/
12. Dall’enoturismo ai margini di profitto più alti. Perché la vendita diretta di vino è una risorsa – https://winenews.it/it/dallenoturismo-ai-margini-di-profitto-piu-alti-perche-la-vendita-diretta-di-vino-e-una-risorsa_510792/
13. Cosa è la Wine Blockchain? Come questa tecnologia può essere di supporto al settore vino? – infowine.com – https://www.infowine.com/cosa-e-la-wine-blockchain-come-questa-tecnologia-puo-essere-di-supporto-al-settore-vino/
14. Microsoft PowerPoint – 4 Conti.pptx – https://www.vecomp.it/cms-contents/uploads/4-conti.pdf
15. Le Denominazioni del vino, un patrimonio culturale del Paese, alla prova del futuro – https://www.vinitaly.com/magazine/le-denominazioni-del-vino-un-patrimonio-culturale-del-paese-alla-prova-del-futuro/
16. Il Mercato del Vino in Evoluzione: Cantina Italia in Movimento! – Tenute agricole e vinicole in vendita – https://www.tenuteagricole24.it/il-mercato-del-vino-in-evoluzione-cantina-italia-in-movimento/
17. Il mercato del vino nel 2023: incertezze e prospettive emerse nel IX Forum Wine Monitor | Nomisma – https://www.nomisma.it/focus/forum-wine-monitor-il-mercato-del-vino-2023/
18. L’evoluzione del sistema e-commerce nel mondo dei vini DOP IGP :: Fondazione Qualivita – https://www.qualivita.it/news/levoluzione-del-sistema-e-commerce-nel-mondo-dei-vini-dop-igp/
19. Vino, la tipicità corre sui nuovi canali di vendita – VVQ – Vigne, Vini & Qualità – https://vigneviniequalita.edagricole.it/mercato/vino-la-tipicita-corre-sui-nuovi-canali-di-vendita/
20. PDF – https://www.federvini.it/images/Ricerca_Rome_Business_School_-_LItalia_del_vino.pdf
21. Il turismo sarà sufficiente ad assicurare un futuro al vino italiano? – https://www.dissapore.com/notizie/il-turismo-sara-sufficiente-ad-assicurare-un-futuro-al-vino-italiano/
22. PDF – https://focuswine.unioneitalianavini.it/wp-content/uploads/sites/12/2024/05/Manifesto_UIV_2024.pdf
23. Quale futuro per il vino italiano? – Wine Monitor – https://www.winemonitor.it/notizie/quale-futuro-per-il-vino-italiano/
24. Trend del vino in Italia: Settimana dal 10 al 14 giugno 2024 – https://it.linkedin.com/pulse/trend-del-vino-italia-settimana-dal-10-al-14-giugno-2024-eros-zago-37wrf