
I salumi italiani costituiscono un pilastro fondamentale della cultura gastronomica del Paese. La loro storia affonda le radici nell’Antica Roma, arricchendosi nei secoli grazie all’influenza di diverse culture e alla sapienza artigianale tramandata di generazione in generazione[1, 6]. L’arte della salumeria italiana è riconosciuta a livello mondiale per l’eccellenza dei suoi prodotti.
Questa guida si propone come un viaggio attraverso l’ampia e variegata gamma di salumi italiani, dalle celebri denominazioni DOP e IGP alle preziose specialità regionali meno note[7]. Forniremo strumenti utili per selezionare, conservare e gustare al meglio questi prodotti alimentari, illustrando i principali tipi di salumi e le loro caratteristiche[8]. Esploreremo la storia della salumeria italiana, evidenziando il ruolo cruciale dei monasteri nello sviluppo delle tecniche di produzione e l’evoluzione che ha portato l’eccellenza attuale[9, 10]. Permetterà di scoprire un mondo affascinante.
Punti chiave
- I salumi italiani vantano origini antichissime, risalenti all’epoca romana.
- La tradizione salumiera nazionale è stata influenzata da molteplici culture nel corso dei secoli.
- Esiste una straordinaria varietà di salumi DOP, IGP e salumi tipici regionali.
- Conoscere i segreti di selezione, conservazione e degustazione è fondamentale per apprezzare questi prodotti.
- La storia della salumeria italiana è un percorso affascinante, dai monasteri alle moderne tecniche produttive.
La Storia dei Salumi Italiani: Dalle Origini all’Eccellenza Odierna

La storia dei salumi italiani è un racconto affascinante che inizia nell’Antica Roma, e forse anche prima[15]. Già in epoca etrusca, come testimoniano i ritrovamenti archeologici a Forcello (VI-IV sec a.C.), circa il 60% dei resti ossei animali apparteneva a suini, indicando la centralità di questo animale nell’economia agricola e alimentare dell’epoca[16, 17]. L’esigenza di conservare la carne era fondamentale.
I Salumi nell’Antica Roma
Nella Roma antica, le tecniche di lavorazione e conservazione della carne tramite salatura ed essiccazione erano pratiche consolidate e fondamentali per l’approvvigionamento alimentare, gettando le basi per la futura tradizione salumiera italiana[4, 18, 19]. Le invasioni barbariche, successivamente, introdussero nuove tecniche e abitudini, contribuendo alla diversificazione dei prodotti, con una progressiva distinzione tra salumi cotti e crudi[4, 20].
Il Ruolo dei Monasteri nella Produzione dei Salumi
Un ruolo chiave nello sviluppo e perfezionamento dell’arte salumiera fu svolto dai monasteri medievali[21]. Tra le loro mura vennero affinate le tecniche di stagionatura e, in alcune aree, de l’affumicatura[4, 22]. A partire dall’XI-XII secolo, si assistette a una vera fioritura dell’arte salumiera, con la nascita e la differenziazione dei primi salumi tipici regionali, molti dei quali antesignani di quelli che conosciamo oggi[4, 22].
L’Influenza delle Diverse Culture sulla Tradizione Salumiera Italiana
Nel corso dei secoli, la penisola italiana è stata crocevia di popoli e culture (bizantina, araba, normanna, francese, spagnola), ognuna delle quali ha lasciato un’impronta sulla tradizione salumiera locale, introducendo nuove spezie, tecniche di lavorazione o abitudini di consumo[23]. Questa stratificazione culturale ha contribuito a creare la straordinaria varietà di salumi che caratterizza l’Italia attuale[24, 25]. Questo ricco patrimonio di conoscenze è alla base dell’eccellenza odierna dei salumi italiani[26]. La produzione continuò a evolversi, fino all’apertura delle prime salumerie e laboratori specializzati nel XIX secolo, consolidando ulteriormente questa antica arte[4, 27].
“La tradizione salumiera italiana si è evoluta nel corso dei secoli, grazie all’influenza di diverse culture e all’impegno di monaci e artigiani.”[28]
I Salumi DOP e IGP: Garanzia di Qualità e Autenticità
Nel vasto panorama dei salumi italiani, le certificazioni DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta) rappresentano importanti marchi di garanzia per il consumatore, attestando l’alta qualità, l’autenticità e il legame con il territorio d’origine[6, 34]. Queste sigle europee assicurano che i salumi siano prodotti seguendo disciplinari rigorosi, che ne tutelano le caratteristiche uniche e i metodi produttivi tradizionali[7, 35, 36]. I salumi DOP e IGP sono prodotti di qualità.
Cosa Significano le Sigle DOP e IGP?
Il marchio DOP impone i vincoli più stringenti[8, 37]. Per ottenere la DOP, l’intero processo produttivo, dall’allevamento della materia prima (la carne) fino alla stagionatura finale del salume, deve avvenire in un’area geografica delimitata e rispettare scrupolosamente il disciplinare, che spesso specifica anche le razze animali ammesse e i metodi di lavorazione tradizionali[7, 37]. Questo garantisce un legame indissolubile tra il prodotto e il suo territorio[7, 38].
L’IGP, invece, richiede che almeno una fase significativa del processo produttivo (es. la lavorazione o la stagionatura) avvenga nell’area geografica indicata, valorizzando comunque la tradizione locale, ma permettendo che la materia prima possa provenire anche da altre zone[8, 39, 40].
I Salumi DOP più Famosi
Tra i salumi DOP più celebri a livello nazionale e internazionale troviamo eccellenze come il Prosciutto di Parma, il Prosciutto San Daniele, la Mortadella Bologna (disponibile anche IGP), il Culatello di Zibello, il Salame Brianza, la Coppa Piacentina DOP, la Pancetta Piacentina DOP[6, 41]. Questi prodotti alimentari sono apprezzati universalmente per il loro sapore inimitabile, frutto di una combinazione unica di materia prima, microclima e sapienza artigianale[6, 42].
I Salumi IGP da Non Perdere
Anche tra i salumi IGP si annoverano specialità di grande pregio, come il Salame Felino, lo Speck Alto Adige, la Bresaola della Valtellina, la Mortadella Bologna IGP, la Finocchiona, il Lardo di Colonnata, la Porchetta di Ariccia IGP[6, 43, 8, 43]. Questi salumi si distinguono per tecniche di lavorazione peculiari (come l’affumicatura per lo Speck) e l’uso di ingredienti che ne definiscono l’identità territoriale[8, 43]. Il marchio Bologna IGP è un esempio noto.
“I marchi DOP e IGP sono riconosciuti e voluti dall’Unione Europea come garanzia di qualità per il consumatore.”[7, 44]
I salumi DOP e IGP rappresentano un patrimonio inestimabile di conoscenze e tradizioni, offrendo esperienze gustative autentiche e di altissimo livello[44, 6].
Salumi Tipici per Regione: Un Tour Gastronomico dell’Italia

L’Italia offre una straordinaria varietà di salumi, un vero e proprio mosaico gastronomico dove ogni regione custodisce gelosamente le proprie specialità, frutto di climi, razze suine (e non solo) e tradizioni secolari[52]. Intraprendere un viaggio tra i salumi tipici italiani significa esplorare la diversità culturale e sensoriale del nostro Paese[9, 53].
Salumi del Nord Italia
Il Nord Italia è terra di salumi pregiati e robusti. Oltre ai già citati Salame Brianza DOP, Speck Alto Adige IGP e Culatello di Zibello DOP (che insieme a Culatta e Fiocco rappresenta il cuore della norcineria parmense)[54], troviamo eccellenze come la Bresaola della Valtellina IGP (ottenuta da carne bovina) e il Prosciutto di San Daniele DOP. Non mancano specialità a base di carni di animali diversi dal suino, come il Violino di Capra o salumi di cervo e altri selvatici[9, 55].
Salumi del Centro Italia
Il Centro Italia è rinomato per la sua arte norcina. Qui nascono salumi come la Coppa Piacentina DOP, la Finocchiona IGP (aromatizzata al finocchietto selvatico), il morbido Ciauscolo IGP, il Prosciutto di Norcia IGP. Tecniche come la stagionatura prolungata e, in alcune zone, l’affumicatura conferiscono a questi salumi profili aromatici complessi[10, 57]. La Lonza (o Lonzino) è un altro salume tipico, specialmente nelle Marche e in Abruzzo.
Salumi del Sud Italia e delle Isole
Scendendo verso Sud, i sapori si fanno spesso più intensi e decisi[58]. Tra i salumi e insaccati più rappresentativi troviamo la Soppressata Calabrese DOP, la piccante ‘Nduja di Spilinga, il Capocollo di Martina Franca, la Ventricina abruzzese[10, 59]. Questi insaccati sono prevalentemente a base di carne di maiale (spesso da suino nero locale allevato allo brado) e frequentemente arricchiti con peperoncino e spezie mediterranee[10, 60]. La Sicilia vanta il Salame Sant’Angelo IGP, mentre la Sardegna è nota per la sua Salsiccia stagionata[10, 61].
Questo tour gastronomico è un invito a scoprire la straordinaria ricchezza dei salumi italiani, un patrimonio di sapori e saperi unico al mondo[9, 62, 63]. Acquista online per provare queste specialità.
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“Esplorare i salumi italiani significa immergersi nella storia, nelle tradizioni e nei sapori unici di ogni angolo del Paese.”[65]
La valorizzazione di questo patrimonio passa anche attraverso la promozione da parte di enti e piattaforme specializzate[9, 66], che contribuiscono a far conoscere l’eccellenza dei salumi italiani nel mondo[67]. Degustare i salumi tipici è un modo per comprendere la ricchezza della cucina italiana[9, 10, 68, 69].
Come Scegliere e Conservare i Salumi: Consigli Pratici

Scegliere e conservare correttamente i salumi è fondamentale per poterne apprezzare appieno la qualità, l’aroma e il sapore[74]. Leggere l’etichetta e conoscere le giuste modalità di conservazione sono passaggi chiave per garantire la migliore esperienza di degustazione[75, 76].
Leggere l’Etichetta: Cosa Cercare
Al momento dell’acquisto, è importante esaminare l’etichetta del salume[77]. Verificare la denominazione di vendita, l’elenco degli ingredienti (per identificare eventuali allergeni o additivi), la data di scadenza o il termine minimo di conservazione, e la presenza di marchi di qualità come DOP o IGP[78]. Questi elementi forniscono garanzie sull’origine e sulla qualità del prodotto acquistato[79]. Leggere l’etichetta aiuta a fare una scelta consapevole.
Conservazione Domestica: Frigorifero o Cantina?
Le modalità per conservare i salumi variano a seconda della tipologia[80]:
- Salumi Stagionati Interi (es. prosciutto crudo con osso, salame intero): L’ideale è una cantina fresca (15°-20°C), asciutta e ben aerata, dove possono durare per diversi mesi[11, 81, 89]. In assenza di cantina, la parte meno fredda del frigorifero può andare bene per periodi più brevi, avvolgendo il salume in un canovaccio di cotone[12, 87].
- Salumi Cotti (es. prosciutto cotto, mortadella): Vanno conservati tassativamente in frigorifero, alla temperatura indicata sull’etichetta (solitamente tra 0°C e 4/5°C), e consumati entro pochi giorni dall’apertura[11, 12, 82].
- Salumi Affettati: Sia cotti che crudi, una volta affettati, vanno conservati in frigorifero, preferibilmente in contenitori ermetici o avvolti in pellicola/carta alimentare, e consumati rapidamente (2-3 giorni al massimo) per evitare l’ossidazione e la perdita di aroma[86].
- Salumi in Tranci Sottovuoto: La conservazione sottovuoto permette di prolungare notevolmente la durata dei salumi (anche 2-6 mesi), mantenendoli in frigorifero[11, 12, 83, 84, 88]. Una volta aperta la confezione, il salume va trattato come un prodotto fresco[88]. È possibile anche congelare i salumi (meglio se sottovuoto), anche se ciò può leggermente alterarne la consistenza[85].
“Una corretta conservazione dei salumi è fondamentale per preservarne il gusto e le proprietà nutrizionali.”[90]
Seguendo questi semplici accorgimenti, sarà possibile scegliere e conservare i salumi in modo ottimale, garantendone freschezza e integrità fino al momento del consumo[11, 12, 91, 92].
Abbinamenti Perfetti: Salumi e Vino, un Matrimonio di Sapori

L’abbinamento tra salumi italiani e vino rappresenta un connubio classico della tavola italiana, un “matrimonio di sapori” capace di esaltare reciprocamente le caratteristiche di entrambi i prodotti[97]. La scelta del vino giusto può fare la differenza, completando e valorizzando l’esperienza della degustazione del salume[98].
Salumi e Vini Bianchi
Per salumi delicati, poco grassi e tendenzialmente dolci, come il prosciutto cotto, la bresaola (ottenuta da carne bovina) o alcuni salami non troppo stagionati, si possono abbinare vini bianchi freschi, sapidi e profumati[99]. Le loro note agrumate o floreali e la buona acidità bilanciano la grassezza e puliscono il palato[100]. Anche un prosciutto crudo giovane e dolce può sposarsi bene con bianchi secchi o bollicine.
Salumi e Vini Rossi
I salumi più saporiti, speziati, stagionati o grassi, come il prosciutto crudo di media o lunga stagionatura, molti tipi di salame (Felino, piccante, etc.), la pancetta, il capocollo o la soppressata, richiedono vini rossi di maggior struttura[102]. Vini rossi giovani e fruttati, non eccessivamente tannici (come Dolcetto, Barbera, Grignolino, Cirò Rosso), possono accompagnare salami e prosciutto crudo[103, 104]. Per salumi più complessi e stagionati, si può optare per rossi di medio corpo, magari leggermente evoluti.
Salumi e Vini Spumanti/Frizzanti
Le bollicine rappresentano spesso un abbinamento versatile e piacevole con molti salumi, grazie alla loro capacità sgrassante data dall’effervescenza[105]. Spumanti Metodo Classico o Charmat (come Prosecco Valdobbiadene) si abbinano bene con salumi delicati come prosciutto cotto, mortadella, culatello o prosciutto crudo poco stagionato[106]. Anche vini frizzanti come il Lambrusco, con la sua piacevole acidità e note fruttate, possono essere un’ottima scelta, specialmente con i salumi della tradizione emiliana[101].
L’abbinamento salume-vino è un campo affascinante per la sperimentazione personale, guidata dal proprio gusto ma anche dalla conoscenza delle caratteristiche dei prodotti[107, 108].
Ricette con i Salumi: Dall’Antipasto al Secondo Piatto

La versatilità dei salumi italiani li rende protagonisti indiscussi in cucina, capaci di arricchire un’infinità di piatti, dagli antipasti più sfiziosi ai primi elaborati, fino a secondi piatti creativi[113]. Una semplice bruschetta con salumi e formaggi è un classico intramontabile[114], ma le possibilità sono infinite, trasformando ogni portata in un’esperienza gourmet[115, 116].
Antipasti Sfiziosi con Salumi
Gli antipasti a base di carne lavorata sotto forma di salume sono un must della tavola italiana[116]. Oltre ai classici taglieri di affettati misti, si possono preparare involtini di bresaola con formaggio cremoso e rucola, rotolini di prosciutto cotto con insalata russa, spiedini di prosciutto e melone[117]. Anche la pancetta croccante può guarnire torte salate o vol-au-vent.
Primi Piatti Creativi con Salumi
Nei primi piatti, i salumi aggiungono sapore e carattere[118]. La pancetta (o guanciale) è fondamentale per Amatriciana e Carbonara; il prosciutto cotto arricchisce lasagne, cannelloni, pasta al forno e ripieni[119, 120]. Salame piccante o salsiccia sbriciolata sono ottimi per condire la pasta. Piatti più raffinati possono prevedere prosciutto crudo in abbinamento a crostacei o verdure delicate[121].
Secondi Piatti Gourmet con Salumi
Anche nei secondi piatti, i salumi offrono spunti creativi[122]. Saltimbocca alla romana (con prosciutto crudo), involtini di carne ripieni di mortadella o pancetta, arrosti lardellati, tonno in crosta di prosciutto sono solo alcuni esempi[123]. Le coppiette (strisce di carne essiccata) sono uno snack ma possono anche comparire in insalate rustiche[124]. Persino il tartufo può essere abbinato ad alcuni salumi pregiati.
“I salumi italiani sono veri e propri tesori della nostra tradizione culinaria, in grado di donare carattere e sapore a ogni portata, dall’antipasto al dolce.”[125]
Che si tratti di antipasti, primi o secondi, i salumi italiani offrono infinite possibilità per arricchire il menu e deliziare il palato[126, 127].
Salumi e Salute: Miti da Sfatare e Consigli per un Consumo Consapevole

Il consumo di salumi è spesso associato a preoccupazioni per la salute, legate principalmente al contenuto di grassi saturi e sodio[133]. Tuttavia, se inseriti con moderazione all’interno di una dieta varia ed equilibrata, i salumi possono apportare nutrienti importanti[133].
Molti salumi sono una buona fonte di proteine di alta qualità, vitamine del gruppo B (in particolare B1, B2, B3, B12) e minerali come ferro, zinco e selenio[134]. Questi elementi rendono il salume un alimento con un suo valore nutrizionale, a patto che il consumo sia consapevole[135].
I Valori Nutrizionali dei Salumi
Il profilo nutrizionale varia notevolmente a seconda della tipologia di salume[136]. Salumi più magri come la bresaola (ottenuta da carne bovina) o il prosciutto crudo privato del grasso visibile hanno un apporto calorico e lipidico contenuto[137]. Anche il prosciutto cotto magro o la fesa di tacchino arrosto sono opzioni relativamente leggere[137]. Altri salumi, come salame, pancetta, mortadella, cotechino o zampone, hanno un contenuto di grassi (e spesso di sale) più elevato e vanno quindi consumati con maggiore parsimonia[137]. Il lardo è costituito quasi interamente da grasso.
Salumi e Dieta: Come Integrarli in Modo Equilibrato
Integrare i salumi in una dieta equilibrata significa considerarli come una componente e non come alimento principale[138]. È consigliabile alternarli con altre fonti proteiche (legumi, pesce, uova, carni bianche) e accompagnarli sempre con abbondanti porzioni di verdura e frutta[139]. Scegliere salumi di qualità, magari DOP o IGP, può essere preferibile, in quanto i disciplinari spesso limitano l’uso di additivi. Gli affettati magri come prosciutto crudo sgrassato e bresaola sono tra le scelte più indicate per un consumo più frequente[17, 140]. Prestare attenzione alle porzioni (es. 100 gr di bresaola sono una porzione proteica significativa) è fondamentale[141].
“I salumi, se consumati con moderazione, possono rientrare perfettamente in un’alimentazione equilibrata e apportare importanti nutrienti.”[142]
Una scelta consapevole, basata sulla conoscenza dei valori nutrizionali e sulla moderazione, permette di godere del piacere dei salumi senza compromettere uno stile di vita sano[143, 144].
Il Futuro dei Salumi Italiani: Sostenibilità e Innovazione
Il futuro della produzione dei salumi italiani si muove lungo due direttrici principali: sostenibilità e innovazione[145]. Cresce l’attenzione verso metodi di allevamento più rispettosi dell’ambiente e del benessere animale, con una riscoperta delle razze autoctone (come il suino nero) e sistemi di allevamento estensivi o allo stato brado[146, 147]. L’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (IVSI) promuove iniziative per guidare il settore verso pratiche più sostenibili[19, 148].
Allevamenti Sostenibili e Benessere Animale
La ricerca di una maggiore sostenibilità è un trend consolidato[149]. La crescita produttiva di salumi certificati come il Culatello di Zibello DOP o la Mortadella Bologna IGP si accompagna spesso a un impegno crescente sulla tracciabilità della filiera e sul benessere degli animali allevati[150, 151]. Si cerca di ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti e dei processi di trasformazione.
Nuove Tecnologie nella Produzione dei Salumi
L’innovazione tecnologica gioca un ruolo importante nel migliorare la qualità, la sicurezza alimentare e la tracciabilità dei salumi[152]. Programmi come quello promosso da ASSICA (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi) definiscono linee guida e best practice per un futuro più sostenibile del settore, integrando obiettivi ambientali, sociali ed economici[153, 154]. Nuovi metodi per insaccare, stagionare o confezionare (es. packaging a ridotto impatto) vengono studiati e implementati.
Queste tendenze, unite alla continua valorizzazione delle tradizioni locali e l’eccellenza del saper fare italiano, assicurano che la salumeria italiana possa continuare a essere apprezzata nel mondo, coniugando qualità, innovazione e sostenibilità[155, 156].
FAQ – Domande Frequenti
Qual è l’origine dei salumi italiani?
I salumi italiani hanno origini antichissime, risalenti all’epoca romana e forse etrusca, legate all’esigenza di conservare la carne (principalmente suina)[157]. La tradizione si è arricchita nel Medioevo grazie al ruolo dei monasteri e alle influenze di diverse culture[158].
Cosa significano le sigle DOP e IGP per i salumi?
DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta) sono marchi europei che garantiscono il legame del salume con un territorio specifico[160]. La DOP richiede che tutte le fasi, dalla materia prima alla stagionatura, avvengano nell’area designata; l’IGP richiede che almeno una fase significativa avvenga in quell’area[161]. Sono garanzia di qualità e autenticità.
Quali sono alcuni dei salumi DOP e IGP più famosi?
Tra i DOP più noti: Prosciutto di Parma, Prosciutto San Daniele, Culatello di Zibello, Salame Brianza, Coppa Piacentina[163]. Tra gli IGP: Speck Alto Adige, Bresaola della Valtellina, Mortadella Bologna IGP, Salame Felino, Lardo di Colonnata IGP, Porchetta di Ariccia IGP[164].
Quali sono le principali specialità salumiere di ogni regione italiana?
Ogni regione ha i suoi salumi tipici. Nord: Speck, Culatello, Salame di Varzi. Centro: Prosciutto Toscano, Finocchiona, Ciauscolo, Prosciutto di Norcia. Sud e Isole: Soppressata Calabrese, ‘Nduja, Capocollo di Martina Franca, Salame Sant’Angelo[166, 167, 168]. La varietà di salumi è immensa.
Come si conservano correttamente i salumi?
I salumi freschi o cotti vanno in frigorifero[169]. Quelli stagionati interi stanno meglio in cantina fresca e asciutta, o avvolti in un panno nella parte meno fredda del frigo[170]. Gli affettati vanno consumati rapidamente. Il sottovuoto prolunga la conservazione in frigorifero[171].
Quali sono gli abbinamenti ideali tra salumi e vini?
Salumi delicati (prosciutto cotto, bresaola) si abbinano a vini bianchi freschi o bollicine[172]. Salumi più sapidi (prosciutto crudo, salame) richiedono vini rossi giovani o di medio corpo[173]. Gli spumanti sono versatili e sgrassanti[174].
In che modo i salumi possono essere utilizzati in cucina?
I salumi sono molto versatili: ottimi per antipasti (taglieri, bruschette, involtini), per arricchire primi piatti (paste, risotti, ripieni), come ingrediente principale o secondario in secondi piatti (saltimbocca, arrosti lardellati, torte salate)[175, 176].
Sono i salumi davvero così dannosi per la salute?
Se consumati con moderazione e nell’ambito di una dieta varia, i salumi possono fornire proteine nobili, vitamine B e minerali[177, 178]. È importante bilanciare il consumo, preferire i tagli più magri e limitare quelli più grassi e salati[178].
Quali sono le tendenze future per la produzione di salumi italiani?
Le tendenze future puntano su maggiore sostenibilità (benessere animale, minor impatto ambientale), tracciabilità della filiera, innovazione tecnologica nei processi produttivi e valorizzazione delle produzioni di nicchia e delle razze autoctone (es. suino nero, razza mangalica)[180, 181, 182].
Link alle fonti
- Produttori – Salumi Tipici Italiani – https://www.salumitipiciitaliani.it/produttori
- Salumi – Quattrocalici – https://www.quattrocalici.it/glossario-cucina/salumi/
- Storia dei Salumi – Istituto Valorizzazione Salumi Italiani – https://www.salumi-italiani.it/storia-dei-salumi/
- una storia di passione e tradizione – https://www.bacchediginepro.it/articoli/448/salumi-italiani-tipi-storia-caratteristiche.html
- Salame: la storia dalle origini del nome alla sua eccellenza – https://www.levoni.it/it/news/magazine/salame-la-storia-dalle-origini-del-nome-alla-sua-eccellenza
- Salumi italiani: quali sono i più amati dalla popolazione? – EP Supercarni – https://www.epsupercarni.it/salumi-italiani-un-patrimonio-di-sapori-da-scoprire/
- Come conoscere e riconoscere i salumi a marchio DOP e IGP – Trust Your taste – https://www.trustyourtaste.eu/per-i-consumatori/come-conoscere-e-riconoscere-i-salumi-a-marchio-dop-e-igp/
- Salumi IGP e DOP: i significati delle due denominazioni – https://ilborgosalumidisiena.it/salumi-igp-e-dop-il-significato/
- Salumi Italiani | Un Viaggio tra le Regioni per Scoprire i più Buoni – https://www.iis-faenza.it/salumi-italiani-regione-per-regione/
- Salumi tipici italiani: un viaggio da nord a sud per scoprirli – https://blog.wetipico.it/salumi-tipici-italiani-un-viaggio-da-nord-a-sud-per-scoprirli/
- Come conservare al meglio un salume: i consigli di un produttore – https://www.felicisalumi.com/blog/come-conservare-un-salume/
- La conservazione dei salumi | Villani Salumi – https://www.villanisalumi.it/la-conservazione-dei-salumi
- Foodexplore.com – https://www.foodexplore.com/it/blog/salumi-e-vino-abbinamenti-perfetti-per-esaltare-i-sapori.html
- Salumi e vino: scopri l’abbinamento perfetto! • ROSADIVINI – https://www.rosadivini.com/magazine/abbinamenti-vino-salumi/
- Ricette di secondi piatti con salumi | Italia | Cookaround – https://www.cookaround.com/italia/secondi-piatti/salumi/
- Ricette con salumi: 14 idee sfiziose e light – Melarossa – https://www.melarossa.it/ricette/ultime-dalla-cucina/ricette-con-salumi/
- Mangi il maiale e salumi? Ecco i 10 miti da sfatare contro le fake news | Agricultura.it – https://www.agricultura.it/2019/04/01/mangi-il-maiale-e-salumi-ecco-i-10-miti-da-sfatare-contro-le-fake-news/
- Mangiare salumi fa male al fegato? No | Menatti – https://www.menatti.com/blog/benessere-e-salumi/salumi-fegato-salute/
- “Sostenibilità e modelli d’impresa”: il workshop per le aziende della salumeria – Istituto Valorizzazione Salumi Italiani – https://www.salumi-italiani.it/salumiamo/eventi/sostenibilita-e-modelli-dimpresa-levento-per-le-aziende-della-salumeria/
- 2023 positivo per i salumi italiani DOP e IGP – Assica Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi – https://www.assica.it/magazine/2023-positivo-per-i-salumi-italiani-dop-e-igp/
- Il settore dei salumi e l’agenda 2030: Assica annuncia il suo Programma Sostenibilità – https://agricolae.eu/il-settore-dei-salumi-e-lagenda-2030-assica-annuncia-il-suo-programma-sostenibilita/?print=print