Bidì: L’antico grano duro siciliano e il suo utilizzo nella pasta di Gragnano
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ToggleIl Bidì rappresenta un’antica varietà di grano duro, coltivato prevalentemente in zone come Piazza Armerina, Gangi e Raddusa in Sicilia1. Questo grano si distingue per il suo profumo distintivo e la granulometria irregolare, fattori che lo rendono ideale per la produzione di pasta artigianale di elevata qualità1. La sua utilità si estende alla creazione della famosa pasta di Gragnano IGP, donandole unicità in termini di sapore e consistenza.
Punti chiave
- Il Bidì è un antico grano duro coltivato in Sicilia, noto per il suo profumo e la sua granulometria particolare.
- Questa varietà è utilizzata nella produzione della pasta di Gragnano IGP, conferendole caratteristiche uniche.
- I grani antichi siciliani come il Bidì sono preziosi per la loro biodiversità e i loro benefici nutrizionali.
- La coltivazione sostenibile e la filiera corta valorizzano il legame tra il Bidì e il territorio siciliano.
- La macinazione artigianale preserva le qualità organolettiche del Bidì, essenziali per la pasta di alta qualità.
Le origini storiche del grano Bidì in Sicilia
Il grano Bidì, noto anche come “Margherito”, presenta origini dibattute e affascinanti. Alcune fonti suggeriscono che sia originario della Tunisia2, mentre altre indicano una connessione con la varietà Senatore Cappelli2. La sua adattabilità al territorio siciliano lo ha reso un elemento fondamentale della biodiversità agricola dell’isola3.
L'introduzione dalla Tunisia
Il legame con il Senatore Cappelli
Altre fonti suggeriscono un legame tra il grano Bidì e la varietà Senatore Cappelli, una delle più prestigiose cultivar di grano duro italiane2. Queste varietà condividono caratteristiche morfologiche e adattative, suggerendo una possibile origine comune o una relazione evolutiva.
L'adattamento al territorio siciliano
Il grano Bidì si è perfettamente integrato nell’ecosistema agricolo siciliano3. La sua diffusione si è concentrata nelle zone interne dell’isola, dove le condizioni climatiche e del terreno favoriscono il suo sviluppo3. La sua straordinaria capacità di adattamento lo ha reso un elemento essenziale della biodiversità agricola siciliana.
Storicamente, il grano Bidì era uno dei 52 grani autoctoni coltivati in Sicilia nei primi anni del ‘900, prima di cadere in disuso negli anni ’702. Oggi, grazie al rinnovato interesse per i prodotti tradizionali e l’agricoltura sostenibile, questa antica varietà sta riacquistando il suo posto nella produzione cerealicola siciliana.
Caratteristiche distintive del grano Bidì
Il grano Bidì, una varietà antica di grano duro siciliano, si distingue per le sue proprietà organolettiche uniche e le sue caratteristiche nutrizionali peculiari. Questa varietà di grano è caratterizzata da una granulometria irregolare e da un basso contenuto di glutine4, conferendole una struttura particolare e un sapore inconfondibile.
Caratteristica | Valore |
---|---|
Granulometria | Irregolare |
Contenuto di glutine | Basso |
Conservazione del germe | Integrale |
Proprietà organolettiche | Sapore unico, note di pomodoro maturo |
Adattabilità alla produzione di pasta e pane | Alta |
Le proprietà organolettiche del grano Bidì lo rendono particolarmente adatto alla produzione di pasta e pane di alta qualità, con sentori che ricordano i pomodori maturati al sole degli orti siciliani4. Grazie alle sue caratteristiche uniche, questa varietà antica rappresenta un prezioso patrimonio per la tradizione culinaria siciliana.
“Delle circa 300 varietà di grani antichi presenti in Italia, 52 sono varietà autoctone siciliane, beneficiando delle condizioni climatiche e pedologiche locali.”5
Attraverso la coltivazione e la valorizzazione del grano Bidì, si preserva non solo la biodiversità di questo antico cereale, ma anche l’identità culturale e gastronomica della Sicilia.
La coltivazione del Bidì nelle zone tradizionali
Il grano Bidì, una varietà di grano duro tipica della Sicilia, è coltivato principalmente in Piazza Armerina (Enna), Gangi (Palermo) e Raddusa (Catania)6. Queste aree dell’isola sono storicamente connesse alla produzione di cereali antichi e tradizionali, come il Biancolilla, il Russello e il Tumminia6.
Le aree di produzione principali
La coltivazione del Bidì avviene spesso seguendo metodi tradizionali e sostenibili, con una particolare attenzione all’agricoltura biologica6. In alcune aree, come nei piccoli appezzamenti di Longi (Messina), la raccolta viene ancora effettuata manualmente con la falce, preservando le tecniche agricole ancestrali.
Tecniche di coltivazione sostenibile
La resistenza naturale dei grani antichi come il Bidì li rende meno dipendenti dai prodotti chimici per la difesa dai parassiti6. Tuttavia, la modificazione genetica di questi cereali per renderli più adatti alla trebbiatura meccanica ha comportato la perdita della loro resistenza naturale, rendendo necessari gli interventi chimici6.
Il ciclo produttivo annuale
La Sicilia è storicamente legata alla coltivazione di grani trimestrali, evidenziando una tecnica di semina e raccolto in soli tre mesi6. Questa pratica tradizionale consente di sfruttare al meglio le condizioni climatiche favorevoli dell’isola, contribuendo alla sostenibilità del ciclo produttivo annuale del Bidì.
Varietà di Grano Tradizionale | Zona di Produzione Principale |
---|---|
Biancolilla | Sicilia |
Bidì | Piazza Armerina (Enna), Gangi (Palermo), Raddusa (Catania) |
Maiorca | Sicilia |
Perciasacchi | Sicilia |
Russello | Sicilia |
Saragolle | Sicilia |
Tumminia | Sicilia |
“La Tumminia/Timilia in Sicilia è considerata una varietà di grano particolarmente antica.”6
Il Bidì, insieme ad altre varietà di grano duro siciliane, rappresenta un patrimonio prezioso di biodiversità e un esempio di coltivazione sostenibile che preserva le tradizioni agricole del territorio.
Proprietà nutrizionali e benefici per la salute
Il grano Bidì, un’antica varietà di grano duro siciliano, si distingue per il suo elevato valore nutrizionale. Questa preziosa risorsa naturale è particolarmente ricca di fibre7 e proteine vegetali7. Contiene anche una varietà di vitamine del gruppo B, sali minerali come ferro, magnesio, zinco e selenio. Inoltre, possiede un potente potere antiossidante e antinfiammatorio7.
A differenza dei cereali moderni, il Bidì esprime una maggiore biodiversità7 e una composizione più bilanciata di nutrienti essenziali per il benessere dell’organismo. Il suo basso indice glicemico lo rende particolarmente adatto per chi segue diete specifiche o cerca alternative ai grani più raffinati7.
Inoltre, la presenza integrale del germe di grano nel Bidì contribuisce a mantenere intatte le sue proprietà nutritive anche durante la lavorazione, come la produzione di pasta7. Questo fa sì che il Bidì possa essere considerato una scelta salutare e sostenibile per la propria alimentazione.
“I grani antichi come il Bidì sono un vero e proprio ritorno al passato, esistendo da migliaia di anni e rappresentando un patrimonio culturale e gastronomico prezioso.”8
Il processo di macinazione a pietra
La macinazione del grano Bidì si realizza attraverso l’uso di mulini a pietra, come quello dell’Antico Mulino a Pietra di Longi9. Questo metodo artigianale preserva le caratteristiche organolettiche e le qualità nutritive del grano. Produce così una farina dal profumo autentico, ricca di crusca9.
Differenze con la macinazione industriale
Il processo di macinazione a pietra si distingue dalla macinazione industriale a cilindri. Offre una granulometria irregolare cruciale per la qualità della pasta e del pane. Questo metodo tradizionale mantiene l’integrità dei nutrienti del grano, contrariamente alla macinazione meccanica che riduce il loro valore nutrizionale9.
L'importanza della granulometria
La granulometria irregolare ottenuta con la macinazione a pietra è fondamentale per il Bidì. Conferisce una texture unica e gradevole ai prodotti da forno e di pasta. Questa caratteristica rappresenta un valore aggiunto per il consumatore attento alla qualità e al gusto genuino dei prodotti a base di farina di grano9.
“La tecnica di macinazione a pietra consente di ottenere le ‘spremute di grano’, preservando integralmente tutte le qualità nutritive e organolettiche del cereale.”9
La lavorazione artigianale della farina di Bidì mantiene un’elevata concentrazione di nutrienti. Include fibre, minerali e vitamine, contribuendo a un’alimentazione più sana e bilanciata9.
La trasformazione in semola per la pasta
Il processo di trasformazione del grano Bidì in semola richiede un’attenzione e cura particolari per preservare le sue caratteristiche uniche10. La semola così ottenuta è preziosa sia per la produzione industriale di pasta di alta qualità, sia per la pastificazione artigianale10. Alcuni produttori, come l’Antico mulino a pietra di Longi, offrono la farina direttamente ai consumatori, permettendo loro di produrre pasta e pane in casa.
La macinazione a pietra del grano Bidì è cruciale per mantenere intatte le sue proprietà nutrizionali e la qualità della semola10. Questa tecnica si distingue da quella industriale, che spesso compromette alcune caratteristiche distintive del grano.
La granulometria della semola è determinante per la qualità della pasta. Le antiche varietà di grani duri siciliani, come il Bidì, hanno un rapporto P/L coerente. Questo conferisce alla pasta caratteristiche uniche di consistenza e digeribilità10.
Caratteristiche | Grani duri antichi | Grani duri moderni |
---|---|---|
Produzione di semola | Più bassa | Più elevata |
Composizione proteica | Meno diversificata | Più diversificata |
Indice di glutine | Più basso | Più elevato |
Pane | Crosta più spessa, mollica meno alveolata, briciole più piccole | Crosta più sottile, mollica più alveolata, briciole più grandi |
La semola di grano Bidì è un ingrediente chiave per la produzione di pasta di Gragnano IGP. Conferisce alla pasta caratteristiche uniche di texture, digeribilità e sapore10. Questa filiera corta e artigianale dimostra come valorizzare antiche varietà di grano possa contribuire alla sostenibilità e alla biodiversità del sistema alimentare.
“Il pane DOP, denominato Pane di Dittaino o Pagnotta del Dittaino, richiede l’utilizzo di varietà specifiche di grano duro autoctone siciliane come Simeto, Duilio, Arcangelo, Mongibello, tra gli altri, per almeno il 70% dello sfarinato utilizzato.”10
L'utilizzo nella pasta di Gragnano IGP
La pasta di Gragnano IGP, celebre in tutto il mondo, si fonda sull’impiego del grano Bidì11. Questa varietà di grano duro, originaria della Sicilia, possiede caratteristiche distintive. Coltivato nelle aree tradizionali di produzione12, il grano Bidì subisce un processo di pastificazione che preserva le sue qualità uniche.
Il processo di pastificazione
La lavorazione della pasta di Gragnano IGP adotta metodi di pastificazione tradizionale. Questo processo include la trafilatura al bronzo e l’essiccazione a bassa temperatura. Grazie a questi passaggi e alle peculiarità del grano Bidì, la pasta acquisisce una texture e un sapore distintivi11.
I formati tradizionali
Il grano Bidì è utilizzato per produrre sia formati classici come spaghetti, fusilli e penne, sia specialità locali come la pasta Gramigna. Quest’ultima, originaria dell’Emilia Romagna, è stata reinterpretata secondo la tradizione siciliana11.
Formato di Pasta | Origine | Caratteristiche |
---|---|---|
Spaghetti | Campania | Forma lunga e sottile, tipica della tradizione italiana |
Fusilli | Campania | Pasta a forma di spirale, ideale per condimenti ricchi |
Penne | Campania | Pasta tubolare rigata, perfetta per catturare il sugo |
Pasta Gramigna | Emilia Romagna/Sicilia | Formato a forma di ricciolo, lavorato secondo la tradizione siciliana |
“La pasta di Gragnano IGP è il risultato di una lavorazione artigianale che rispetta la tradizione e valorizza le migliori materie prime.”
Sostenibilità e biodiversità
La coltivazione del grano Bidì, un’antica varietà di grano duro siciliano, contribuisce significativamente alla preservazione della biodiversità agricola13 nella regione. Questo prezioso cereale, insieme ad altre varietà autoctone come Perciasacchi, Timilia e Russello13, rappresenta un patrimonio inestimabile per l’agricoltura sostenibile in Sicilia.
I produttori locali, come Mirko Lazzara dell’Antico Mulino a Pietra, si impegnano attivamente nella valorizzazione di queste varietà antiche13, sostenendo pratiche agricole rispettose dell’ambiente e adattate alle condizioni climatiche della regione. Questo approccio permette di preservare la biodiversità e promuovere un’agricoltura sostenibile13 basata sull’utilizzo di sementi localmente adattate.
Le varietà autoctone come il Bidì dimostrano una produttività inferiore rispetto alle moderne, ma offrono una qualità superiore e sono più ecologiche con un basso livello di meccanizzazione14. Inoltre, richiedono un minor consumo di fertilizzanti14, contribuendo a una produzione più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Varietà | Destinazione principale |
---|---|
Bidì | Produzione di pasta |
Maiorcone | Produzione di dolci |
“La coltivazione di antiche varietà come il Bidì è fondamentale per preservare la nostra biodiversità agricola e promuovere uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura in Sicilia.”
La filiera produttiva dal campo alla tavola
La filiera del grano Bidì, un antico grano duro siciliano, si concentra sui piccoli produttori locali. Essi curano ogni fase, dalla coltivazione alla trasformazione15. Aziende come l’Antico Mulino a Pietra di Longi incarnano la filiera corta. Qui, il grano Bidì, coltivato direttamente nei campi senza l’uso di sostanze chimiche, viene trasformato in pasta e farine per i consumatori.
Il ruolo dei piccoli produttori
I piccoli produttori locali giocano un ruolo cruciale nella salvaguardia e valorizzazione del grano Bidì16. Vi sono 22 varietà siciliane di grano duro, tra cui il Bidì, che hanno richiesto l’iscrizione al Registro Varietale Nazionale. Questo obiettivo mira a proteggere questi grani antichi16. La Stazione Consorziale Sperimentale di Granicoltura della Sicilia, fondata nel 1927, si impegna nel mantenimento del patrimonio genetico di questi grani siciliani16.
La distribuzione locale e nazionale
La distribuzione dei prodotti a base di grano Bidì si estende dal mercato locale a quello nazionale e internazionale15. La pasta Curcio, realizzata con il grano Bidì, viene trafilata con trafile in bronzo. Viene poi essiccata lentamente a bassa temperatura per conservare i profumi e le caratteristiche nutrizionali15. La vendita online ha esteso la distribuzione, permettendo l’acquisto di queste specialità alimentari da tutta Italia e oltre15.
Varietà di Grano Duro | Numero di Richieste di Iscrizione |
---|---|
Bidì | 2 |
Romano | 1 |
Regina | 1 |
Capeiti | 1 |
Tripolino | 1 |
Tumminia Reste Bianche | 1 |
Perciasacchi | 6 |
Russello | 4 |
Maiorca | 1 |
Tumminia Reste Nere | 4 |
La filiera corta del grano Bidì, con il suo legame diretto tra produttori locali e consumatori, è un modello sostenibile. Rappresenta una valorizzazione del mercato biologico15. Questa filiera corta preserva la biodiversità e assicura ai consumatori prodotti genuini e di alta qualità. Questi prodotti passano direttamente dalla terra ai piatti delle loro tavole1516.
Conclusione
Il grano Bidì simboleggia l’importanza della valorizzazione dei grani antichi per la conservazione della biodiversità e l’incremento dell’agricoltura sostenibile17. La sua reintroduzione nella produzione di pasta di alta qualità, come quella di Gragnano IGP, evidenzia l’importanza di preservare le tradizioni culinarie siciliane17. La crescente richiesta di prodotti autentici e salutari sta favorendo la rinascita di queste varietà antiche, supportando le economie locali e le pratiche agricole sostenibili17.
Il recupero del Bidì e di altri grani tradizionali promuove una visione più ampia di sostenibilità, che valorizza la qualità nutrizionale e organolettica dei prodotti, oltre alla salvaguardia delle biodiversità17. Questa strategia preserva il patrimonio agricolo siciliano, radicato nella storia e nell’identità del territorio, assicurando la salubrità degli alimenti e la cura dell’ambiente17.
Il successo della pasta di Gragnano IGP realizzata con il grano Bidì mostra come sia possibile unire tradizione e innovazione, promuovendo un modello di sviluppo che valorizza le risorse naturali e le peculiarità locali18. Questo approccio diventerà sempre più rilevante nelle scelte alimentari consapevoli dei consumatori, offrendo nuove opportunità per le realtà produttive che interpretano al meglio le esigenze di un mercato in continua evoluzione18.
FAQ
Cosa distingue il grano Bidì?
Il Bidì rappresenta un’antica varietà di grano duro originaria della Sicilia, caratterizzata da una granulometria irregolare e un basso contenuto di glutine. La sua farina, conservando il germe integrale, dona alla pasta un sapore distintivo, ricco di note di pomodori maturati al sole.
Dove viene coltivato il Bidì?
Il Bidì è coltivato prevalentemente in aree come Piazza Armerina, Gangi e Raddusa, in Sicilia. La sua produzione si basa su metodi tradizionali e sostenibili, con un’enfasi particolare sull’agricoltura biologica.
Quali sono le proprietà nutrizionali del Bidì?
Il grano Bidì offre un elevato valore nutrizionale, grazie a un alto contenuto di fibre e proteine. Il suo basso indice glicemico lo rende ideale per diete specifiche. La presenza integrale del germe durante la lavorazione mantiene inalterate le sue proprietà nutritive.
Come avviene la macinazione del Bidì?
La macinazione del Bidì si svolge tradizionalmente con l’ausilio di mulini a pietra, come quello dell’Antico mulino a pietra di Longi. Questo metodo preserva le qualità organolettiche e nutritive del grano, producendo una farina ricca di profumo e crusca autentica.
Come viene utilizzato il Bidì nella pasta di Gragnano IGP?
Il Bidì è fondamentale nella produzione della famosa pasta di Gragnano IGP. La pastificazione segue metodi tradizionali, con trafilatura al bronzo e essiccazione a bassa temperatura. Questi passaggi conferiscono alla pasta una texture e un sapore unici.
Qual è l’importanza della coltivazione del Bidì per la biodiversità?
La coltivazione del Bidì gioca un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità agricola siciliana. L’uso di questo grano antico promuove pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente, favorendo le economie locali.
Link alle fonti
- La panificazione e i grani antichi / 2 – GIEMME – Gastronomia Mediterranea – http://www.gastronomiamediterranea.com/la-panificazione-e-i-grani-antichi-2/
- I Grani Antichi Siciliani: quali sono e come si usano – https://emporiosicilia.it/blogs/storie-e-tradizioni/grani-antichi-siciliani-quali-sono-come-si-usano?srsltid=AfmBOoo3COV7QM5JQlC16duNRu9wQ9X-DtQmCrYyWvwarDI3w8OQr9i5
- Bidì (grano) – https://it.wikipedia.org/wiki/Bidì_(grano)
- Il primo “post” per comunicarvi la mia decisione di chiudere questo “blog” – http://piazzamarineo.blogspot.com/
- C’è fermento a Palermo – Issuu – https://issuu.com/quinebusinesspublisher/docs/rivista_birra_nostra_1_2022/s/14852062
- PDF – https://www.storiaagricoltura.it/File/Get?code=5d77a6c7-801f-4ef2-bcea-2af063e0f71e
- Guida ai grani antichi: quali sono e quali caratteristiche hanno – https://wisesociety.it/alimentazione/grani-antichi/
- Grani antichi: quali sono e perché preferirli? | NutriDoc – https://www.nutridoc.it/articoli/grani-antichi
- Filippo Drago, mugnaio siciliano fra tradizione e modernità di Francesca Bianchi – http://www.ftnews.it/articolo.asp?cod=1958
- Grani Antichi Siciliani | Blog dell’FNS – Fronte Nazionale Siciliano “SiciliaIndipendente” – http://frontenazionalesiciliano.altervista.org/grani-antichi-siciliani/
- Chi produce pasta con grano italiano? – https://areasosta.com/faq/chi-produce-pasta-con-grano-italiano
- Chi produce più grano in Italia? – https://areasosta.com/faq/chi-produce-piu-grano-in-italia
- Agricoltura mediterranea: innovazione e sostenibilità nel Psr Sicilia – Terrà – https://terra.regione.sicilia.it/agricoltura-mediterranea-innovazione-e-sostenibilita-nel-psr-sicilia/
- Filiera – Nateat – https://nateat.it/filiera/
- Azienda agricola Curcio, produzione di pasta e farina di grano siciliano di varietà Bidì – https://blog.wetipico.it/azienda-agricola-curcio-produzione-di-pasta-e-farina-di-grano-siciliano-di-varieta-bidi/
- Stazione sperimentale di granicoltura, nominato il nuovo Consiglio di amministrazione – https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agronomia/2017/07/03/stazione-sperimentale-di-granicoltura-nominato-il-nuovo-consiglio-di-amministrazione/54796
- 5 bufale pubblicitarie sui “grani antichi” – https://www.wired.it/scienza/ecologia/2017/02/09/5-bufale-pubblicita-grani-antichi/
- Filiera brassicola siciliana: dal grano antico alla birra d’eccellenza Born in Sicily – Terrà – https://terra.regione.sicilia.it/filiera-brassicola-siciliana-dal-grano-antico-alla-birra-deccellenza-100-born-in-sicily/