Vitigni Regionali Italiani

Fiano di Avellino Docg: Storia, Abbinamenti e Cantine da Scoprire

Fiano di Avellino

Il Fiano di Avellino DOCG si distingue come uno dei vini bianchi più prestigiosi della Campania, prodotto nella provincia di Avellino. Riconosciuto come DOC nel 1978 e DOCG nel 20031, questo vitigno Fiano è apprezzato per la sua complessità, finezza aromatica e struttura. Il disciplinare DOCG richiede l’uso di almeno 85% di uve Fiano, con l’aggiunta di altri vitigni locali come Greco Bianco, Coda di Volpe Bianco e Trebbiano Toscano Bianco1. Esistono diverse versioni del Fiano di Avellino, dalle ferme e secche alle spumanti e riserva, con caratteristiche organolettiche che spaziano dal giallo paglierino al dorato. Queste presentano profumi fruttati e floreali e sapori freschi e minerali2.

Punti Chiave

  • Il Fiano di Avellino DOCG è uno dei vini bianchi più pregiati della Campania.
  • Riconosciuto come DOC nel 1978 e DOCG nel 2003, il Fiano di Avellino si caratterizza per la sua complessità e finezza aromatica.
  • Il disciplinare DOCG prevede l’utilizzo di almeno 85% di uve Fiano, con possibile aggiunta di altri vitigni locali.
  • Il Fiano di Avellino si produce in diverse versioni, dalle ferme e secche alle spumanti e riserva.
  • Le caratteristiche organolettiche del Fiano di Avellino variano dal giallo paglierino al dorato, con profumi fruttati e floreali e sapori freschi e minerali.

Origini Storiche del Vitigno Fiano di Avellino

Fiano di Avellino DOCG

Il vitigno Fiano si annuncia con una storia antica, radicata nell’epoca romana sotto il nome di “Vitis Apicia” o “Apiana”. Questo nome si riferisce probabilmente alla zona di produzione o all’attrazione delle api verso gli acini dolci3.

L'Epoca Romana e la Denominazione Apiana

Il Fiano di Avellino ha trovato apprezzamento nel Medioevo, come attestano i documenti del XIII secolo che parlano di ordini reali per questo vino3. La sua denominazione ha evoluto, passando da DOC nel 1978 a DOCG nel 2003, consolidando la sua posizione come uno dei vini bianchi più pregiati del Sud Italia4.

Dal Medioevo ai Giorni Nostri

Nel XIX secolo, l’intera provincia di Avellino produceva oltre un milione di ettolitri di vino, con una forte attività vitivinicola che portava all’esportazione di ampie quantità3. L’istituzione della Regia Scuola di Viticoltura & Enologia ad Avellino ha contribuito significativamente alla diffusione del Fiano nell’hinterland di Avellino e nelle aree circostanti, creando uno dei principali centri vitivinicoli italiani3.

L'Evoluzione della Denominazione DOCG

Il Fiano di Avellino DOCG è prodotto in 26 comuni della provincia di Avellino3. È considerato la punta di diamante dell’enologia bianca meridionale, con acidità e finezza che lo rendono popolare tra i consumatori e apprezzato dagli intenditori per la sua capacità di invecchiamento3. Il Fiano di Avellino DOCG esce in commercio due anni dopo la vendemmia3.

Gli studi di ampelografia ed enologia del Fiano di Avellino confermano la sua valenza tecnico-economica nel tempo, con ricerche che risalgono al 18823. Il clima della regione è ideale per la coltivazione della vite, con condizioni termiche, idrometriche ed anemometriche favorevoli alla maturazione dell’uva3.

Attualmente, ci sono circa 850 ettari destinati alla coltivazione del Fiano di Avellino nella provincia Irpina4. Il Fiano di Avellino DOCG ha ottenuto la denominazione DOC nel 1978 e la denominazione DOCG nel 20034.

“Il Fiano di Avellino è considerato la punta di diamante dell’enologia bianca meridionale, con acidità e finezza che lo rendono popolare tra i consumatori e apprezzato dagli intenditori per la sua capacità di invecchiamento.”

Le cantine presenti in provincia producono e commercializzano vini di alta qualità, incentrate sul rispetto per la natura, il territorio e la tradizione4. Il Fiano di Avellino DOCG è conosciuto in tutto il mondo e ha ricevuto riconoscimenti e premi in concorsi nazionali e internazionali4.

Territorio di Produzione e Zone Vocate

Fiano di Avellino Terroir

La zona di produzione del Fiano di Avellino DOCG si estende su un territorio vasto e variegato, situato interamente nella provincia di Avellino, in Campania. Questa denominazione di origine copre una superficie di ben 27.600 ettari, inseriti all’interno del Parco Regionale del Partenio. La conformazione varia da pianure a zone collinari, con altitudini che oscillano tra i 300 e i 600 metri5.

I suoli della regione sono principalmente di origine vulcanica, ricchi di argilla (fino al 50%) e con una bassa presenza di ghiaia silico-calcarea. Queste caratteristiche favoriscono la maturazione dell’uva e l’equilibrio acidico5. Il clima è particolarmente favorevole, con circa 1.100 mm di precipitazioni annue, concentrate soprattutto nei mesi autunnali e invernali. Le estati sono calde e asciutte, mentre la protezione dai venti più freddi provenienti da est è significativa5.

All’interno di questo vasto territorio, si possono individuare quattro principali terroir di produzione, ciascuno con caratteristiche uniche che influenzano il profilo aromatico e gustativo del Fiano di Avellino:6

  • Lapio
  • Summonte
  • Montefredane
  • La fascia collinare ad est di Avellino
TerroirCaratteristiche
LapioSuoli vulcanici ricchi di argilla e ghiaia
SummonteTerreni scistosi e rocciosi, pendii ripidi
MontefredaneSuoli calcarei e argillosi, maggiore esposizione
Fascia collinare est AvellinoTerreni marnoso-arenacei, più freschi

Queste zone vocate, con le loro peculiarità pedoclimatiche, conferiscono al Fiano di Avellino un carattere unico e inconfondibile. Esprimono autenticamente il territorio irpino6.

Caratteristiche del Fiano di Avellino DOCG

Fiano di Avellino DOCG

Il Fiano di Avellino DOCG si distingue per una storia ricca e prestigiosa, evidenziata dalla sua unica composizione e dalle sue caratteristiche organolettiche distintive. Originario della Campania, rappresenta un tesoro enologico di rilievo, amato in tutto il mondo per la sua origine controllata e garantita7.

Composizione e Uvaggio

La denominazione Fiano di Avellino DOCG richiede un minimo di 85% di uve Fiano, con l’aggiunta di vitigni autoctoni come Greco, Coda di Volpe e Trebbiano toscano fino al 15%8. Questa cura nella selezione dei terreni e dell’uvaggio conferisce al Fiano di Avellino DOCG la sua unicità e carattere distintivo.

Proprietà Organolettiche

Il Fiano di Avellino DOCG si caratterizza per il suo colore giallo paglierino con sfumature verdognole. Al naso, offre un bouquet intenso di frutta tropicale, fiori bianchi e nocciola. Al palato, è un vino fresco, minerale e persistente, con un’acidità minima di 5,0 g/l e un contenuto alcolico medio di 11,5% vol.8.

Tipologie di Produzione

Il Fiano di Avellino DOCG si produce in varie forme, tra cui vini fermi, spumanti e riserva. Questa diversità di stili offre agli appassionati la possibilità di scoprire le molteplici sfaccettature di questo vino di montagna, evidenziando la sua versatilità e adattabilità a diverse occasioni e abbinamenti gastronomici8.

Il Fiano di Avellino DOCG ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi a livello nazionale e internazionale. Tra questi, spiccano 90/99 dall’Annuario dei Migliori Vini italiani – L. Maroni 2012, 88/100 dal Wine Spectator 2012 e 90/100 dalla Wine Advocate Robert Parker 20117.

“Il Fiano di Avellino DOCG è un vino che incarna l’essenza stessa della tradizione enologica campana, unendo la maestria dei produttori locali con la spiccata personalità del suo territorio di origine.”
Stefano del Sole, Enologo

La Produzione nei Quattro Terroir d'Elezione

Fiano di Avellino

Il Fiano di Avellino DOCG si produce in un’area geografica caratterizzata da una notevole diversità di terroir. Ogni terroir contribuisce in modo unico al profilo del vino, creando un’esperienza gustativa distintiva9. Lapio, Summonte, Montefredane e la fascia collinare ad est di Avellino sono i quattro terroir chiave che definiscono questo vino bianco di alta qualità.

I vini di Lapio si distinguono per una struttura robusta, un’acidità vivace e una marcata mineralità9. Summonte, invece, offre Fiano con un’aroma intensità e una forza ineguagliabile9. Le uve di Montefredane conferiscono al vino una lunga durata e un sapore minerale intenso9. La fascia collinare ad est di Avellino, infine, dona al Fiano note di nocciola tostata e un piacevole affumicato9.

TerroirCaratteristiche Principali
LapioStruttura importante, acidità vivace, mineralità spiccata
SummonteConcentrazione aromatica, potenza del vino
MontefredaneLongevità, carattere minerale intenso
Fascia collinare est di AvellinoNote di nocciola tostata, sensazione affumicata

Questi quattro terroir d’eccellenza9 rendono il Fiano di Avellino DOCG straordinariamente complesso, arricchendo il suo carattere distintivo. L’equilibrio tra freschezza e struttura, unitamente alla capacità di invecchiamento, lo rende unico e affascinante9.

“Il Fiano di Avellino rappresenta la punta di diamante dell’enologia bianca meridionale, con un’apprezzata acidità, finezza e propensione all’invecchiamento.”9

Processo di Vinificazione e Affinamento

Fiano di Avellino DOCG Vinification and Aging

Il processo di vinificazione del vino Fiano di Avellino DOCG si basa su pratiche enologiche tradizionali. La resa massima dell’uva in vino è del 70%10. Le norme comunitarie e nazionali regolano l’arricchimento dei mosti, assicurando una produzione di alta qualità.

Tecniche di Vinificazione

La vinificazione del Fiano di Avellino DOCG impiega tecniche specifiche per valorizzare il vitigno. L’impianto ha una densità di circa 3.500 viti per ettaro11. La resa per pianta è di 17 kg11. La resa per ettaro è di 60 quintali11. L’acidità della fermentazione si mantiene tra 15-16°C11.

Metodi di Affinamento

L’affinamento del Fiano di Avellino DOCG varia in base alla tipologia del vino. La versione base esprime al meglio le sue qualità dopo un anno dalla vendemmia. Le versioni più strutturate possono migliorare fino a 3-4 anni dall’imbottigliamento10. La longevità del vino è di 4-6 anni11. La temperatura di servizio consigliata è di 10-12°C11.

“Il Fiano di Avellino DOCG rappresenta un’eccellenza enologica grazie all’impiego di tecniche di vinificazione e affinamento che valorizzano le peculiarità del vitigno e del territorio di produzione.”
ParametroValore
Area di produzione DOCG Fiano di Avellino245,5 km²
Distribuzione geografica
  • 51% collina media (300 – 500 m s.l.m.)
  • 23% collina alta (500 – 700 m s.l.m.)
  • 15% montagna bassa (700 – 1000 m s.l.m.)
  • 7% montagna alta (1000 – 1577 m s.l.m.)
  • 4% collina bassa (235 – 300 m s.l.m.)
Tipologie di suolo predominanti
  • Verisuoli (Eutric, Pellic e Calcic Vertisols)
  • Cambisuoli (Calcari-Vertic Cambisols)
  • Calcisuoli (Haplic Calcisols)
  • Andosuoli (Molli-Vitric Andosols e Luvi-Vitriv Andosils)
Pendenze prevalenti nei vigneti
  1. Moderate (5-13%)
  2. Significative (13-20%)
  3. Accentuate (20-35%)
Indice bioclimatico (Winkler)Da 908 a 2136, con una media di 1836
Periodo di vendemmiaDalla terza settimana di settembre alla seconda settimana di ottobre
Versioni di produzione
  • Fiano di Avellino DOCG
  • Fiano di Avellino DOCG “riserva” (min. 12 mesi di invecchiamento)

Abbinamenti Gastronomici

Fiano di Avellino DOCG

Il Fiano di Avellino DOCG si distingue per la sua freschezza e elegante mineralità, rendendolo estremamente versatile in cucina. Questo bianco campano si abbina perfettamente a una vasta gamma di pietanze mediterranee.

Per gli antipasti, il Fiano di Avellino si sposa magnificamente con formaggi a pasta dura come il Pecorino. Si abbina anche con formaggi di media stagionatura, come il Provolone del Monaco DOP e il Caciocavallo Silano DOP. Gli antipasti mediterranei esaltano le sue note fruttate e floreali.

Nei primi piatti a base di pesce o verdure, come spaghetti alle vongole e risotto ai frutti di mare, il Fiano di Avellino si rivela un accompagnamento ideale. La sua vivace acidità e freschezza lo rendono perfetto per questi piatti.

Per i secondi, il Fiano di Avellino si abbina bene con piatti di pesce come orata al forno e branzino alla griglia. Sorprende anche con delicate preparazioni a base di carne bianca, come pollo al limone e scaloppine di vitello al vino bianco.

Infine, la sua capacità di invecchiamento lo rende adatto anche a piatti più strutturati. Si abbina bene con formaggi erborinati e piccola pasticceria.

In sintesi, il Fiano di Avellino DOCG, grazie alle sue caratteristiche varietali, si rivela un vino straordinariamente versatile. È in grado di accompagnare una vasta gamma di piatti mediterranei, dal pesce ai formaggi, passando per le carni bianche e le verdure.

Le Principali Cantine Produttrici

Fiano di Avellino Vineyard

Le cantine più rinomate per la produzione del pregiato Fiano di Avellino DOCG emergono in Campania12. Queste aziende, unendo tradizione e innovazione, offrono interpretazioni uniche di questo vino bianco iconico.

Feudi di San Gregorio

Feudi di San Gregorio, nata nel 1986, è un pilastro nell’industria vinicola di Avellino13. Produce il Pietracalda e propone la linea Feudo Studi, che esplora le sfumature terroir-specifiche del Fiano di Avellino14. La Feudo Studi realizza piccole produzioni, vinificate in acciaio con lieviti indigeni, per valorizzare le peculiarità del territorio.

Mastroberardino

Mastroberardino è una cantina di rilievo nazionale, famosa per la sua eccellente produzione di Fiano di Avellino DOCG13. Il loro Fiano di Avellino classico e il Radici sono tra i punti di riferimento per questa denominazione.

Altre Cantine di Eccellenza

Oltre a Feudi di San Gregorio e Mastroberardino, altre cantine si distinguono per la qualità della loro produzione di Fiano di Avellino DOCG13. Quintodecimo, specializzata nei vini dell’Irpinia, Vadiaperti, che produce Fiano di Avellino dal 1984, e12 numerose altre aziende premiate come Di Meo, Tenuta Scuotto, e Villa Raiano, sono esempi di eccellenza in questo panorama.

CantinaVino Fiano di AvellinoCaratteristiche
Feudi di San GregorioPietracalda, Feudo StudiPiccole produzioni (1.500-2.000 bt/anno), vinificazione in acciaio con lieviti indigeni per valorizzare le peculiarità del territorio14.
MastroberardinoFiano di Avellino, RadiciTra i punti di riferimento per la denominazione Fiano di Avellino DOCG13.
QuintodecimoExultetSpecializzata nei vini dell’Irpinia, tra cui il Fiano di Avellino13.
VadiapertiAipiertiProduce Fiano di Avellino dal 198413.

Queste cantine, unite a molte altre di qualità, rappresentano l’eccellenza dell’offerta enologica della denominazione Fiano di Avellino12. Con la loro abilità nel combinare tradizione e innovazione, offrono interpretazioni uniche di questo pregiato vino bianco. Valorizzano le spiccate caratteristiche organolettiche e il profondo legame con il territorio della regione Campania.

“Il Fiano di Avellino DOCG è una vera eccellenza del panorama vinicolo italiano, grazie all’impegno e all’abilità di cantine come queste che ne esaltano le peculiarità.”

Degustazione e Servizio

Per apprezzare al massimo il Fiano di Avellino DOCG, consigliabile è stappare la bottiglia mezz’ora prima del momento del servizio. Le versioni ferme richiedono calici di dimensioni medie, da servire a una temperatura di 10-12°C. Per gli spumanti, si preferiscono flûtes, da servire a 6°C. I passiti, invece, si gustano a 8-10°C, in calici specifici15.

La degustazione rivela un colore giallo dorato luminoso, con profumi complessi che uniscono fiori bianchi, agrumi e frutta tropicale, e un delicato aroma di nocciola16. Al palato, il Fiano di Avellino DOCG si manifesta come un vino pieno, fresco e persistente, con note di miele, spezie e mandorle tostate16. Questa combinazione di aromi e sapori evidenzia le caratteristiche sensoriali distintive di questo pregiato vino bianco dell’Irpinia16.

I centri di produzione del Fiano di Avellino, come Santa Lucia di Serino e San Michele di Serino, offrono un terroir ideale per la coltivazione di questo vitigno. Caratterizzato da un’altitudine tra i 300 e i 600 metri sul livello del mare e terreni prevalentemente vulcanici e minerali, influenzano lo sviluppo e la qualità delle uve. Queste condizioni pedoclimatiche contribuiscono alla creazione di un vino con un’identità territoriale inconfondibile.

FAQ

Cos’è il Fiano di Avellino DOCG?

Il Fiano di Avellino DOCG rappresenta un simbolo di prestigio tra i vini bianchi della Campania, prodotto nella provincia di Avellino. Riconosciuto come DOC nel 1978 e elevato a DOCG nel 2003, questo vino è celebre per la sua complessità, la finezza dei suoi aromi e la sua struttura robusta.

Quali sono le origini storiche del vitigno Fiano?

Le radici del Fiano si fermano nell’epoca romana, quando era conosciuto come “Apiana”. Il nome potrebbe derivare dalla zona di Lapio o dall’attrazione delle api verso gli acini dolci. Nel Medioevo, il vino guadagnò fama, con documenti del XIII secolo che attestano la sua apprezzata presenza nei palati reali.

Qual è la zona di produzione del Fiano di Avellino DOCG?

La produzione del Fiano di Avellino DOCG si estende su 26 comuni nella provincia di Avellino. Questi terreni, collinari ad altitudini fino a 600 metri, sono caratterizzati da suoli vulcanici e variazioni termiche che donano al vino le sue peculiarità.

Quali sono le caratteristiche del Fiano di Avellino DOCG?

Il Fiano di Avellino DOCG richiede almeno l’85% di uve Fiano, con l’aggiunta di altri vitigni locali consentita. Esistono versioni ferme, spumanti e riserva. Le sue caratteristiche organolettiche includono un colore giallo paglierino, profumi di frutta tropicale, fiori e nocciole, con un sapore fresco, minerale e persistente.

Come si distinguono i diversi terroir del Fiano di Avellino DOCG?

I quattro terroir principali – Lapio, Summonte, Montefredane e la fascia collinare ad est di Avellino – offrono vini distinti. Lapio è noto per vini strutturati con alta acidità e mineralità. Summonte produce vini concentrati e potenti. Montefredane è famoso per vini minerali e longevi. La fascia collinare ad est di Avellino conferisce note di nocciola tostata e affumicato.

Come avviene la vinificazione e l’affinamento del Fiano di Avellino DOCG?

La vinificazione del Fiano di Avellino DOCG segue metodi enologici tradizionali. La resa massima dell’uva in vino è del 70%. L’affinamento varia a seconda della tipologia, con la versione base che esprime al meglio le sue qualità dopo un anno dalla vendemmia. Le versioni più strutturate possono migliorare fino a 3-4 anni dall’imbottigliamento.

Con quali piatti si abbina il Fiano di Avellino DOCG?

Il Fiano di Avellino DOCG si abbina perfettamente con piatti di pesce, crostacei alla griglia, primi piatti al sugo di pesce, carni bianche e pollame. È ideale anche con insalate e formaggi freschi. Le versioni spumantizzate sono ottime come aperitivo, mentre i passiti si accompagnano bene con formaggi erborinati e piccola pasticceria.

Quali sono le cantine più rinomate per il Fiano di Avellino DOCG?

Alcune delle cantine più rinomate per il Fiano di Avellino DOCG sono Feudi di San Gregorio, Mastroberardino, Quintodecimo e Vadiaperti. Queste cantine combinano tradizione e innovazione nella vinificazione del Fiano.

Come si degusta al meglio il Fiano di Avellino DOCG?

Per una degustazione ottimale, si consiglia di stappare la bottiglia mezz’ora prima del servizio. Utilizzare calici di dimensioni medie per le versioni ferme, servite a 10-12°C. Per gli spumanti, usare flûtes e servire a 6°C. I passiti vanno serviti a 8-10°C in calici specifici.

Link alle fonti

  1. FIANO DI AVELLINO DOCG – https://www.assovini.it/italia/campania/item/143-fiano-di-avellino-docg
  2. Fiano – Quattrocalici – https://www.quattrocalici.it/schede-degustazione/fiano/
  3. La Storia del Fiano di Avellino – https://www.vitigniirpini.com/pages/la-storia-del-fiano-di-avellino?srsltid=AfmBOoofp-GpnFP3m-vUK5UoU_zKgsQwuAyT1NNvBhzNF97ooLW3xEuJ
  4. La storia del Fiano di Avellino DOCG: vino intenso ed elegante – https://infoirpinia.it/fiano-di-avellino-docg-storia/
  5. Fiano di Avellino – https://it.wikipedia.org/wiki/Fiano_di_Avellino
  6. Fascicolo tecnico – Fiano di Avellino – http://catalogoviti.politicheagricole.it/scheda_denom.php?t=stc&q=1036
  7. Fiano di Avellino DOCG – Mastroberardino – https://mastroberardino.com/shop/vino/fiano-avellino-docg-vino-bianco/
  8. Fiano di Avellino DOCG – Quattrocalici – https://www.quattrocalici.it/tipologie-vino/fiano-di-avellino-docg/
  9. La Storia del Fiano di Avellino – https://www.vitigniirpini.com/pages/la-storia-del-fiano-di-avellino?srsltid=AfmBOorM328JOl66FYvsXAw7LAim8axyHgx0gHO1adMXGkVssfIOYjj4
  10. Vino Fiano di Avellino – Consorzio Tutela dei Vini Irpini – https://consorziovinidirpinia.it/fiano.php
  11. Bechar Fiano Di Avellino 2023 – Cantine Caggiano – https://bibes.it/bechar-fiano-di-avellino-2023-cantine-caggiano/?srsltid=AfmBOorJ_MhjdUC-EF3MeiB4oi-zxiAGojefXLa4kVpwT5G1XpHreuHk
  12. I migliori Fiano di Avellino e i TRE CAVATAPPI di Decanto Untold – https://decanto.wine/fiano-di-avellino-untold/
  13. Cantine Fiano di Avellino DOCG, storia e tradizione delle principali cantine del vino con origini greche – https://www.enosearcher.it/contents/article/83/cantine-fiano-di-avellino/
  14. Fiano, i mille volti di un grande bianco. Le migliori etichette e aziende dalla provincia di Avellino – Gambero Rosso – https://www.gamberorosso.it/notizie/notizie-vino/fiano-migliori-etichette/
  15. Fiano di Avellino Montelapio D.O.C.G. / Bianco – Villa Matilde – https://www.villamatilde.it/montelapio
  16. Fiano di Avellino – Dalla vigna al tuo calice | TRAVINO – https://travino.it/denominazioni/fiano-di-avellino?srsltid=AfmBOop7m1pIGxkRJcaHf070UyZOAPlyR7LKvBjlw2E6Kb1WTqqRvAJP

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